LA MORTE DELLA 46ENNE. La famiglia aspetta l’esito dell’esame autoptico. La Clinica Pineta Grande: “Per anni abbiamo fatto tutto il possibile per lei”

22 Maggio 2025 - 13:54

La donna è deceduta il 13 maggio dopo un delicato intervento all’intestino, il terzo negli ultimi anni. Era ricoverata in rianimazione.

CASALUCE (f.b.) Sono giorni di profondo dolore per la comunità di Casaluce, colpita dalla prematura scomparsa di Raffaella Improta, venuta a mancare all’età di 46 anni. Conosciuta da tutti come “Lella”, ha ricevuto l’ultimo saluto nella giornata di ieri, martedì 20 maggio, nella parrocchia di Santa Maria ad Nives. Lascia il marito Giovanni e i loro quattro figli Mariana, Simone, Pasquale e Antonio.

Sulla morte della donna, però, restano ancora dei punti in sospeso. A poche ore dal decesso, avvenuto presso la Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, i familiari, per fare piena luce sull’accaduto, hanno sporto denuncia e richiesto l’autopsia.
La salma di Improta è stata trasferita all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, e solo dopo una settimana è stato concesso il nulla osta per i funerali. Dall’esito dell’esame autoptico dipenderanno le eventuali azioni legali che la famiglia valuterà di intraprendere.

Nel frattempo, la Clinica Pineta Grande ha voluto esprimere cordoglio e al tempo stesso ricostruire il lungo e complesso percorso clinico della paziente ai microfoni di CasertaCe: «La signora Improta è stata operata una prima volta nel 2021 per un’ernia intasata in soggetto obesa. È ritornata nel 2023 per crisi sub-occlusive. Circa due mesi fa è stata ricoverata per un laparocele con anse incarcerate, necrotiche e perforate, con conseguente peritonite. È stata nuovamente operata d’urgenza per resezione intestinale e trattata con AB Thera, quindi chiusa con VAC terapia. È rimasta ricoverata in rianimazione per le gravi condizioni cliniche e lo stato settico, dove purtroppo è deceduta. Siamo dispiaciuti per una giovane donna che è finita prematuramente, ma sereni di avere svolto tutto quanto era possibile fare per tentare di salvarla. Rimaniamo fiduciosi in attesa del risultato autoptico».