CASERTA. Inaugurata la nuova piazza Amico con una scultura di Andrea Roggi

30 Maggio 2025 - 16:04

CASERTA – Terminato l’intervento di riqualificazione di piazza Amico, avviato lo scorso aprile e sostenuto finanziariamente dalla Confindustria di Caserta come proprio dono alla città, stamattina c’è stata la cerimonia della sua inaugurazione con lo scoprimento di una grande opera in bronzo  del maestro Andrea Roggi collocata in posizione centrale su di un alto piedistallo.

I lavori che hanno riguardato la piazza, ubicata in pieno centro urbano, all’incrocio di via Roma con via Battisti, sono consistiti nel rifacimento della  pavimentazione con la rimozione di quella originaria del 2008 con il suo disegno ad intarsio centrale e la soppressione della lunga panca a spalliera in muratura aggiunta nel 2014. Ma la sua valorizzazione più significativa è data certamente  dalla scultura dal titolo Kenon (lo spazio vuoto, secondo i Greci, tra cielo e terra dopo che una possibile unità originaria fu spezzata) e commissionata dagli stessi industriali casertani, raffigurante un olivo e le sue radici.

Il nuovo assetto dato allo spazio intende ripristinare il decoro perso di un punto centrale di passaggio della città per  residenti e  turisti.

C’è da sperarci ed essere contenti. Forse a non essere entusiasti della cosa saranno i diversi barboni che da anni stazionano sul posto e fin verso piazza Dante. Hanno difatti perso il loro luogo di ritrovo, abituati in questi  anni a trattenersi tutto il giorno, con le loro poche cose e le immancabili  bottiglie di vino, birra e liquori, proprio sulla lunga seduta di pietra ora abbattuta.

E per fortuna che il  basamento della scultura non è basso, perché altrimenti, se ne può star certi, lo occuperebbero per servirsene. Come diciamo da sempre, sono abituati a fare quello che vogliono per un malinteso senso di tolleranza delle autorità che sarebbero tenute ad intervenire, a cui non è estraneo un opportunistico far finta di niente per non impelagarsi in polemiche senza fine. Paga di più, difatti, lasciare che bivacchino dove vogliono e nel grave degrado che bene si apprezza sotto i porticati del Genio

Civile, che agire per allontanarli, come sarebbe necessario, anche con determinazione. Salvo che non si decida che, siccome diseredati,  a Caserta tutti gli emarginati possono stare accampati tranquillamente in città.

Alla cerimonia inaugurale anche i due o tre clochard che vivono in alcune rientranze della sede di Intesa San Paolo che affaccia sulla piazza guardavano, tra materassi, coperte, scatole e sacchi, con occhi incuriositi. E per nulla allarmati della presenza di autorità e forze di polizia e della guardia giurata stessa dell’istituto di credito di cui deve assicurare – crediamo – il normale andamento e che pareva che neppure li vedesse.

IL NUOVO ASPETTO DELLA PIAZZA