TRENTOLA. Altro che aggressione e svenimento, 20 carabinieri al Comune su ordine della Procura per acquisire documenti di gare d’appalto
2 Luglio 2025 - 11:38

Occhio al sindaco Apicella divenuto un degno discepolo di Giovanni Zannini. Una per una le questioni per le quali i carabinieri hanno acquisito i documenti
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TRENTOLA DUCENTA – (g.g.) Il sindaco Michele Apicella ha un viso gentile. Una fisiognomica che, nel momento in cui si mescola, nella valutazione del personaggio, alla funzione che svolge in uno dei comuni più complicati della provincia di Caserta, induce ad essere molto prudenti.
Ieri, ad esempio, dal Comune di Trentola che noi abitualmente non seguiamo, altrimenti col cavolo che ci avrebbe fregati, ha fatto girare una storiella addomesticata su una presunta aggressione subita, all’esterno della casa comunale, da un impiegato con tanto di svenimento, malore e melodramma. Il fatto stesso che ci abbia provato ritenendo di poter propinare una versione quasi diametralmente opposta ai fatti come questi si sono realmente svolti, fa capire che oltre alla caratteristica del viso d’angelo della fascia tricolore che porta in uno dei comuni più delicati e più attraversati da inchieste giudiziarie negli ultimi anni va aggiunto un terzo fattore valutativo: Michele Apicella è diventato uno zanniniano modello e proprio in braccio al consigliere regionale e conseguentemente al sindaco della confinante San Marcellino Apicella ha trovato la sua dimensione.
Quando è stato pubblicato il nostro articolo, essendo noi di gran lunga il giornale locale più letto in Campania, sono arrivate conseguentemente tantissime precisazioni e correzioni. Siccome ci eravamo rotti le scatole di lavorare con la durezza che ci è consueta abbiamo rinviato l’articolo con la vera ricostruzione degli eventi quella che faccia d’angelo non voleva, evidentemente, fare uscire, a stamattina.
Sapevamo benissimo che ciò avrebbe consentito ad altri giornali di scriverla già dalle prime ore di oggi, ma a noi non frega un tubo perché grazie a Dio il lavoro durissimo di questi anni ci permette di parlare e scrivere ai nostri lettori, alle centinaia di migliaia di nostri lettori in maniera diretta e soprattutto indipendente dal fatto che una notizia possa essere pubblicata da altri giornali prima di pubblicarla a nostra volta
Ecco come si sono svolti i fatti. Intanto il sindaco Michele Apicella era nervosissimo perché una 20ina di carabinieri erano entrati nel comune per assumere copia di moltissimi atti amministrativi. Per cui il contatto litigioso con l’impiegato non è stato frutto dell’iniziativa di quest’ultimo bensì, quantomeno, di un concorso di colpa.
Michele Apicella, faccia d’angelo, ritiene che le persone siano totalmente stupide e dichiara, oggi, che i carabinieri li hanno mandati i soliti suoi nemici. Ah, abbiamo imparato un’altra cosa e cioè che la minoranza o gli avversari politici hanno il potere costituzionale di attivare un’azione penale ossia un’attività d’indagine rispetto ad una notizia di reato.
Quindi, non è come sta scritto nella costituzione in cui viene detto che questo dovere tocca solo alla magistratura, al pubblico ministero, ma basta un pinco pallino qualsiasi per chiamare i carabinieri e ordinare loro di acquisire atti amministrativi per un’indagine giudiziaria. Torniamo seri e andiamo nel merito della vicenda della visita dell’arma nel comune di Trentola, uno dei tanti controllati da Giovanni Zannini uno dei tanti che ha contribuito al raggiungimento del 54 % dei voti da parte di Anacleto Colombiano alle provinciali di venerdì scorso.
Ieri il dirigente dell’ufficio tecnico, architetto Massimo Apollonio Capasso (CLICCA QUI PER LEGGERE UN NOSTRO ATICOLO SUL SOGGETTO IN QUESTIONE) non era presente negli uffici in quanto impegnato in un piccolo intervento chirurgico. Questo probabilmente ha fatto sì che i carabinieri non abbiano potuto completare il loro lavoro
I militari, riteniamo su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aversa-Napoli Nord, hanno acquisito in copia l’intero fascicolo riguardante una gara d’appalto relativa ad una scuola di via Rossini. Non sappiamo se, nelle nostre rare incursioni sui fatti di Trentola ce ne siamo già occupati, ma vi possiamo dire che l’esito di questa gara fu revocato e poi riassegnata a seguito del ricorso al tar del vincitore, alla stessa impresa. (CLICCA E LEGGI)
Ora che ve l’abbiamo raccontata vi possiamo dire che a suo tempo questo articolo lo abbiamo scritto proprio noi.
Secondo capitolo di analisi dei carabinieri: dissesto idrogeologico con i lavori in piazza Ducenta.
Terzo capitolo riguardante il fascicolo di alcuni beni confiscati.
Quarto capitolo: gara per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani che rimane a bagnomaria con la solita tecnica dentro alla quale sguazzano le proroghe alla ditta Isvec
Per il momento ci fermiamo qua ma è chiaro che questa attenzione da parte dell’autorità giudiziaria sulle trame del comune di Trentola induce noi ad essere più attenti relativamente agli eventi attivati dall’amministrazione di Michele Apicella, anche perché, almeno uno dei filoni d’indagine, quello della gara vinta e poi revocata e poi riassegnata allo stesso vincitore dopo che questi aveva riavuto ragione al TAR, è roba nostra. Chissà, forse dopo qualche anno alla Procura di Aversa hanno cominciato a leggere anche CasertaCe giornale messo al bando da chi, di toga vestito, faceva papocchie con la politica casertana