I NOMI DEGLI ARRESTATI. IN MANETTE PADRE E FIGLIO. Chi dei due ha sferrato la coltellata fatale? Le truffe agli anziani e la ripartizione degli incassi

8 Luglio 2025 - 16:04

Lo scenario dietro l’omicidio del 26enne di Secondigliano

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SAN MARCO EVANGELISTA – Sono Michele e Antonio Carrozza, 57 e 31anni, rispettivamente padre e figlio, entrambi di San Marco Evangelista, i due finiti in manette perchè ritenuti responsabili dell’omicidio di Stefano Margarita, 26enne di Secondigliano, verificatosi alle 22:00, circa, di ieri sera, in viale della Libertà a San Marco Evangelista.


Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima era legata ai due Carrozza da affari illeciti, in particolare truffe agli anziani. L’omicidio del giovane napoletano sarebbe scaturito proprio da una discussione accesa sulla riscossione dei proventi derivanti da queste attività fraudolente.


A quanto apre, in base a delle testimonianze molto autorevoli raccolte sul posto da CasertaCe padre e figlio si trovavano ieri sera presso l’abitazione di un terzo Carrozza, nonno del 31enne e papà del suo genitore. La lite, iniziata tra il figlio trentunenne e un gruppo di quattro giovani proveniente da Secondigliano, tra cui la vittima, sarebbe degenerata rapidamente. Da uno scontro verbale si è passati a spintoni, fino all’estrazione di un coltello. E qui inseriamo un’altra indiscrezione che abbiamo raccolto dalle fonti molto autorevoli appena citate: a questa lite furibonda avrebbe partecipato e il suo arresto lo conferma di fatto, anche il padre del 31enne. Anzi, a dirla tutta al momento, a San Marco Evangelista sono in tanti a nutrire dubbi sull’identità di chi ha sferrato il fendente fatale: Antonio Carrozza o suo padre Michele Carrozza? Se a quest’ultimo fosse stato contestato solo il reato di rissa o anche di rissa aggravata l’arresto non sarebbe scattato. E’ evidente, dunque, proprio in conseguenza della decisione assunta dalla Procura della Repubblica di SMCV che sia stata registrata quantomeno una concorsualità di Carrozza senior nell’omicidio del giovane di Secondigliano.

A dare l’allarme sono stati alcuni residenti, allertati dalle urla provenienti dalla piazza. Sul posto sono giunti i carabinieri e il personale sanitario del 118. Nonostante il trasporto all’ospedale di Caserta, per il 26enne non c’è stato nulla da fare: è deceduto poco dopo il ricovero.

Durante la notte si sono verificati momenti di forte tensione all’ingresso del pronto soccorso, dove si sono radunati familiari delle vittime e numerosi giovani provenienti da Secondigliano. Le forze dell’ordine hanno predisposto un presidio fisso per evitare disordini.


Fondamentali per le indagini sono state le testimonianze delle telecamere di videosorveglianza. Padre e figlio sono attualmente ristretti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in attesa della convalida del fermo emesso dal sostituto procuratore Gerardina Cozzolino.

Pare che il 31enne Carrozza avesse anche qualche problema di salute legato a dipendenze.