‘Cicciariello’ protesta e fa ricorso per i colloqui con i familiari. La Cassazione gli dà torto

26 Ottobre 2018 - 17:15

CASAL DI PRINCIPE[m.v.] Francesco Schiavone ‘Cicciariello’ ha presentato ricorso in Cassazione per una vicenda legata ai colloqui in carcere con i familiari.

Recluso al 41bis, aveva inviato un reclamo contro un primo provvedimento del magistrato di sorveglianza che aveva disposto l’effettuazione dei due colloqui mensili con i familiari [previsti dalla normativa per coloro i quali si trovano a scontare il cosiddetto ‘carcere duro’], inserendoli, entrambi, in una sola settimana al mese.

A sua volta, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del carcere di Sassari nel quale Schiavone è rinchiuso, aveva ribadito, con proprio provvedimento, lo spostamento dei due incontri concentrandoli in una sola settimana, e di fronte a questa decisione, ‘Cicciariello’ ha deciso di ricorrere in Cassazione.

La motivazione alla base della richiesta di intervento della Corte era fondata sulla distanza che separa Sassari dal luogo di residenza dei familiari.

La Suprema Corte si è pronunciata ed ha dichiarato inammissibile il ricorso, condannando Schiavone al pagamento delle spese processuali e a corrispondere 3 mila euro alla Cassa delle Ammende.