S.MARIA C.V. Un business da quasi 700 mila euro per i loculi dell congreghe della Vergine Assunta e del Corpo di Cristo. I lavori iniziati (forse) in anticipo
28 Ottobre 2018 - 19:43
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ci è capitato spesso di segnalare cantieri edili aperti senza esposizione dei cartelli ma stavolta, nella città del foro, si sono proprio superati.
E’ sempre la solita storia che, beninteso, vale per Santa Maria Capua Vetere ma anche per tutti gli altri comuni di questa provincia: la legge, al netto o al lordo delle malelingue, caro sindaco Antonio Mirra, è un optional. Se una ditta o un committente di un lavoro, come quello dei loculi della congrega (sono 178 della Vergine Assunta, poi ci sono anche i 16 della congrega del Corpo di Cristo) nel cimitero sammaritano, non fa una cosa per la quale occorrono cinque minuti al massimo, cioè riempire la aree di cartello del cantiere, vuol dire che ha qualcosa da nascondere e che, dunque, sta prima eludendo e poi violando la legge.
Entrando ancor più nel merito della vicenda, interrogativi sorgono rispetto alla cronologia dei lavori, in rapporto al momento della concessione del permesso a costruire. Bisogna ragionare su questo tema, assodando quello che al momento non è assodato: i lavori, il cantiere è entrato in funzione, come la legge prescrive, dopo la concessione del permesso a costruire, oppure inopinatamente e inquietantemente prima?
Come al solito, Casertace.net è a disposizione del sindaco Mirra e dell’amministrazione per qualsiasi chiarimento. Lo scriviamo da anni, ma siccome questo è un giornale che pone domande senza filtro, che ha sempre interloquito con il potere costituito, tentando di essere controllore indipendente dello stesso e non interprete dell’inciucismo che ha fatto il male della politica e dei giornali di questa provincia. Siamo scomodi, e quindi, come ha sempre fatto fino ad oggi il sindaco non ci risponderà. Ma noi l’invito, conoscendo bene e amando la democrazia liberale, glielo formuliamo lo stesso.
Sotto l’analisi di Casertace ci sono una ventina di loculi, la cui costruzione sarebbe terminata in tempi precedenti al permesso a costruire il cui testo integrale pubblichiamo in calce a questo articolo.
Se c’è stata questa sfasatura, bisognerà capire a che titolo il Priore ha posto in essere questi lavori. E c’è chi, maliziosamente, afferma che questi loculi sono serviti come strumento di promozione pubblicitaria per gli altri 158 della congrega della Vergine Assunta. Perché in quest’operazione, come sempre è capitato a Santa Maria Capua Vetere e non solo, la finalità principale non è collegata al defunto a cui dare una degna sepoltura, ma alla calcolatrice del business.
… x 178 fa … . Che non sono certo bruscolini.
Il possibile, anche se non ancora dimostrato, anticipo dell’apertura del cantiere rispetto al permesso a costruire significa che si è evitato di sottoporsi al sindacato di controllo dei requisiti di legge, esercitato, da un alto dall’Ufficio tecnico del comune, dall’altro dall’Asl. L’introduzione dei mezzi d’opera di un cantiere non è che si può fare anarchicamente, occorrono dei documenti che l’autorizzino e che vanno esibiti in caso di richiesta di organi preposti e della polizia giudiziaria. Possibile che nessuno tra custodi, operai e responsabili del cimitero non si sia accorto di niente? Sempre molto attivo nel mettere al corrente, sui social media, i cittadini delle proprie sedicenti azioni amministrative, Virgilio Monaco non si è accorto di nulla?
Quanti punti di domanda avete letto in questo articolo, compreso quest’ultimo? Tanti. Cercheremo di trasformarne il più possibile in punti affermativi.
CLICCA QUI PER LEGGERE IL PERMESSO PER I 178 LOCULI DELLA CONGREGA DELLA SS. VERGINE ASSUNTA
CLICCA QUI PER LEGGERE IL PERMESSO PER I 16 LOCULI DELLA CONGREGA DELLA SS. CORPO DI CRISTO