SPOILER L’AMICA GENIALE 2 – Storia del nuovo cognome. Prima al cinema, poi in tv. ECCO LE DATE
27 Gennaio 2020 - 18:20
CASERTA – Prima di andare in onda – e on line – su Rai1 e RaiPlay dal 10 febbraio i primi due episodi di L’amica geniale – storia del nuovo cognome saranno al cinema questa sera, domani e il 29 gennaio. Tre giorni soli sono pochi, non però le 300 sale in cui verranno distribuiti, tra cui Caserta, Napoli, Salerno e Benevento. Perché i fan delle avventure di Lila ed Elena sono moltissimi. In Italia e in tutto il mondo un esercito che corrisponde a oltre dieci milioni di lettori. Gli otto episodi sulla Rai, invece, partiranno dal 10 febbraio prossimo, sulla rete ammiraglia, alle 21.25.
Gli eventi riprendono esattamente dalla fine della prima stagione, con le protagoniste ormai sedicenni. Lila è sposata con Stefano Carracci – uomo rozzo e violento proprietario di salumerie e calzolerie che detesta in tutto ma che sfida a costo di un occhio nero, pure la notte di nozze ad Amalfi in cui non si concede: «Tu sei una di quelle femmine che dice sempre di no ma invece vuol dire sì». E osserva con disgusto malcelato, esemplare quando in viaggio di nozze lo guarda mangiare con lo stesso disgusto che si proverebbe guardare un carnefice banchettare dopo una strage. Lenù invece è un impasse, da sempre studentessa modello ora si trova in un vicolo cieco. Ha un “fidanzato” (Antonio) che le ribadisce la differenza di classe, gli studi non le interessano più, è confusa e di sicuro sa che allontanarsi da Lila è un bene. Succede invece il contrario.
Nell’appartamento-rappresentazione del benessere borghese della neo Signora Carracci – che Lila illustra stanza per stanza come un agente Tecnocasa alla fine di una giornata di appuntamenti – Elena ottiene dall’amica geniale una nuova dose di energia. Era andata per scovarla, la trova con addosso un paio di occhiali da sole che nascondono un occhio nero e se ne va con l’invito a venire a studiare nella stanza degli ospiti. Come di consueto, anche da una posizione di svantaggio, quella di spingere l’amica verso l’eccellenza rimane una costante per Lila. E l’asse su cui si regge l’amicizia tra le due ragazze, in apparenza un’alleanza contro i maschi, nei fatti una guerra tra cervelli. Che ci si scorda sempre essere inseparabili dal corpo. Per cui se una sente, vede e capisce attraverso l’agilità; l’altra ha bisogno di concentrazione.
In sostanza: se tu Elena diventerai un genio è solo perché io ti ho spinta, rincuorata, strigliata a dovere. Io che non ho potuto continuare a studiare nonostante sia il vero genio naturale. Un genio che può superarti. E lo posso fare quando voglio. Per esempio quando scommette per scherzo (ma nemmeno così tanto) su dove finirà la sua foto da sposa: se nella nuova salumeria di Stefano come dice Lenù, oppure come più probabile nella pasticceria dei Solara come dice lei.
E se sarà così «allora ricomincerò a studiare, Elena». E poi vediamo. La “guerra” è anche sul fronte delle infatuazioni. Su quel Nino Sarratore più grande, impegnato politicamente e già uomo che Elena ammira e Lila invece mica si fida. Gli preferisce Antonio, per il quale unendo un favore alla provocazione di un vestito sottoveste chiede ai Solara di farlo riformare dal servizio militare.
Ma nel corso di una vacanza a Ischia in cui incontrano proprio Nino, sarà lui a esacerbare la distanza tra le amiche. Affascinata dalle conversazioni impegnate tra Elena e Nino, Lila sviluppa per quest’ultimo un’attrazione. La relazione clandestina che ne consegue dura poco, e si svolge proprio mentre Elena cerca di nascondere i suoi sentimenti per Nino. Per lei non resta dunque che abbracciare gli studi in modo serio.
L’opportunità di lasciare casa e quel mondo asfittico attorno a quattro vie arriva con una borsa di studio per Pisa. Finirà con una laurea e un romanzo, dell’autrice Elena Greco. Più a sud, Lila lavora prima nella salumeria del marito, poi nel negozio di scarpe aperto in società con i Solara. Dopo il no perentorio a un figlio diventerà una mamma premurosa, e una moglie insofferente. Fino alla fuga.