S. MARIA C.V. Il tribunale del Riesame: “Emilio Lavoretano resti in carcere”
5 Febbraio 2020 - 13:57
SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Facciamo una premessa velocissima: la sentenza pronunciata dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere che ha condannato all’ergastolo Emilio Lavoretano per l’omicidio di della moglie Katia Tondi nell’abitazione al Parco Laurus di San Tammaro, è una cosa. Mentre un’altra cosa, tutta un’altra cosa, è il motivo per cui Lavoretano oggi si trova in carcere. Lui è stato arrestato in quanto esistono, secondo il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, esistono pericoli di fuga e di reiterazione del reato e quindi si tratta di una misura cautelare a tutti gli effetti che nulla a che vedere con l’esecuzione della pena che eventualmente potrà essere attivata solo dopo una sentenza di terzo grado di Cassazione passata in giudicato.
Detto questo, trattandosi di un titolo cautelare questo è impugnabile nei vari gradi di giudizio, per cui gli avvocati difensori di Lavoretano hanno presentato, nelle scorse settimane, ricorso all’indomani del suo arresto, al tribunale del Riesame chiedendone la scarcerazione. Stamattina i giudici del tribunale del Riesame di Napoli hanno resa nota la loro decisione rigettando il ricorso, per cui Lavoretano resterà in carcere. Bisognerà capire adesso se i difensori, com’è probabile, faranno un ulteriore passo e cioè presenteranno un ulteriore appello alla Corte di Cassazione ultimo grado di giudizio anche nelle procedure inerenti i titoli cautelari.