ESCLUSIVA. CARABINIERI DI CASERTA alla Regione Campania. Ecco i due emendamenti che incuriosiscono i Pm (e anche noi). E il carrozzone del nuovo Polo Ambientale…

19 Febbraio 2020 - 19:18

CASERTA (G.G.) – È un atto lodevole di grande e buona volontà quello posto in essere, negli ultimi giorni, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Come abbiamo scritto l’altro giorno, proprio una delega di questa Procura ha determinato la lunga visita che i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno fatto agli uffici della Regione Campania, precisamente presso la Direzione Generale Attività Legislativa e presso gli uffici della Commissione Bilancio, presieduta dal salernitano e deluchiano di ferro Francesco Picarone, iscritto al gruppo del Pd.
In queste ore ci siamo mossi un po’ attorno al palazzo del Consiglio Regionale.
Quello che abbiamo appreso è molto complicato da declinare, perché il racconto di questo giornale è da sempre connotato da una tensione stabile finalizzata alla comprensione diretta e fruibile da parte dei lettori che non capiscono nulla o che capiscono poco del burocratese e delle orrende matrioske, che il legislatore (parola grossa per i nostri consiglieri regionali) crea di proposito affinché nessuno possa ficcarci il naso.
E siccome i lettori devono capire, dobbiamo spiegarlo in parole povere, dipanando questi autentici enigmi lessicali e provando a smontarla pezzo pezzo, la matrioska dei rimandi al comma tot, che a sua volta riporta nel sottocomma x, che poi ti fa viaggiare verso la microaggiunta di una mezza riga che col suo successivo rimando ti spedisce in manicomio.
Un lavoro improbo anche per i magistrati, i quali evidentemente, però, qualcosa già sanno e impiantano il loro lavoro su antefatti a noi, per il momento, sconosciuti.

Oggi partiamo dalle notizie di base.

L’intera struttura legislativa di programmazione a breve e a medio termine della Regione Campania è stata acquisita dai Carabinieri.
Bilancio di previsione triennale, testo completo della Legge di Stabilità 2020, sia nella versione arrivata sul tavolo della Giunta Regionale, sia in quella approdata successivamente, attraverso la Presidenza del Consiglio, in Commissione Bilancio, sia nella versione licenziata dalla medesima, sia in quella definitiva approvata dal Consiglio.
Metodo assolutamente ineccepibile, che a noi piace per natura, visto che l’idea della filosofia scolastica di San Tommaso d’Aquino di partire dal numero 1 e arrivare al numero 10, passando in maniera evidente dalla conoscenza degli altri otto numeri che li separano, rappresenta l’unico metodo con cui questo giornale lavora, in forza alla seguente frase, che propiniamo ad ogni nostro informatore: spiegaci gli antefatti, parti da zero e sappi che quello che per te è scontato non lo è per noi e quello che tu valuti in un modo può essere valutato in maniera differente dalla nostra mentalità, dalla nostra cultura e dal nostro modo di lavorare.

Andando al nocciolo della questione, che conclude questo primo articolo introduttivo, l’intera filiera delle richieste formulate dai magistrati è culminata nell’acquisizione dei testi di due emendamenti, assolutamente illeggibili e scritti apposta affinché nessuno che non fosse direttamente interessato alla materia potesse semplicemente avvicinarvisi.
Questi due emendamenti recano la firma in calce di un altro deluchiano: Tommaso Casillo da Casoria, leader del movimento Campania Libera, una delle creazioni di De Luca, che furono decisive per la sua vittoria alle elezioni del 2015, quando le civiche del centrosinistra furono determinanti, a differenza di quelle del centrodestra che collocarono Caldoro al di sotto dei voti raccolti dal citato De Luca, seppur di strettissima misura.
Il primo di questi emendamenti crea un nuovo articolo, cioè il 9 bis, che in pratica aggiunge tre paroline magiche a quello che la legge 16 del 2004 prevedeva rispetto ad alcune esenzioni importanti: Dopo opere di urbanizzazione primaria e secondaria, aggiungere ‘anche se realizzate da privati’.

E quando le eccezioni riguardano il settore privato, in questa regione non è mai, a differenza di ciò che è in tutta Europa, un fatto da salutare positivamente. E sapete perché?
Perché in Campania e al Sud, se si esclude un pezzo di Puglia dove effettivamente le cose funzionano diversamente, un vero settore privato non esiste, ma esistono dei soggetti che costituiscono società, aprono partite Iva e costruiscono fatturati frutto al 100% di commesse pubbliche, di appalti e di affidamenti ottenuti, Dio sa solo come, dai Comuni, dagli enti pubblici di sottogoverno e naturalmente dalle Regioni.

Veniamo al secondo emendamento.
Anche in questo caso riassumiamo brevemente in attesa degli approfondimenti. In pratica la Regione Campania ha messo insieme un altro carrozzone, composto di tante sue carrozzelle malandate. Si chiama Società Unica Polo Ambientale.

Poi vedremo bene, ma già immaginiamo tutto il merdaio, dalla Sma in giù, che sarà incamerato da questo nuovo soggetto giuridico, il quale, ovviamente, sarà costituito come Spa a capitale pubblico e diventerà l’ennesimo luogo della immeritocrazia e del ristoro professionale per parassiti che possono sfoggiare l’unica referenza di essere parenti o grandi elettori di questo o quel politico.

Entrando nel dettaglio, l’emendamento aggiunge il comma 6 all’articolo 3, che fino a qualche mese fa constava di 5 commi.
Questa protesi fornisce gli strumenti e stabilisce i termini che attiveranno il carrozzone, la cui costituzione fino a dicembre erano appostati 150mila euro per il capitale sociale, mentre con l’approvazione di questa legge di stabilità si avrà, così è scritto testualmente, “un incremento di almeno un milione di euro”.
Dunque non abbiamo un dato preciso. Potrebbe essere un milione, ma anche un miliardo di euro. Dipende dal volume di produzione della ricotta che i consiglieri regionali, assessori, sottoprodotti e affini vorranno determinare in base alle loro fameliche e voraci necessità. In pratica, si introduce la categoria giuridica dell’aumento di capitale sociale all’ingrosso, non determinato.
Per il momento ci fermiamo qui, ma l’argomento è molto interessante, e siccome noi conosciamo la storia di certi contesti, così come questi si sono sviluppati da vent’anni a questa parte, vedrete che mano mano che scioglieremo gli arcani e smonteremo la matrioska, ve ne racconteremo delle belle.