Trafugata dalla chiesa patronale nel 1985, i carabinieri ritrovano la statua di Santa Maria a Parete in Germania

14 Aprile 2020 - 16:38

In un’immagine d’epoca, la statua lignea di S.Maria a Parete trafugata nel 1985 dalla chiesa patronale di San Felice a Cancello.

SAN FELICE A CANCELLO (pm) – Il 9 luglio del 1985, un martedì, in San Felice a Cancello, dalla chiesa patronale di San Felice Martire veniva trafugata la statua di Santa Maria a Parete. Si trattava di una scultura lignea in stile gotico, di grande valore artistico ma di autore ignoto, risalente al 1440, peraltro appena restaurata. È da notare che la particolarità del nome, non ha riferimento con il comune dell’agro aversano di Parete come a tutta prima si sarebbe indotti a credere, ma le deriva dalle locuzioni “apparsa” o “ad parietam” e bisogna riconnetterlo all’apparizione dell’omonima Madonna il 24 aprile del 1514 a Liveri

della diocesi di Nola, da dove ne derivò il culto.

Da sempre venerata dai sanfeliciani, il simulacro raffigurava la Vergine Maria come regina seduta sul trono, coperta da un mantello dorato ed con in testa il diadema regale, mentre sostiene con le mani il bambino Gesù, il quale in piedi si sporge per benedire.

L’opera, di squisita fattura, per l’affezione dei fedeli venne peraltro supplita con una copia, purtroppo anch’essa rubata nel 1990.

Per molti anni, dell’effige sacra si erano perse le tracce, fino a che i Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, a seguito di ultime indagini di carattere internazionale, non l’hanno rintracciata in Germania in possesso ad un privato.

E da tale momento sono in corso gli indispensabili contatti interstatali per ottenere la restituzione ed il rimpatrio del manufatto religioso, che però negli ultimi tempi pare abbiano subito uno stallo.

Proprio su tale impasse, la senatrice Margherita Corrado, con una interrogazione parlamentare dello scorso 9 aprile, ha sollecitato l’intervento del ministro per i Beni e la Attività Culturali, affinché – come si legge nell’atto ispettivo – venga attivato il “…Comitato istituzionale per il recupero e la restituzione delle opere trafugate…rafforzato con la collaborazione dei Ministri degli esteri e della giustizia…[e] prenda i necessari contatti e attivi i canali diplomatici in grado di assicurare il rientro in Italia della statua rubata a San Felice a Cancello”.

La parlamentare crotonese Margherita Corrado, in quanto architetto di professione e componente della 7^ Commissione Permanente -Istruzione Pubblica e Beni culturali, ma ancor più -supponiamo – per un’autentica acribìa nell’esercizio nel mandato politico, è particolarmente attiva nel campo della tutela del patrimonio artistico ed ambientale del Paese.

Come abbiamo raccontato nei mesi scorsi, sotto questo riguardo si è già interessata della nostra provincia, da ultimo a proposito dell’Anfiteatro Campano.