ALE’! Continua la “vendemmiata” di appalti tra CASALE & SAN CIPRIANO. Mezzo milione tra Mastrominico alla Provincia e Massimo Martinelli al Consorzio Idrico

17 Novembre 2022 - 15:01

Solita scena: tre soci al femminile, tra cui un’ottantunenne, una gara d’appalto a cui hanno partecipato – manco a dirlo – esattamente 14 imprese, con precisione. Si tratta di due enti sotto il controllo dello stesso gruppo di potere

CASERTA/SAN CIPRIANO D’AVERSA (g.g.) – Continua il momento di grazia delle imprese di San Cipriano d’Aversa. Dopo i quasi 150 mila euro introitati dalla Nisima di Giuseppe Mastromincio, oggi è la volta di un altro imprenditore con un cognome molto diffuso e in certo senso storico in quel di San Cipriano.

Stiamo parlando del 50enne Massimo Martinelli da San Cipriano d’Aversa, amministratore e legale rappresentante della San Paolo Appalti che si è aggiudicata, attraverso il sistema del prezzo più basso, il classico ribasso d’asta, i lavori di manutenzione della rete fognaria per conto del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro. Una commessa divisa in due lotti, il cui secondo partiva da una base d’asta dal valore di 371.400 euro, finito alla San Paolo Appalti.

A questa gara hanno partecipato 14 imprese tra cui, manco a dirlo, anche quella di Giuseppe Mastrominico, appena citata.

Noi stiamo già valutando le dinamiche procedurali di questa gara, vi diciamo solamente che esiste una differenza non irrilevante, come poi andremo a vedere quando nei prossimi giorni torneremo su questo appalto, tra una gara a cui partecipano fino a 14 soggetti imprenditoriali e una gara alla quale partecipano un numero di imprese da 15 in su.

Come detto, al lotto due di questa procedura di gara hanno partecipato 14 imprese. Ed è una coincidenza e così sarà, fino a quando nell’analisi dei meccanismi che portano all’aggiudicazione del prezzo più basso non troveremo qualcosa che non ci convincerà.

Massimo Martinelli è l’amministratore di una società la cui proprietà è suddivisa fra tre signore, una di San Cipriano, Clementina Opera, 48 anni, che dovrebbe essere la consorte del Martinelli, e due donne di Aversa, residenti nello stesso palazzo, non sappiamo se nella stessa abitazione, che rispondono ai nomi di Liberata Marino e Luisa Di Maria, rispettivamente di 56 e 81 anni, perché dell’esperienza delle cose della vita c’è bisogno, soprattutto quando si tratta di aziende dell’agro Aversano.

In questa società svolge il ruolo di institore, ovvero di delegato dall’amministratore, tramite procura, a compiere tutti gli atti necessari alla vita dell’impresa, un uomo di Frignano, Luigi Ianniello.

Ultima notazione: i 150 mila euro aggiudicati all’amministrazione provinciale al sanciprianese Giuseppe Mastrominico, cugino degli omonimi fratelli, pesantemente coinvolti in fatti, inchiesti e procedimenti di camorra, che l’appalto, anch’esso di marca sanciprianese aggiudicato dal CITL riguardano due enti gestiti dal medesimo gruppo politico, dal medesimo gruppo di potere.

Parliamo di quello in cui troneggia il consigliere regionale iperdeluchiano Giovanni Zannini e di cui fanno parte a pienissimo titolo il presidente della provincia, nonchè sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, il presidente del CITL, nonchè sindaco di fatto di Carinola, attraverso la figlia, Pasquale Di Biasio, ma anche personaggi tra cui sicuramente spicca il nome del sindaco Vincenzo Caterino, manco a dirlo primo cittadino di San Cipriano, che è riuscito a superare anche i vari Martiello, Esposito (…no, con Lavanga da Mondragone non ci è riuscito) in quanto a zanninite cronica.

Ma San Cipriano è un comune in cui Zannini si trova proprio a suo agio, per una serie di motivi, anche di carattere affettivo. Ovviamente, questo non significa che il consigliere di Mondragone c’entri qualcosa con l’appalto assegnato a Mastrominico e a Martinelli.

Quella che abbiamo scattato è, infatti, solo la fotografia di uno stato delle cose incontestabile, al di là – ripetiamo – del fatto che fino a prova contraria il consigliere regionale non c’entra niente con questo mezzo milione e passa di euro in pochissime settimane finiti nelle casse di due note imprese di San Cipriano.

QUI SOTTO IL DOCUMENTO DEL CITL