APPALTI & MAZZETTE. Ubaldo Caprio sceglie i commissari della gara per le fogne da 4 milioni. E il dirigente cognato dell’ex ministro Landolfi ubbidisce
1 Agosto 2022 - 21:10
Questo emerge dalle indagini della procura di Santa Maria Capua Vetere relativamente alla gara d’appalto per i lavori di potenziamento e ammodernamento dell’impianto fognario della zona Pantano del comune di Dragoni, in cui Romano Landi, cognato dell’ex ministro di Mondragone Mario Landolfi, opera come dirigente dell’ufficio tecnico
DRAGONI – Prima o poi doveva succedere che anche gare d’appalto relative comune di Dragoni, uno dei sei facente parte della territorialmente particolare stazione unica appaltante messa in piedi tra gli enti cittadini di Alvignano, per l’appunto, Dragoni, Piana di Monteverna, Castel Campagnano, Ruviano e Valle di Maddaloni, doveva a far parte della storia giornalistica relativa all’inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere, portata avanti dalle pubblico ministero, Gerardina Cozzolino, Anna Ida Capone e Chiara Esposito, relativamente all’indagine sul centro di potere corruttivo che, secondo le magistrate, operava in questi comuni citati per favorire Ubaldo Caprio e la sua famiglia.
E anche la gara d’appalto per i lavori
Secondo le indagini, Angelo De Simone, presidente della commissione di gara, non avrebbe resi noti i rapporti personali e professionali con Ubaldo Caprio, una situazione che avrebbe dovuto portare all’astensione di De Simone quale componente della procedura.
Si tratta di una gara vinta dal Consorzio Research, ma sostanzialmente affidata poi ad Italia Impresit, società proprio dei Caprio, che si sono visti aggiudicare la gara con un ribasso del 5% su una base d’asta da oltre tre milioni e 700 mila euro.
Inoltre, emerge dall’inchiesta che una componente della commissione gara Antonella Pesa, avrebbe ricevuto tale incarico su precisa indicazione di Ubaldo Caprio, attraverso un pizzino consegnato nell’Ufficio Tecnico e cioè a Romano Landi, dirigente del comune di Dragoni e responsabile unico del procedimento della gara, che quindi avrebbe favorito proprio Caprio attraverso la nomina di soggetti a questi vicini nella commissione di gara.
Forse è proprio il comune di Dragoni è quello più in difficoltà rispetto a questa inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere. Non solo per questa gara, non solo per le accuse rivolte nei confronti di Romano Landi, dirigente dell’Ufficio Tecnico, ma anche perché come precedente capo dell’Area dell’ente cittadino c’era un altro ingegnere indagato, cioè quel Fabio Leonetti accusato di aver preso una tangente di 50.000 euro da Luigi Caprio.