ASL CASERTA. APPALTO 118. Ci scrive Bourelly: “Fate errori grossolani”. CasertaCe: “Quali? E’ chiaro che non ha letto il nostro articolo”

10 Dicembre 2021 - 19:21

Egregio Direttore,

l’articolo pubblicato sulla testata online www.casertace.net in data 2 dicembre 2021 alle ore 19.11, con titolo “I giudici tolgono dalle mani dei Bourelly, in affari con la Misericardia e indagati per gravi reati, l’affidamento del servizio 118 aggiudicato dall’ASL CASERTA” è infarcito di errori grossolani nella rappresentazione dei fatti ed è gravemente lesivo della reputazione mia e della Bourelly Health Service s.r.l., di cui sono amministratore.

 

In detto articolo si riferiscono circostanze assolutamente false, prima tra tutte la pretesa esistenza di rapporti di affari tra la Bourelly Health Service s.r.l. e la Misericordia di Caivano ma anche l’esistenza di fantomatici giudizi per reati quali “concussione

in concorso, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture” che sarebbero a carico del sottoscritto ma di cui non ho alcuna notizia (e non riesco a comprendere come possa averne il Vostro giornale).

A ciò va aggiunto che, come è possibile leggere dal provvedimento richiamato nell’articolo, non è stato revocato l’appalto alla Bourelly Health Service s.r.l. per questioni legate a presunti reati commessi dal sottoscritto – come in maniera larvatamente diffamatoria si vuole far intendere nel testo da Voi pubblicato – bensì si è trattato di un ricorso promosso dalla Croce Rossa Italiana avverso la decisione della Pubblica Amministrazione di indire una gara pubblica per l’affidamento del servizio mediante gara ad evidenza pubblica, e dove L asl di caserta ha presentato ricorso al consiglio di stato 

A tale procedura la scrivente ha partecipato in forma singola come altre realtà imprenditoriali aggiudicandosi  due lotti su tre e proponendo assieme all’ altra società vincitrice del terzo lotto L assunzione di ben 300 dipendenti che per 30 anni erano stati dei semplici volontari 

Ci tengo a precisare inoltre che la scrivente non è mai stata coinvolta in indagini giudiziarie ne tantomeno oggetto di gravi contestazioni con le centinaia di stazioni appaltanti con le quali intrattiene rapporti lavorativi da anni 

Tanto premesso, La diffido:

  1. alla immediata pubblicazione della necessaria rettifica al suddetto articolo;
  2. alla verifica della fondatezza delle notizie che il Suo giornale pubblica (che dovrebbe costituire l’elemento cardine nello svolgimento di un’attività giornalistica per evitare la pubblicazione di parole in libertà);
  3. ad evitare che le notizie contenute negli articoli pubblicati vengano piegate al convincimento ed al preconcetto del giornalista che li predispone, a maggior ragione quando la documentazione richiamata nell’articolo stesso abbia contenuto chiaro e contrario al messaggio che si intende trasmettere al lettore;
  4. ad astenersi dalla pubblicazione di ulteriori articoli dal contenuto lesivo della reputazione mia e della società di cui sono amministratore.

Il tutto con espressa riserva di azione in tutte le sedi competenti.

Distinti saluti

 Guido Bourelly 

 

– LA REPLICA DI CASERTACE –

Ogni credo religioso, per essere correttamente professato, necessita di fede e infinita pazienza. Lo stesso non si può dire in assoluto per ogni credo laico. Ce n’è qualcuno, però, modellato dalla storia delle migliori intenzioni dell’uomo dall’Età moderna in poi. Essere liberali necessita proprio di una grandissima pazienza. Faremo una ricerca per capire quale fosse il carattere di Alexis de Tocqueville, di Voltaire e- in epoca più recente – di Milton Friedman, ciò allo scopo di cercare un omologo del biblico e proverbiale Giobbe.

E sì, perché occorre uno Giobbex2 per accettare l’idea di rispondere con calma a certe affermazioni aggressive, formulate nei nostri confronti in lettere spediteci da improbabili indignati della porta accanto che si sentono toccati da uno o più dei nostri articoli che rispondono esponendo… forza Giobbe, con delle stranezze, chiamiamole così.

Pubblicare integralmente e garantire il diritto che per un liberale è inscalfibile, intoccabile, di ogni essere umano che respiri, di poter esprimere la propria idea pienamente e completamente comporta uno sforzo che diventa esso stesso una prova di fede alla dottrina liberale. Altro che no-vax dei microchip, qui siamo veramente molto oltre, però è giusto testimoniare anche in questa sede il principio di Voltaire sulla primazia del diritto di espressione, struttura portante della democrazia liberale, anzi contributo decisivo che questa dottrina dà alla formazione delle istituzioni democratiche. In verità Voltaire diceva che lui avrebbe fatto di tutto perché un suo contraddittore potesse esprimere la propria idea, anche se di questa non condivideva nulla. Qui, invece, mancherebbero anche i presupposti. Perché il signor Guido Bourelly, titolare della Bourelly Health Service, confuta il nulla; confuta cose che stanno solo nella sua testa, ma che mai e poi mai sono comparse negli articoli che CasertaCe ha dedicato alle vicende di questa azienda che si era aggiudicata il servizio 118 dall’Asl Caserta (2 lotti su tre) e che comunque non è estranea a legittime – fino a prova contraria – interazioni aziendali con la Confraternita Misericordia di Caivano.

Quando dal nostro sito leggete la definizione nel titolo “in affari con la Misericordia“, il riferimento è chiaro e riguarda l’associazione temporanea di imprese presentatasi al bando di gara promosso dall’ASL Napoli Uno per il servizio 118, assieme alla Confraternita  di Caivano e alla Croce Rossa, l’organizzazione di volontariato che, dopo aver fatto parte del gruppo di società presentatesi all’ASL napoletana, ha poi fatto ricorso contro l’aggiudicazione che l’azienda sanitaria locale di Terra di lavoro aveva attribuito, per i suoi due terzi, proprio all Bourelly, in modo tale da sostituire nel servizio trasporto infermi la citata Misericordia, a cause del ben note vicissitudini giudiziarie. Il ricorso, come scrivevamo nell’articolo citato nella nota del dottor Bourelly, è stato accolto e i giudici del Tar hanno quindi annullato l’atto dell’Asl Caserta. E allora risulta complesso concepire il motivo per il quale la società lamenti il riferimento ai giudici nel titolo del nostro articolo.

I giudici, come spiegato largamente nella notizia e anche attraverso la sentenza pubblicata assieme al testo, sono quelli del Tribunale amministrativo regionale della regione Campania e non si parla, non si scrive, non ci si riferisce minimamente a qualsivoglia decisioni di giudici che non siano quelli del Tribunale amministrativo regionale della regione Campania. Esistono, come lei sicuramente sa, diverse fattispecie di arbitri delle controversie e nel nostro articolo è stato chiarito precisamente il soggetto di cui si parlava.

E veniamo alla questione dell’indagine. CasertaCe e anche altre testate locali hanno riportato la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, su azione della PM Maria Di Mauro, di Maurizio Imperato, 59enne di Vico Equense, in quanto consulente tecnico destinato all’ufficio gare per la Misericordia, insieme a Luigi Di Guida, 62enne funzionario dell’Asl Napoli 1 e Guido e Guido Bourelly, di 36 e 28 anni, il primo dei due amministratore delegato dell’omonima società, relativamente ad un procedimento per concussione, frode nelle pubbliche fornitura e turbata libertà degli incanti.

Nel caso in cui questa avviso di indagini sia stato reso noto al dottor Bourelly da questo giornale con i nostri articoli umanamente dispiace, la difficoltà di convivere con un procedimento che vede protagonisti la propria persona e il proprio lavoro è senza dubbio comprensibile e legato ad un momento non semplice della propria esistenza, soprattutto quando si ritiene di essere nel giusto, vittima di un errore.

Ma siccome si tratta di una proroga delle indagini, ottenute dal pubblico ministero, è certo che questo atto le sia stato notificato, in modo che lei potesse utilizzare il termine di cinque giorni dalla citata notifica per opporsi alla richiesta di proroga, com’è nella facoltà dell’indagato e come il suo avvocato le ha sicuramente spiegato.

Sperando di aver chiarito le perplessità legate al nostro articolo, la salutiamo cordialmente.

Gianluigi Guarino