Bcc Terra di Lavoro San Vincenzo de’ Paoli. Venerdì il grande giorno: apre la nuova filiale di Nola

23 Febbraio 2022 - 11:45

Parla il presidente Roberto Ricciardi: “Abbiamo l’entusiasmo e l’energia di promuovere la nostra identità valoriale. Dove arriva una banca di credito cooperativo c’è più solidarietà, più umanesimo, più bene comune”.

 

 

CASERTA Il gran giorno è arrivato. Dopodomani, venerdì 25 febbraio, la Banca di Credito cooperativo Terra di Lavoro, San Vincenzo de’ Paoli, aprirà una nuova filiale, molto importante, indubbiamente strategica, sicuramente prestigiosa. Nola, infatti, non è solamente una città molto popolosa, baricentrica in una vasta zona dell’area metropolitana di Napoli, ma di questa entità territoriale che conta più di 3 milioni di residenti è sicuramente uno dei luoghi più evoluti, tra i più sviluppati da un punto di vista economico. Inutile parlare della realtà dell’Interporto, ma non solo. Nola è anche tanto altro da un punto di vista economico-produttivo, con uno sviluppo che ne ha fatto uno dei centri più importanti del Meridione, nell’erogazione di servizi di alta logistica che convogliano presso questa città molte risorse, molte energie materiali ed immateriali ed anche molti capitali. Dunque, se la Bcc ha puntato su Nola, se la Bcc ha l’ambizione di competere nel mercato dei prodotti e dei servizi finanziari in un posto altamente sviluppato, altamente evoluto in questo settore, vuol dire che si sente in grado di ritagliarsi un importante spazio di fatturato. E, d’altronde, come abbiamo scritto in più occasioni, con i fondamentali che si ritrova, la Bcc può stare dentro alle dinamiche economico-produttive di un qualsiasi luogo della nostra regione senza alcun complesso di inferiorità.

Dell’apertura in via S. Massimo, Palazzo Mercury della filiale di Nola parla, a 48 ore dall’inaugurazione, il presidente della Bcc Terra di Lavoro, Roberto Ricciardi.

Cosa significa in termini strategici l’apertura di Nola essendo tra le piazze più competitive del Mezzogiorno e crocevia, con il CIS e l’Interporto Campano, di grandi attività produttive?

“Oltre a dare a questo importante Comune dalla gloriosa storia un presidio bancario diverso dagli altri per missione abbiamo l’entusiasmo e l’energia di promuovere la nostra identità valoriale. Dove arriva una banca di credito cooperativo c’è più solidarietà, più umanesimo, più bene comune. Con l’emergenza tutti hanno scoperto la cooperazione noi la promuoviamo e ne apprezziamo il valore da sempre. Dare la possibilità alle pmi di poter direttamente accedere alle risorse del Pnrr è uno dei validi motivi per cui in questo momento storico economicamente irripetibile arriva la Bcc su Nola. Siamo però anche attrezzati per le dimensioni più grandi grazie al supporto della capogruppo BCC ICCREA BANCA che oggi è il terzo gruppo bancario e con capitale tutto italiano”.

E in quanto a numeri con Nola cosa vi aspettate?

“Intanto ringrazio le 415 persone che senza ben conoscere il nostro modello bancario hanno aderito alla nostra cooperativa di credito acquistando le azioni e diventandone soci. Senza di loro non staremmo qui a parlare di nuova apertura di filiale a Nola. Abbiamo riscontrato sin da subito grande entusiasmo per il nostro arrivo nella città bruniana. A partire dal protocollo di collaborazione siglato subito con la PMI International grazie al quale tantissime imprese ed imprenditori sono già diventati soci della BCC TERRA DI LAVORO “S. Vincenzo de’ Paoli”. Ma anche tanti professionisti riconoscendo il valore del credito cooperativo hanno collaborato sin da subito al nostro progetto. Quindi l’esordio è foriero di grandi aspettative. Anche l’accoglienza della Chiesa locale per noi è estremamente significativa e motivante. Ringrazio il Vescovo di Nola S.E. Rev.ma Mons. Francesco Marino la prima autorità che incontrammo quando aprimmo il “cantiere” Nola”.

Questo per quanto riguarda Nola. Ma la Bcc è anche altre cose. E’ soprattutto una banca che tiene alta la bandiera più pura, più pulita del cooperativismo finanziario che significa soprattutto banca di solidarietà. Un vessillo faticoso di fronte alle numerose riforme legislative che sembrerebbero snaturarne la missione originaria del Credito Cooperativo.

“Potrebbe sembrare così ma la forza della cooperazione è più forte. Siamo in Italia 238 Banche cooperative che difendono con i “denti” il loro modello bancario ed in tutte le sedi. Lo scorso 22 febbraio nell’audizione alla commissione bicamerale i vertici di Federcasse -l’associazione di categoria- hanno ancora una volta sottolineato l’impatto estremamente positivo del Credito Cooperativo nel sistema Italia. 4155 sportelli presenti in 2571 Comuni italiani con un incremento dei finanziamenti alle famiglie negli ultimi tre anni del 14,8% rispetto al 6,8%  dell’industria bancaria italiana. Già questo dato la dice lunga sulla vicinanza della cooperazione di credito alle persone. Certo una serie di criticità della normativa bancaria europea minano il nostro modello e la piena ed efficace azione a sostegno dell’economia reale nella delicata fase di ripresa economica. Viene richiesta una maggiore proporzionalità normativa. Non è possibile applicare le medesime regole alla grande banca ed alle banche di credito cooperativo oberandole di vincoli ed adempimenti che ne ostacolano di fatto l’operatività. Ciò non significa che le BCC vogliono sottrarsi da prassi e condotte rigorose ma sicuramente meno onerose e più adeguate rispetto ai profili di rischiosità e alle norme in materia di mutualità sancite anche dalla Costituzione”.

Non possiamo non parlare del sociale e dell’impegno della BCC.

“Anche questo importante aspetto fa parte della mission del credito cooperativo. Ripetiamo sempre che siamo una banca di persone per le persone che rappresentano la centralità del nostro agire. Non mi dilungo ad elencare le tante attività ed iniziative a favore del territorio, alle sue istituzioni, alle associazioni operanti in ogni campo. E’ per rafforzare questo impegno che abbiamo costituito lo scorso 18 febbraio la Mutua S. Vincenzo de’ Paoli un’associazione espressione della BCC TERRA DI LAVORO che erogherà servizi sanitari, sociali, culturali, ludici a favore dei soci della banca in primis, ai loro conviventi e poi anche ai clienti della stessa ed anche con iniziative a favore dell’intera comunità locale. Come avviene soprattutto per le BCC al Nord le mutue del credito cooperativo rappresentano ormai un punto di riferimento irrinunciabile per assicurare servizi e prestazioni a tanti che non avrebbero altre possibilità di sostegno. Anche questo va nella direzione della sostenibilità,. della lotta alle diseguaglianze ed al bene comune”.

Presidente Ricciardi, 9 filiali, 8 BCC Point, 2 regioni e 3 province, Napoli, Caserta e Frosinone. Dove vuole arrivare la BCC Terra di Lavoro?

“Guardi per noi non si tratta di un percorso espansionistico bensì di esportare su un territorio speciale, importante come quello di Nola il nostro modo di “fare banca”. Laddove c’è sviluppo economico finanziario è un bene che ci sia la cooperazione di credito. La Finanza vicino alle persone, alle famiglie alle imprese; anche quelle più piccole. Il nostro modello è stato pensato più di un secolo fa per abbattere le diseguaglianze sociali per consentire a tutti di accedere al sistema bancario e potersi realizzare. Oggi le Banche di Credito Cooperativo realizzano tutto questo”.

14 dicembre 1921 – 14 dicembre 2021. 100’anni di storia, 100’anni di cooperazione.

“E’ come non sentirli!!! Veramente la BCC TERRA DI LAVORO “S. Vincenzo de’ Paoli” ha fatto tanto per il territorio e per le sue comunità. Una presenza attenta ai bisogni alle necessità alle richieste anche delle istituzioni. Un esempio per tutti il periodo pandemico: la BCC TERRA DI LAVORO sempre in prima fila e non solo per i servizi bancari come i finanziamenti agevolati previsti dai decreti emergenziali. Tante le iniziative a favore delle strutture sanitarie, delle scuole, delle parrocchie insomma di tutta la comunità. Dobbiamo veramente esprimere gratitudine a chi 100 anni fa con lungimiranza e spirito solidaristico diede vita alla Cassa Rurale ed Artigiana “S. Vincenzo de’ Paoli” di Casagiove”.