CASERTA diventa Questura di prima fascia. Ecco le ultime partenze e gli arrivi dei dirigenti

26 Marzo 2019 - 17:44

CASERTA – (pm) A giorni la Questura di Caserta vedrà alcuni cambi al vertice. A seguito degli ultimi movimenti disposti dal dipartimento della pubblica sicurezza in seno al ministero dell’Interno, la dottoressa Marta Sabino, attuale vicedirigente della squadra mobile casertana, lascerà la provincia perché assegnata al gabinetto regionale di polizia scientifica della Questura di Napoli. In arrivo, invece, due nuovi funzionari: il vice questore aggiunto dottor Davide Corazzini, proveniente dalla Questura di Vicenza dove ha diretto la squadra mobile, ed il vice questore aggiunto dottor Luigi Ricciardi, proveniente dalla Questura di Napoli.

Singolarmente, il nome di Luigi Ricciardi potrà suonare familiare a molti perché è lo stesso del protagonista di fantasia della serie di gialli del noto scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, appunto e più brevemente il commissario Ricciardi, un immaginario funzionario della regia polizia che viene fatto agire, dalla penna dell’autore, a Napoli negli anni 30 del novecento.

La Questura di Caserta,

al termine del piano di riorganizzazione nazionale degli uffici territoriali della polizia di Stato che è attualmente allo studio di un pool di tecnici, è destinata a diventare una sede primaria, cosiddetta di prima fascia, al pari di città capoluogo di regione grandi e rilevanti come Palermo, Firenze, Bologna. Ed in questa proiezione è previsto che riceva nel tempo un potenziamento significativo dell’organico di 102 dipendenti.

Tuttavia, come la realtà dimostra, la lotta al crimine non è solo questione di organici, ma soprattutto di strumenti giuridici, ossia di adeguatezza dei mezzi di contrasto al contesto delittuoso. In Italia, mentre contro la criminalità organizzata viene profuso il massimo impegno in termini di uomini e strutture anche attraverso una disciplina penale e di difesa particolarmente avanzata, contro la delinquenza comune e contro l’illegalità diffusa non si fa pressoché nulla. Con la conseguenza che imbroglioni di tutti i tipi e violenti fanno un po’ come vogliono. Ciò è l’effetto di un pregiudizio ideologico che non ha permesso di sviluppare strumenti di repressione e difesa efficienti verso queste forme di reato, ritenute essenzialmente manifestazioni di una società iniqua.

A parte questo, rivolgiamo il nostro benvenuto e gli auguri di buon lavoro ai nuovi dirigenti di polizia assegnati a Caserta.