CASERTA. Il comune ha affidato il servizio mensa dell’asilo nido alla stessa ditta del caso dei vermi nel piatto

2 Novembre 2022 - 12:02

Ci dà da pensare il fatto che questo documento, firmato il 3 ottobre scorso, sia stato pubblicato solo in queste ore e non, invece, in quel momento, ovvero pochi giorni prima del caso dei bambini discriminati per colpa di morosità presunte dei genitori e dei vermi nel piatto alla Collecini

CASERTA (l.v.r.) – C’è chi storcerà il naso leggendo chi è la nuova azienda che si occuperà del servizio di refezione scolastica per i bambini dell’asilo nido comunale.

Questo perché l’azienda è contattata dal comune di Caserta è stata la Sirio, ovvero la società con sede a Cercola che già gestisce l’appalto quinquennale per la mensa nelle scuole dell’infanzia e primaria del capoluogo dal valore di circa 5 milioni di euro.

La ditta contattata dall’ufficio politiche sociali, guidato dal dirigente Franco Biondi, per la fornitura dei pasti che, da ottobre a dicembre, dovrebbero essere circa 450.

Il documento è stato firmato il 3 ottobre scorso, ma solo in queste ore è stato reso pubblico dall’amministrazione comunale.

E già questo non è un buon inizio.

Per il nostro ragionamento, partiamo dal fatto che proprio pochi giorni dopo la firma di questo affidamento, era scoppiato il caso di alunni discriminati in una scuola di Caserta.

In una classe dell’Istituto Collecini di Briano, ad alcuni bambini era stata tolta l’acqua dall’addetto alla mensa, poiché i genitori non sarebbero stati in regola con il pagamento della refezione scolastica. Come segnalato, però, dal consigliere comunale di opposizione Pasquale Napoletano, le mamme e i papà di questi bambini avrebbero invece pagato tutto il dovuto.

Pochi giorni dopo, invece, una nuova denuncia dei genitori dei bambini della Collecini faceva emergere delle foto relative a un piatto di pasta al cui interno si potevano trovare capelli, fili di nylon e addirittura un verme.

Chiaramente queste due notizie pubblicate da CasertaCE nel giro di poche ore di distanza una dall’altra avevano alzato un gran polverone, al quale anche il solitamente silente comune di Caserta era stato costretto a rispondere.

Utilizzando parole e metodi inutilmente intimidatori, l’amministrazione comunale è arrivata a minacciare querela contro chi si fosse reso responsabile di dichiarazioni ritenute “false non veritiere, sulla realtà scolastica del capoluogo”.

Ora, se l’assessore alla Pubblica Istruzione di Caserta, Enzo Battarra, ritiene che quella dei vermi nel piatto sia una fake news, noi potremo rispondere tranquillamente portando la testimonianza di decine di genitori dei bambini della Collecini che hanno segnalato questa turpe vicenda.

Una teoria, possibile, ovviamente non certa, sul ritardo della pubblicazione di questa determina è che la diffusione alla cittadinanza della decisione di affidare il servizio all’azienda Sirio, finita nell’occhio del ciclone delle polemiche dopo i casi della scuola Collecini, sia stata volutamente posticipata, in modo tale da non mettere altra carne sul fuoco.

Perché può sollevare delle legittime e aspre critiche il fatto che un’azienda della mensa che finisce in prima pagina sui giornali non esattamente per motivi di encomio, riceva un affidamento diretto dallo stesso comune e per lo stesso servizio.

Ma tornando alla notizia, la Sirio si occuperà della mensa anche per i bambini del nido comunale, ricevendo 2.246 euro per 450 pasti, nella speranza che gli incresciosi avvenimenti del mese di ottobre non si ripetano anche per i piccoli che passano la loro giornata all’interno della struttura gestita dal comune.

QUI SOTTO LA DETERMINA DATATA 3 OTTOBRE