Caserta. La replica di Speranza per Caserta dopo le defezioni dal movimento di Tanzarella, Naim e Miccolo…
10 Marzo 2025 - 19:23

Caserta (p.m.) – Dopo l’abbandono del Movimento Speranza per Caserta del fondatore Sergio Tanzarella con l’articolata lettera che abbiamo pubblicato e degli storici esponenti Norma Naim e Michele Miccolo, del cui dissenso abbiamo parimenti dato conto, riceviamo e pubblichiamo la replica della formazione politica cittadina oggi guidata dal coordinatore Francesco Apperti.

Comunicato n. 004_2025 del 09/03/2025
APPERTI RILANCIA SPERANZA: NECESSARIO LAVORARE AD UN PROGETTO AMPIO
Dopo gli abbandoni di attivisti storici, i chiarimenti del coordinatore: “Non cambiano i princìpi ispiratori”
Speranza per Caserta prende atto della lettera con cui il prof. Sergio Tanzarella ha spiegato i motivi del suo allontanamento dal Movimento politico di cui è stato tra i principali ispiratori, ed attraverso il coordinatore Francesco Apperti fornisce i dovuti chiarimenti in merito. “Ovviamente c’è rammarico, perché Tanzarella, assieme a Michele Miccolo e Norma Naim che altrettanto hanno preferito abbandonare Speranza, sono stati colonne portanti del movimento. Mi preme innanzitutto ringraziarli personalmente, per aver creduto in me prima con la candidatura a consigliere comunale e poi con la fantastica avventura come aspirante sindaco nel 2016.
Bisogna però fare chiarezza su alcuni aspetti.
Nel 2022, dopo il deludente risultato elettorale, persa anche la rappresentanza in consiglio comunale quando Dino Fusco, eletto con SpC, decise di passare ai socialisti e poi addirittura in maggioranza al fianco di Marino, si valutò di sciogliere il movimento. Per evitare ciò, mi fu chiesto di propormi come coordinatore; accettai, proponendo però una linea politica differente, non nei contenuti ma nelle modalità, rispetto a quella ‘storica’ del movimento. Presentai così all’assemblea una lettera, basata su due chiari punti programmatici: conferma integrale del contenuto del nostro Codice Etico, e adesione al progetto “Open” di ricostruzione del fronte di alternativa politica promosso da Caserta Decide. La proposta fu accolta, e dal gennaio 2023 ho l’onore di essere coordinatore politico, ed il dovere di seguire la strada disegnata in quella lettera.
Questo non significa tradire la propria identità, né abdicare ad un ruolo! Significa, invece, provare a tradurre in fatti e risultati concreti quell’enorme bagaglio di idee, proposte, istanze ed esperienze accumulate dal 2010 ad oggi. Significa mettersi al servizio di un progetto più ampio, di cui potremo senz’altro valutare passo dopo passo l’efficacia e la rispondenza ai nostri princìpi – e che speriamo possa finalmente produrre un reale cambiamento nella nostra città. I dimissionari ci rimproverano di aver abbandonato la battaglia per il Macrico e di stringere inaccettabili alleanze politiche con il PD di Carlo Marino, ma non è affatto così! Sul Macrico, voteremmo anche domani la variante urbanistica F2 che abbiamo proposto più volte in consiglio comunale; ma oggi la realtà dei fatti dice altro, con un’iniziativa partita dalla proprietà, la creazione della Fondazione e la presentazione del noto Masterplan, che è un’idea progetto tutta da sviluppare e contiene princìpi interessanti come il raddoppio della superfice permeabile e il divieto assoluto di nuove edificazioni. Restano aperti molti altri nodi fondamentali, quali quello della destinazione d’uso di immobili e spazi, della loro gestione o auspicabilmente della co-gestione, e della “blindatura” necessaria ad evitare che tra dieci, venti o cento anni, cambiati gli attori in campo, si possano avere brutte sorprese. Per quanto riguarda il PD, è sotto gli occhi di tutti, almeno a Caserta, un partito profondamente lacerato tra la componente che fa capo al Sindaco ed a parte del gruppo consiliare, rispetto a coloro che stanno provando ad operare un profondo rinnovamento, a partire dalla commissaria Susanna Camusso. Un percorso tortuoso e delicato che stiamo seguendo da vicino, poiché auspichiamo e se possibile vorremmo anche contribuire a questo rinnovamento, ma è chiaro che la possibilità di veri e propri accordi elettorali è un qualcosa che sarà valutato al momento opportuno, con la giusta attenzione. E comunque, con o senza PD, è forte il bisogno di aggregare quante più forze sane possibile in quel progetto di coalizione a forte trazione civica, che fallì nel 2021. È nostro dovere riprovarci, e chiediamo ai cittadini casertani di starci vicino e sostenerci se davvero desiderano una rinascita di questa città”.