Casertano in trasferta a St-Vincent, la città del casinò, tenta la truffa a due anziani. Arrestato col complice che chiede di guardare la partita del Napoli
24 Maggio 2025 - 17:14

A dirla tutta, si tratta di due sfigati. Su trenta tentativi di truffa, gliene è riuscita solamente una. Per cui, processati per direttissima dal Tribunale di Aosta…
SAN PRISCO – Difficilmente un sanprischese sa chi sia Vincenzo Santone. Ai carabinieri della stazione valdostana di Chatillon che gli hanno chiesto chi glielo facesse fare di sobbarcarsi 850 kilometri per fare un raggiro, una truffa, ai danni di due anziani, lui 90enne e lei 83enne, residenti nella ricca St-Vincent, patria del casinò, di grandi incontri di pugilato e di una rassegna canora che per anni e anni era la terza per importanza in Italia, dopo il Festival di Sanremo e Canzonissima, parliamo di “Un disco per l’estate” che era, in pratica, il nonno del Festivalbar e degli Awards consegnati a fine della bella stagione nella immancabile Arena di Verona da RTL e anche dalla Rai.
Lui, Vincenzo Santone, residente a San Prisco, ha risposto in maniera disarmante: “noi andiamo dove ci sono i soldi”.
Gli anziani sono stati adescati con uno schema oramai abituale, ossia quello del falso carabiniere che chiama allarmato spiegando che un familiare delle vittime è rimasto coinvolto in un sinistro stradale e c’era bisogno di soldi. In effetti 300euro e qualche gioiello dai due sono stati presi, ma poi sono stati subito intercettati dall’Arma.
Settimo comandamento: non rubare. Non si ruba mai, ma è chiaro che dall’angolo di visuale di un ladro, probabilmente una coppia di anziani di St-Vincent è più “promettente” di una coppia di anziani di Santa Anastasia.
Santone è stato acchiappato dai carabinieri, insieme al suo complice Francesco Natale di Napoli. Quest’ultimo ha chiesto ai militari di poter vedere la partita del quarto tricolore. Istanza irricevibile perché sia Santone che Natale erano attesi, in quanto sorpresi ad operare in flagranza di reato, da un processo per direttissima alla fine del quale hanno rimediato a cinque mesi, attraverso un patteggiamento, che ha trasformato il carcere in domiciliari da scontare presso le loro abitazioni, riteniamo in Campania.
I due, francamente, sono due ladri sfigati in quanto su trenta truffe tentate, in quanto non sappiamo se solo in Valle d’Aosta in Italia, ne avrebbero portata a termine soltanto una che comunque è sempre meglio del “ne è riuscita mezza” in asserzione jovanottiana. La “prodezza” fu realizzata ai danni di una 63enne con un bottino di 8mila euro.
P.S: a differenza di ciò che scrive il foglio digitale della Val d’Oten è di 900 km e non di 850.