CASTEL VOLTURNO PINETAMARE. Ecco il concorso per 4 nuovi vigili urbani stagionali. Che strano: obbligo patente A, ma il comune non ha neppure una bici scassata

14 Giugno 2021 - 12:09

Già stiamo meditando di abbandonare il fronte del comune rivierasco, perchè se ci mettiamo a leggere veramente l’albo pretorio, salterebbe fuori uno spaccato che al confronto certi paesi africani o centroamericani, governati anche da politici cannibali, nel senso che proprio mangiavano carne umana, sarebbero dei luoghi dell’idillio e della legalità

 

CASTEL VOLTURNO(g.g.) Più andiamo avanti, meglio lo conosciamo e più il comandante dei vigili urbani di Castel Volturno Domenico De Simone ci risulta simpatico, seppur a suo modo, in quanto capace di non piegare a sentimenti di riprovazione morale, e ad accenti valutativi, noiosamente parrucconi, talune sue attività che lui esplica in una condizione di incerta legittimità e di certamente carente opportunità istituzionale, ma che riesce ad avvolgere in quella simpatia innata che emanano certe persone le quali conservano la freschezza, la vivacità che in un famoso telefilm per bambini degli anni 70, veniva riprodotta dalla verve incontenibile degli ineguagliabili monelli definiti “le simpatiche canaglie” che poi era anche il titolo di quei telefilm.

Ultimamente, abbiamo scritto un paio di articoli relativi al concorso interno, nei cui requisiti (CLIKKA QUI PER LEGGERE IL PRIMO DI QUESTI ARTICOLI

) abbiamo individuato elementi che, casualmente o non casualmente, il punto non è questo, per il momento, rendono molto forte la sua candidatura alla super promozione alla categoria D. Su quel concorso, abbiamo sostenuto che gli è girata bene con i requisiti e soprattutto con quello dei dieci
anni
che, come abbiamo scritto e senza alcun problema ribadiamo oggi, così come abbiamo pure spiegato al papà di Domenico De Simone, che ci ha scritto una fiammeggiante lettera di difesa delle ragioni di suo figlio (CLIKKA QUI PER LEGGERLA), non risponde ed è illegittimamente relazionato alla normativa, alle diverse riforme che regolano le progressioni verticali e quelle orizzontali.

Per cui, strappa un sorriso più che un modo censoreo, quando una determina, precisamente un’altra determina, diversa dalla prima appena citata, stavolta recante direttamente la firma dello stesso De Simone, come responsabile del servizio di polizia municipale al comune di Castel Volturno, reca la data del 6 giugno, che nel calendario del 2021 è capitata di domenica.

Al che uno capisce che De Simone è veramente uno stakanovista, “uno che ci tiene al lavoro”. Siccome, infatti, occorrono subito i rinforzi con la stagione estiva già iniziata, allora non c’è domenica che tenga. Per il nostro, è un giorno di lavoro come tutti gli altri, naturalmente avendo chiesto l’apertura degli uffici comunali e l’utilizzo degli strumenti del protocollo in un giorno in cui, di solito, ogni servizio è interrotto, perchè anche il padre eterno, come ci racconta la Genesi, “il settimo giorno di riposò” ma, in quel tempo, l’impronta di Domenico De Simone non aveva ancora calcato il suolo degli umani.

Rimandandovi alla lettura integrale di questo atto amministrativo, ne segnaliamo solo un aspetto. In pratica, al di là dei requisiti standard, ce n’è, infatti, a nostro avviso, uno che cattura l’attenzione: i concorrenti dovranno essere titolari, sia della patente B, cioè quella per condurre le autovetture, sia della patente A senza limitazioni, cioè quella che una volta si chiamava “patentino” ed era rilasciata indipendente dalla patente B, per condurre veicoli con cilindrata al di sotto di 150 cc. 

Ora, non sappiamo se questo limite sia stato modificato, ma la sostanza non cambia.

E allora? Qual è il fatto che non torna? In apparenza, tutto regolare: prendiamo 4 vigili per tre mesi e questi devono possedere sia la patente B che la patente A. A maggior ragione in una località balneare, dove l’utilizzo di motocicli a due ruote è utile, se non addirittura raccomandabile sotto il solleone.

Ok, ma a condizione che un comune ce li abbia a disposizione i mezzi locomotori, per la cui conduzione occorre la patente A! Se invece, com’è nel caso di Castel Volturno, del parco della locomozione comunale non fa parte un solo motorino, un solo scooter, nemmeno una bicicletta, nemmeno un monopattino elettrico, nemmeno un triciclo, a che serve, dunque, inserire il requisito della patente A?

Com’è noto ai nostri lettori, a noi piace, perchè lo riteniamo un atto di serietà, nell’affermazione delle nostre concezioni liberali, il gioco attraverso cui diventiamo avvocati del diavolo di noi stessi, auto-confutandoci una tesi esposta. Per cui, in questo caso, potremmo auto-obiettarci in tal modo: va bè, non li tengono oggi questi mezzi, magari li comprano nei prossimi mesi. Ci auto-rispondiamo così: siccome per acquistare beni, attrezzature utili all’esercizio dell’attività amministrativa, realizzata nell’interesse dei cittadini, occorre sviluppare ed eseguire una procedura che non dura mezz’ora, ma ha bisogno di qualche mese in modo che aziende titolate a farlo, possano presentare una propria offerta al comune per l’acquisto di mezzi locomotori a due ruote, aprendo dunque una fase di riconoscimento di quella (l’offerta) più efficace, più conveniente nella relazione tra costi e qualità, non potrà mai accadere che uno scooter, una motoretta, un monopattino, una bici col motorino, il triciclo di cui sopra e qualsiasi altra diavoleria a due ruote, possano approdare nel parco del corpo dei vigili urbani di Castel Volturno nel corso di questa estate, quando gli unici mezzi  di cui anche i nuovi 4 vigili assunti a tempo determinato potranno usufruire, saranno costituiti dalle auto già in esercizio.

Chiudiamo il ragionamento: se il requisito della patente A è reso pressochè inutile dal fatto che il comune non abbia a disposizione i motorini per i suoi vigili, allora perchè è stato inserito? E’ obbligatorio farlo? No, e speriamo di non dover fornire al riguardo, così come abbiamo fatto al papà di De Simone, una dimostrazione.

Fino a prova contraria, non vogliamo pensare male, anche se stiamo parlando di un contesto in cui solo pochi giorni fa, si è discusso dei requisiti di un’assunzione ancora più importante, quella di una categoria D, cioè di un para dirigente, attraverso un concorso che ugualmente non convince per come sono strutturati i suoi requisiti.

Questa la nostra tesi. Naturalmente rimaniamo a disposizione nel momento in cui ci fosse qualcuno che volesse confrontarsi, “in difformità” con quanto esposto da CasertaCe. Se infatti è giusto dire e ribadire che fino a prova contraria non si può sostenere che il requisito della patente A sia finalizzato a restringere il più possibile il perimetro dei potenziali concorrenti, non è certo peccato porsi qualche interrogativo, visto e considerato che il contesto in cui tutto ciò si verifica, informa lui stesso di verosimiglianza, la quale, badate bene, non è verità, a questo dubbio.

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