CHE CAOS A PIEDIMONTE. La dirigente Maria Cristina Volpe, come se si trattasse di una sciocchezzuola, dice che il progetto di via Gaetani è saltato, insieme all’intero basolato, per problemi tecnici. Altrove fanno i referendum

11 Settembre 2023 - 17:55

Lo ha affermato rispondendo ad una lettera di chiarimenti inviatale dal gruppo Progetto Piedimonte. Non convince neppure la storia della pietra nera sostituita dalla pietra bianca, di cui l’architetta avrebbe avuto notizia, manco a dirlo, proprio il giorno dopo dell’invio della lettera da parta dell’opposizione. In calce il post di Progetto Piedimonte e l’integrazione dell’ordinanza con le modifiche temporanee del piano traffico nei giorni di riapertura delle scuole.

PIEDIMONTE MATESE (g.g.) Nell’ultimo fine settimana, l’amministrazione comunale di Piedimonte Matese, guidata dal sindaco Vittorio Civitillo, per gli amici Victor, ha reso pubblica un’ordinanza con cui riapre temporaneamente, per soli tre giorni, da mercoledì 13 settembre, a venerdì 15 settembre, via Gaetani, teatro dei lavori più contestati della storia recente di Piedimonte Matese (CLIKKA E LEGGI il nostro precedente articolo). Ciò avverrà, in quella che viene definita l’integrazione ad una precedente ordinanza del primo cittadino per le esigenze legate all’apertura dell’anno scolastico.

Sempre nell’integrazione dell’ordinanza, sempre il 13 settembre, verrà disposto il senso unico in via Ponte Sant’Antonio e il doppio senso di marcia in via Don Bosco e in via Caso, fino alla fine dei lavori in via Gaetani.

Erogata l’informazione, peraltro già acquisita attraverso i social da buona parte della popolazione di Piedimonte Matese, torniamo alla questione dei lavori di via Gaetani.

Il gruppo di minoranza Progetto Piedimonte, quello che, se non andiamo errati, ha sostenuto alle ultime elezioni la candidatura a sindaco di Costantino Leuci, già vicesindaco al tempo di Cappello, ha scritto e ha anche ricevuto una risposta, che noi riteniamo significativa, interessante, da parte dell’architetto Maria Cristina Volpe, responsabile della ripartizione Lavori pubblici del Comune di Piedimonte e, nel caso specifico, Responsabile unico del procedimento o Rup, che dir si voglia, dei lavori di via Gaetani.

Nel comunicato che Progetto Piedimonte ha pubblicato nella sua pagina Facebook, viene resa pubblica la risposta del dirigente, che potrete trovare anche in calce a questo articolo, dove pubblichiamo il testo integrale del comunicato di Progetto Piedimonte. “I marciapiedi – questo avrebbe detto l’architetto Voipe, rispondendo ai consiglieri di opposizione – sono stati rifatti in pietra bianca e non nera, come progettato, per la impossibilità di reperire tale materiale nel periodo estivo e che di tale circostanza lei stessa ne era venuta a conoscenza solo da una comunicazione del direttore dei lavori il giorno 29 agosto, cioè nil giorno dopo la nostra richiesta”.

Per quanto riguarda poi, la rimozione del basolato, l’architetto Volpe ha riferito che questa “sia stata determinata da alcune problematiche non previste in fase di progettazione, ma emerse solo nel corso della lavorazione. La soluzione di tali problematiche ha reso necessario – così avrebbe risposto testualmente la Vole a quelli di Progetto Piedimonte – alzare la quota del piano stradale e tale innalzamento rende ormai incompatibile il riposizionamento delle basole stesse”.

Ora, noi non vogliamo avventurarci in valutazioni tecniche che presuppongono una conoscenza specifica del bando, del capitolato e presuppongono anche che questa analisi, questo studio noi li facciamo, così come è successo in altre occasioni, insieme a nostri consulenti tecnici, grandi ingegneri, grandi architetti, assolutamente terzi rispetto al contesto territoriale riguardante le questioni che gli sottoponiamo volta per volta. Per cui, non espliciteremo, almeno per ora, alcuna valutazione su quello che l’architetto Volpe ha risposto al gruppo politico Progetto Piedimonte. Se abbiamo però letto bene, il progetto è stato redatto in un modo, mentre i lavori si stanno svolgendo in tutt’altro modo. Queste modifiche apportate, in evidente distonia rispetto alle linee progettuali, non sono, a nostro avviso, di poco conto, perché già utilizzare la pietra bianca, invece della pietra nera, modifica l’idea stessa di stile di un intervento che avviene in pieno centro storico e, dunque, non può essere realizzato considerando il bianco e il nero la stessa cosa.

Ok, passi pure questo. Passi che il direttore dei lavori l’ha considerata una facezia, un fatto quasi irrilevante, al punto da informare il Rup a cose fatte. Manco a dirlo, però, proprio il giorno dopo del recapito della lettera di Progetto Piedimonte che richiedeva informazioni in proposito. Ma se il progetto è stato spiazzato (noi non diciamo che il progetto sia stato sbagliato), ma ci limitiamo a dire, sempre per il momento, che è stato spiazzato), da quelle che il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Piedimonte, definisce in maniera piuttosto leggera, lieve e, ci permetta, anche un po’ facilona le “sopravvenute problematiche non previste in fase di progettazione”, allora il discorso cambia. Se io, ad esempio, ho progettato un ponte in cemento armato e poi mi accorgo di non poterlo fare, non è che al posto del ponte ci costruisco una passerella in legno, come quelle che permettevano il passaggio delle truppe da una riva all’altra durante le guerre (ricordate il (ponte sul fiume Kwin?) Blocco il progetto e lo rifaccio. Non è una piccola problematica sopravvenuta quella che ti impone di cancellare un pezzo della storia della tua città, sradicando ed eliminando per sempre l’antico basolato. Le basole, al di là di quella che può essere la sensibilità più o meno modernista di questo sindaco e di chi lo circonda, sono elemento essenziale dell’intervento i via Gaetani. Non un optional, non una variabile dipendente, bensì una variabile indipendente. Ci sono comuni che per molto meno, indicono e realizzano referendum consultivi affinché sia la popolazione, affinché siano i cittadini, una volta ascoltate le diverse posizioni in campo, democraticamente espresse, a pronunciarsi.

Per cui, neutralizzando per il momento ogni discorso sulla liceità, sulla legittimità di modificare in maniera radicale un progetto che, come afferma la stessa architetta Volpe, non poteva essere realizzato così come era stato elaborato, resta il grave vulnus inflitto alla democrazia da un sindaco che, ripetiamo, non ha, a nostro avviso, ancora compreso quale sia la differenza tra le modalità con cui si amministra un’azienda privata, come quelle che lui dirige, e le modalità con cui si amministra un’istituzione pubblica, cos’ come la stessa è prevista dalla Costituzione italiana.

QUI SOTTO IL POST PUBBLICATO DA PROGETTO PIEDIMONTE.

“Dopo settimane di discussioni pubbliche sulla questione del rifacimento di via Gaetani, proviamo a dare qualche informazione documentata ai cittadini, dal momento che l’Amministrazione comunale non lo fa.

In data 28 agosto, abbiamo chiesto all’arch. Volpe, Responsabile Lavori pubblici del Comune e Rup dei lavori in questione, perché vi fossero evidenti difformità tra il progetto approvato e pubblicato (tutti possono consultarlo all’albo on line comunale, nella sezione Amministrazione trasparente) e le lavorazioni in corso ormai da settimane.

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In data 7 settembre, l’architetto ci ha risposto che i marciapiedi sono stati rifatti in pietra bianca e non nera, come progettato, per la impossibilità di reperire tale materiale nel periodo estivo(?!?), e che di tale circostanza lei stessa era venuta a conoscenza solo da una comunicazione del Direttore dei lavori del giorno 29 agosto, il giorno dopo la nostra richiesta(!!!).

Per quanto riguarda la rimozione del basolato dalla sede stradale, l’arch. Volpe ha riferito che essa è stata determinata da alcune problematiche non previste in fase di progettazione ma emerse solo nel corso della lavorazione. La soluzione di tali problematiche ha reso necessario alzare la quota del piano stradale e tale innalzamento rende ormai incompatibile il riposizionamento delle basole stesse.

Pertanto, seguendo le indicazioni di due relazioni inviate dal Direttore dei Lavori ( anche di queste abbiamo chiesto, ma non ancora ottenuto, una copia), si procederà ad adottare una variante al progetto che prevederà il posizionamento di pietra vulcanica nera ( quella che non si è trovata per il marciapiedi ?!?) al posto del basolato rimosso.

🔴Naturalmente, ci aspettiamo che anche questa prossima variante sia oggetto di autorizzazione paesaggistica, visto che si tratta di una modifica sostanziale di materiali utilizzati, da parte del Responsabile dell’Ente e, laddove previsto dalla normativa, anche da parte della Sovrintendenza ai Beni artistici e archeologici.

Infine, l’arch. Volpe ci ha informato che le basole rimosse sono custodite e saranno riutilizzate per la sistemazione di altri spazi comunali”.

QUI SOTTO L’INTEGRAZIONE ALL’ORDINANZA DI LUGLIO