COCAINA E CRACK A CASERTA. Ruoli e attività: i NOMI di chi comandava, di chi gestiva il circolo giovanile, di chi spacciava in delivery e…

24 Novembre 2020 - 13:32

Come amiamo fare utilizzando un metodo molto rigoroso di analisi, impiantiamo l’approfondimento sui 12 arresti di ieri sul primo capo di imputazione provvisorio contenuto nell’ordinanza e che pubblichiamo in calce all’articolo sulla sua versione integrale

 

CASERTA – Le ordinanze  che emettono custodie cautelari, quasi sempre in carcere, riguardanti reati connessi alla droga, vanno guardate partendo veramente da un presupposto giuridico e logico. Potremmo dire che in questo caso il capo 1 o capo A che dir si voglia, sia ancora più importante rispetto a quanto non lo sia in altri provvedimenti giudiziari relativi a resti diversi da questi. Se è materia di Direzione Distrettuale Antimafia la formulazione iniziale cioè quella di associazione a delinquere, finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti, ovviamente aggravata dall’articolo 7, cioè dall’aver favorito qualche clan camorristico, non può non toccare un numero minimo di persone pari a 10.

Perchè questo prevede l’articolo 74 del Dpr 309 del 90 che regola proprio questo tipo di associazione per delinquere. E di solito nel capo 1 po A sono contenute le informazioni sui diversi ruoli svolti dai presunti componenti di un’organizzazione dedita all’attività criminale connessa alla droga.

Così è accaduto anche nell’ordinanza di ieri e noi ovviamente partiamo dai fondamentali, e cioè proprio dal capo 1 in cui scopriamo che Luigi

Belvedere è considerato il promotore e capo dell’organizzazione con la funzione di dirigere i vari partecipi. Luca Piscitelli e Francesco Caporaso ricoprivano il ruolo di organizzatori con compiti di reperimento di mezzi e persone necessarie per la realizzazione del programma; Salvatore Piscitelli è considerato il custode del circolo Sport Club Giovanile dove si svolgeva molta parte del traffico e anche della cessione della cocaina e del crack che da queste vaniva prodotto in quella che i carabinieri hanno definito raffineria artigianale di via Cittadella, in quel di San Clemente.

E ancora Michael Natale, Valerio Pasquariello, Massimiliano Luiso e Gaetano Ferrante che hanno svolto la funzione di pusher, anche con consegna a domicilio della droga, che di questi tempi è attività che si presta alla ovvia battuta sull’attività di delivery. Infine Vincenzo De Lucia, Vincenzo Alfredo Natale, Umberto Zampella, Celestino Pasquariello e Andrea Zito, i quali con ogni probabilità ma lo vedremo poi analizzando bene l’ordinanza, operava all’interno della raffineria di via Cittadella, dato che nel capo 1 vengono indicati come i preparatori delle dosi.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA