CONCORSO PER PRESIDE. Che intreccio micidiale tra il sindaco-presidente Marcucci, la coop. casertana Obelix, Felice Vairo e la location del liceo Manzoni

3 Ottobre 2020 - 19:04

Avremmo volentieri evitato, ma dato che in questi giorni si sono mossi i giornaloni nazionali, è opportuno che vi spieghiamo un paio di cose che nessuno ha scritto

CASERTA (gianluigi guarino) – Nel primo giorno del giugno del 2019

e ancora il primo luglio dello stesso anno, esattamente un mese dopo, pubblicammo due articoli, entrambi dedicati ad Angelo Marcucci, sindaco di Alvignano, ma soprattutto preside fortemente (ma proprio fortemente) impegnato nella formazione dei suoi giovani colleghi, evidenziammo strane situazioni legate ad un esame per dirigente scolastico svoltosi all’interno del Liceo Manzoni a cospetto di una commissione presieduta proprio da Marcucci. Non calcammo la mano e non esagerammo, per evitare che la preside Adele Vairo cominciasse a rompere le scatole, ritenendo che la vita di questo giornale si risolva nell’attività esclusiva di tenerla d’occhio quando, con rispetto parlando, la vita sua e della scuola che dirige, il Manzoni di Caserta, sono proprio l’ultimo dei nostri problemi. E d’altronde a quella notizia noi eravamo arrivati compiendo un giro molto ampio e non acquisendo l’informazione da Caserta, relativamente a ciò che succedeva all’interno del Manzoni, ma dopo aver letto un articolo del settimanale L’Espresso
in cui emergeva che Martucci possedeva il dono dell’ubiquità, poiché, almeno in un’occasione, in maniera conclamata, si era trovato contemporaneamente, a presiedere la giunta del suo comune e a presiedere anche la commissione giudicatrice di concorso che si svolgeva a 26 km di distanza dal municipio di Alvignano (come potrete leggere nel primo link del giugno 2019), roba che per giustificarsi ci sarebbe voluto il mitico teletrasporto di Star Trek.

Noi sappiamo bene che se mettiamo il naso nelle cose del Manzoni, poi non possiamo autocensurarci solo perché la Vairo percuote simpaticamente gli … (ci siamo capiti). E allora, per questo motivo, facciamo costantemente “passo” quando ci arrivano situazioni e questioni relative a questa scuola. Ma quando la corte di Appello di Napoli, composta da giudici validissimi ed espertissimi, ha sentenziato che l’approdo della Vairo al timone del Manzoni è stato frutto sostanzialmente di una procedura truccata, non abbiamo potuto esimerci dal prendere nota, dallo scrivere e dal commentare una sentenza di un autorevole corte della Repubblica che abbiamo peraltro citato letteralmente, riga per riga.

Come avete potuto notare, non siamo tornati più su quello che è un evidente caso di conflitto di interessi, causato dalla scelta del sindaco di Caserta,Carlo Marino, di nominare la Vairo alla carica di assessora comunale alla Pubblica Istruzione, mettendo insieme questa carica a quella di preside del Manzoni, che la corte di Appello di Napoli considera, ripetiamo (non noi, ma importantissimi giudici della legittimità) abusivamente ricoperta. Avremmo potuto scrivere decine di articoli chiarendo che l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione non ci azzecca nulla, e dunque questo non può essere considerato una sorta di liberatoria che esclude il conflitto di interessi, con la potestà sulle strutture fisiche, immobiliari che si suddividono, com’è noto, tra amministrazione provinciale, proprietaria o locataria degli immobili che ospitano le scuole superiori, e il comune di Caserta, proprietario o locatario dei locali che ospitano materne, elementari e medie. Non è un caso che l’assessore alla Pubblica Istruzione è titolare di una delega che non assorbe quella riguardante l’edilizia scolastica, la quale, se non ricordiamo male, è stata assegnata a suo tempo all’assessore Pontillo. Per cui, la delega di cui oggi la Vairo è titolare si sviluppa attraverso un’attività che, in considerazione anche delle competenze reali, cioè quelle che contano e fondamentalmente nelle mani dello Stato e in minor misura della Regione, è finalizzata a creare validi ponti di collegamento tra tutte le scuole della città, primarie e secondarie, e le istituzioni sovraordinate, ma soprattutto titolari delle reali competenze di potestà. Che facciamo, sindaco Marino, assessora Vairo, continuiamo o questo preambolo sul conflitto di interessi è sufficiente per comprendere come non sia serio, possibile ed eticamente accettabile che un preside di un istituto superiore, peraltro tra i più popolati e importanti della città, sia anche assessora (unico caso in Italia) del comune in cui questo insiste ma in cui insistono anche altre scuole, altri istituti?

Vabbé, ecco perché di fronte a questi sperpetui continui dell’etica pubblica ci siamo risparmiati un po’, per evitare che la preside Vairo…eccetera eccetera.

Che ti va a succedere in questi giorni? Che si scopre, soprattutto attraverso la capillare opera di divulgazione social del senatore ex grillino Gianluigi Paragone, che la ministra Lucia Azzolina ha partecipato al quel concorso di Caserta, facendolo finire sotto la luce dei riflettori.

Ma che dobbiamo fare? Eviteremmo volentieri ma ci tocca. Il concetto che avevamo già espresso nell’articolo del luglio 2019 si è andato rafforzando sempre di più: il sindaco e preside della bilocazione, Angelo Marcucci, ha tenuto corsi di formazione finalizzati alla preparazione agli esami degli aspiranti dirigenti scolastici, salvo poi esaminare qualcuno degli “alunni” che ha formato. Una pratica molto italiana che in un Paese di democrazia matura susciterebbe grande scandalo e immediato annullamento degli esiti di quel concorso, con conseguente deferimento del preside Marcucci agli organi disciplinari, che, tra le altre cose, non sappiamo se sono previsti o meno dall’amministrazione scolastica.

Con questa storia dell’Azzolina, alcuni giornali nazionali si sono uniti al lavoro che iniziò L’Espresso e dedicandovisi anema e’ core hanno tirato fuori, grazie anche ad una presa di posizione del Comitato Trasparenza è partecipazione, la circostanza precisa del corso di formazione o di un paio di questi in cui Marcucci è stato relatore certamente non a titolo gratuito, come certamente non è stata a titolo gratuito l’assunzione della carica di presidente della commissione giudicatrice. E ci fermiamo qui perché da sindaco di Alvignano non sappiamo se Marcucci introiti o meno un’indennità. Il sindaco-preside ha erudito i futuri ed eventuali colleghi in quel di San Giorgio a Cremano, presso l’istituto paritario “Luigi Stefanini”. Scartabellando qua e là si è scoperto che è stato autorevolissimo relatore ad un corso di formazione organizzato, naturalmente con ampia remunerazione, dalla società Obelix.

Azz, il corpulento e rupestre pretoriano di Asterix nei famosi cartoon, che hanno raccontato le guerre di invasione dei Romani da un angolo visuale opposto del De Bello Gallico di Giulio Cesare, si è messo a fare i corsi ai presidi? Non sappiamo i motivi per cui i fondatori di questa cooperativa, che a sede a Caserta, in via Petrarca, al Parco dei Pini, abbiano scelto questa denominazione, per altro molto utilizzata nel panorama nazionale delle società di diritto privato costituite e regolarmente iscritte nei registri delle camere di Commercio. I giornaloni affermano che questo secondo corso di formazione, Obelix lo avrebbe organizzato assieme a Felice Vairo, che poi rappresenta il vero motore esistenzial-professionale della figlia Adele, visto che si tratta di uno che ha contato e che conta ancora molto nella super lobby (nell’accezione anglosassone del termine) dei dirigenti scolastici controllati dall’Anpi, che sta per Associazione nazionale presidi italiani, vera e propria cinghia di trasmissione tra le necessità sempre vive, tra le ambizioni ancor più vive dei presidi italiani (o aspiranti tali) e la realizzazione delle stesse.

Il comitato Trasparenza è partecipazione mette insieme, insomma, la coop Obelix e Felice Vairo. Noi ci limitiamo a citare questa indicazione relazionale e ovviamente, come sempre, siamo a disposizione per un’eventuale replica o precisazione qualora questo autorevole barone delle dirigenze scolastiche campane e casertane volesse farci l’onore.

Ma chi è, in realtà, questo Obelix? Si chiama Davide Guglielmo De Nunzio il presidente del Cda e legale rappresentante della cooperativa. E qui entriamo in campo noi di CasertaCe. Un po’ controvoglia ma dato che i giornaloni se ne vogliono occupare, è giusto che si ricostituiscano le distanze tra il modo in cui noi raccontiamo i fatti e il modo in cui lo fanno i giornaloni.

Ci vorranno 2/3 articoli per completare l’approfondimento. Per il momento vi diciamo che Obelix è un’autentica macchina da guerra che ha fatto letteralmente incetta di progetti di sedicente promozione dei saperi in moltissime scuole della Campania, tra cui naturalmente in prima linea c’è il Liceo Manzoni della preside Adele Vairo (ad esempio, con il progetto Scuola Viva), figlia di Felice Vairo e assessora alla Pubblica Istruzione di Caserta.

Allora, ricapitoliamo, Marcucci, sindaco di Alvignano è relatore nei corsi di formazione al concorso per diventare preside a San Giorgio a Cremano ma anche in quello organizzato da Obelix, coop presieduta dal napoletano, nato, però, nella lombardissima Bollate 44 anni fa, De Nunzio. Angelo Marcucci presiede la commissione giudicatrice davanti alla quale, non è improbabile, si sia seduto qualcuno dei suoi allievi, formati nei due corsi suddetti. Il concorso per preside si è tenuto nel liceo Manzoni.

Amen, almeno per quanto riguarda la prima puntata di questa storia.

Avrebbe detto don Abbondio: De Nunzio, De Nunzio, chi era costui?. Un po’ di pazienza e vi daremo lumi.