IL DELITTO DI VIA VICO. Al via il processo d’Appello per l’omicidio di Gennaro Leone. Ed ora la difesa punta sulle responsabilità dei medici del pronto soccorso di CASERTA

6 Novembre 2023 - 19:34

Ricusati gli avvocati Raucci e Ponticelli, l’imputato si affida a dei professionisti napoletani per i quali il video che ha inchiodato il loro assistito in primo grado non è elemento di prova.

CASERTA/SAN MARCO EVANGELISTA (r.s.) Ha preso il via oggi il processo, presso la quinta sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli, presidente Ginevra Abbamonti, a latere dott.ssa Taddeo, sostituto procuratore generale dott.ssa Correra, il processo a carico di Gabriel Ippolito, riconosciuto colpevole, in primo grado, dell’omicidio di Gennaro Leone, il 18enne di San Marco Evangelista ucciso il 28 agosto del 2021 in via Vico, a Caserta.

L’11gennaio scorso Ippolito è stato condannato per omicidio volontario a 21 anni e un mese di reclusione dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberto Donatiello. Avverso quella sentenza i legali di Ippolito, Angelo Raucci e Michela Ponticelli, successivamente ricusati dallo stesso imputato, hanno presentato ricorso.

Ippolito è, infatti, oggi assistito da due professionisti napoletani, Maiello e Toraldo, che lo scorso 20 ottobre hanno depositato motivi nuovi e aggiunti, tra i quali la richiesta di inutilizzabilità delle dichiarazioni di Philipp Swithy, amico di Gennaro e con lui la sera del delitto. I nuovi legali hanno anche richiesto la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale per la presunta responsabilità del dottor Salvatore

Di Nuzzo, medico del pronto soccorso dell’ospedale civile di Caserta che quella sera del 28 agosto 2021 cercò di salvare la vita al povero Gennaro. Un’impresa, purtroppo, impossibile, visto che il ragazzo arrivò praticamente esangue al Sant’Anna e San Sebastiano (17 i minuti intercorsi tra l’accoltellamento e l’arrivo dell’ambulanza). Gli avvocati di Ippolito hanno, inoltre, richiesto la rinnovazione dell’istruttoria sul video che ha inchiodato il loro assistito in primo grado. Quel video da noi pubblicato (clikka, leggi e guarda) che mostrava chiaramente come Gabriel Ippolito, dopo una prima scazzottata, coltello alla mano, correva verso Gennaro e lo pugnalava alla gamba. Ultima richiesta dei legali, sulla quale la Corte di esprimerà il 13 novembre prossimo, è stata quella di ascoltare il capitano dei carabinieri Giuseppe Testa, firmatario dell’informativa su foto e frame estratti dal video stesso.

Lunedì prossimo, dunque, la Corte scioglierà le riserve sulle varie istanze presentate dagli avvocati della difesa. Parte civile, anche in questo secondo procedimento, i genitori del giovane pugile. Il padre Bartolomeo Leone, la madre Giuseppina Geniale, il fratello e la sorella di Gennaro (la famiglia è assistita dagli avvocati Alfredo Plini Alberto Tartaglione) seguiranno, come hanno fatto nel processo di primo grado, tutte le fasi di questo procedimento d’appello.