Il giornalismo piange Silvestro Montanaro. Collaboratore di Michele Santoro, autore di grandi inchieste per il mondo

10 Luglio 2020 - 12:27

CASERTA – Silvestro Montanaro ha iniziato la sua carriera giornalistica come corrispondente di Paese Sera e poi dell’Unità. In seguito ha lavorato per la Voce della Campania firmando delicatissime inchieste sui rapporti tra mafia, camorra, poteri politici ed economici. Nel 1989 entra a far parte del gruppo fondante della trasmissione televisiva Samarcanda. Lavora con Michele Santoro ed anche a Il Rosso e il Nero e Tempo Reale, diventandone co-autore nell’ultima fase. Sessantaseienne, nativo di Sora, ma che ha lavorato e sviluppato le sue qualità tra Caserta e provincia, ha pubblicato tre libri-inchiesta, di cui uno con Baldini e Castoldi adottato come libro di testo in numerose scuole, sul Mozambico e i suoi bambini nel dopoguerra. Successivamente pubblica Mister & Lady Poggiolini, racconto inchiesta sulla malasanità ed un altro libro sul rinvio a giudizio per mafia di Giulio Andreotti.
Silvestro Montanaro cura il progetto Sciuscià, ne realizza alcuni episodi, e diventa poi l’autore di Drug Stories, programma di inchieste sul mondo della droga su scala internazionale.

 Alla fine di questa esperienza, nel 1998, edita il primo speciale televisivo in Europa sul debito estero dei paesi del Sud del mondo e realizza documentari fra i quali “Col cuore coperto di neve

”, girato in Brasile sui temi del lavoro e della prostituzione minorile e E poi ho incontrato Madid” sull’ultima delle terribili “carestie” che hanno afflitto il sud del Sudan. Dal 1999 è autore del programma C’era una volta in onda su Rai Tre. Nel 2002 è stato  il conduttore della trasmissione Dagli Appennini alle Ande, prima ed ultima esperienza di racconto popolare dei grandi temi della geopolitica. I suoi documentari hanno girato il mondo, accompagnato numerose campagne di verità e di difesa dei diritti umani. I funerali sono in programma sabato mattina alle 11 presso la chiesa San Carlo Borromeo di Napoli.