IMPIANTO DI RIFIUTI A CASAGIOVE. Moscatiello risponde a Vozza: “Non siamo contrari, ma tutto sbagliato sul luogo, tempi e trasparenza”

14 Febbraio 2022 - 19:45

CASAGIOVE – A quanto pare questo impianto di compostaggio dei rifiuti, prodotto ben diverso dal biodigestore di Ponteselice che il comune di Caserta vuole costruire, non dispiace a nessuno all’interno del consiglio comunale di Casagiove. I problemi sono altri.

Il più importante, probabilmente, è il luogo dove dovrebbe sorgere l’impianto di rifiuti voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Vozza. Infatti, il nodo della questione riguarderebbe la vicinanza del sito prescelto con il centro abitato. Ha provato a dare una spiegazione del punto di vista di una buona parte della opposizione consiliare Francesco Moscatiello, l’avvocato di Casagiove che sta rappresentando il gruppo di Casagiove nel Cuore.

Moscatiello, in un video che ha pubblicato su Facebook

, risponde alle critiche che erano arrivate da parte dell’amministrazione comunale giunte attraverso un comunicato stampa pubblicato ieri nel quale si faceva riferimento falsità e versioni poco lontane dalla realtà espresse dal gruppo di minoranza. Il consigliere di opposizione ci tiene particolarmente ad allontanare l’idea di un avvelenamento dei pozzi compiuto proprio da lui e dal gruppo consiliare, sottolineando come la minoranza non fosse contraria all’impianto di compostaggio, cioè di un piccolo impianto di comunità, neanche lontano parente del biodigestore da 40.000 tonnellate del comune di Caserta.

Come detto, ciò che è stato sottolineata come situazione critica è l’ubicazione, anche perché, dice Moscatiello, oltre alla vicinanza con il centro abitato, attualmente ci sarebbe proprio l’impossibilità tecnica che quel area possa diventare la casa dell’impianto di rifiuti. Questo perché il terreno ancora di proprietà dei Funari  – secondo il piano comunale – sarebbe destinare ad una zona verde oppure a spazio dedicato a parcheggio.

Interessante, anche per il modo in cui questo giornale lavora sugli atti emersi dagli albi pretori dei comuni, è l’argomento relativo ai tempi e al modo in cui è stato affidato l’incarico di presentare il progetto ad un professionista esterno. Il 7 febbraio viene dato l’incarico al professionista designato e il 9 viene approvato il progetto. In pratica, secondo quanto emerge dalle carte, l’ingegnere Girardi avrebbe messo in piedi un progetto per la creazione di un centro di compostaggio rifiuti in due giorni scarsi. “Chiaramente – dice Moscatiello – questo significa che l’impianto era già in progetto da diverso tempo e l’amministrazione ha tenuto nascosta l’idea alla cittadinanza, finché non è emersa la notizia sui giornali pochi giorni fa.”