IMPRENDITORI CASERTANI ARRESTATI e fatture false da milioni di euro per fregare il Fisco: come è andato l’interrogatorio

14 Maggio 2025 - 10:40

CASERTA Angelo Vitale e Salvatore Colmi, due degli indagati arrestati (CLICCA E LEGGI TUTTI I NOMI) al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Bologna sul falso fatturato e riciclaggio da 24 milioni di euro, hanno scelto il silenzio durante gli interrogatori. I due, arrestati nell’ambito dell’operazione che ha già portato al sequestro di un milione di euro in contanti nascosti in freezer e camini, oltre a gioielli e lingotti d’oro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante l’incontro avvenuto con il supporto della loro avvocata, Mirella Baldascino, con il gip Sarli del tribunale di Bologna.

Vitale, amministratore di EDL Costruzioni S.R.L.S. e Unica Scavi e Costruzione S.R.L.S., è accusato di aver emesso fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di quasi 5

milioni di euro tra il 2021 e il 2023, principalmente verso imprenditori dell’Emilia-Romagna. Stessa sorte per Colmi, a capo di Verga Restauri S.R.L.S. e anch’egli per in certo periodo della Unica Scavi e Costruzioni S.R.L.S., le cui società avrebbero fatturato oltre 1,9 milioni di euro tra il 2019 e il 2021.

Le indagini, ufficialmente chiuse, hanno già portato alla luce un sistema ben oliato: false fatturazioni emesse attraverso società spesso di comodo, utilizzate da imprenditori per evadere il fisco e “ripulire” denaro. Il tutto sotto la regia di un’organizzazione più ampia, con presunti legami anche a Casal di Principe, dove due dei suoi vertici – Cipriano Barbato (ora in carcere) e Franco Cristiano (agli arresti domiciliari) – avrebbero gestito il flusso di soldi sporchi.