L’arsenale del clan nell’azienda agricola, chieste le condanne per Del Vecchio e per i fratelli Diana
19 Marzo 2024 - 17:29
Fucili, pistole e cartucce nei fusti di ferro interrati.
CASTEL VOLTURNO/CASAL DI PRINCIPE. 12 anni di reclusione e una penale di 40mila euro per Carlo Del Vecchio, 8 anni e 20mila euro per Pasquale Diana e 6 anni e sei mesi per i suoi fratelli, Carlo e Leopoldo Diana. Queste le richieste dei pm della Dda che stamattina hanno invocato le condanne per i 4 imputati, nel corso dell’udienza del processo istruito dai pm della Dda di Napoli, Vincenzo Ranieri e Simona Belluccio, a carico di Del Vecchio, storico esponente del clan dei Casalesi, di Pasquale Diana e dei suoi fratelli Leopoldo e Carlo, al centro dell’operazione condotta dalla squadra mobile di Caserta nell’aprile del 2022.
I poliziotti fecero irruzioni in un’azienda agricola a Castel Volturno in via Macedonia, gestita dai fratelli Diana, trovando numerose armi tra cui due kalashnikov, 4 pistole mitragliatrici e un fucile a pompa oltre a 300 cartucce di vario calibro e ad una granata. Le armi sarebbero state nascoste in fusti di ferro interrati nell’azienda agricola.
Gli imputati, difesi dagli avvocati Carlo De Stavola, Marco Monaco, Pasquale Diana e Marco Castelluzzo, sono stati ascoltati in aula nel corso dell’ultima udienza. Del Vecchio ha spiegato che Pasquale Diana non sapeva cosa ci fosse all’interno dei bidoni conservati in azienda.
Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli era l’arsenale del clan dei Casalesi (fazione Schiavone) di cui Carlo Del Vecchio, cugino di Diana, è stato un esponente di spicco. A fornire informazioni sul ritrovamento delle armi anche il pentito Massimo Vitolo ex cognato di Carlo Del Vecchio.