I tentacoli dei Casalesi sugli appalti al Comune, processo agli sgoccioli
23 Aprile 2024 - 16:43
Proseguono le arringhe difensive per gli imputati.
CASTEL VOLTURNO. Ultima arringa difensiva e poi non si dovrà che attendere la sentenza del processo in corso presso la Seconda sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Antonio Riccio (a latere Francesca Auriemma e Alessandra Cesare) per le presunte infiltrazioni camorristiche del clan dei Casalesi al Comune di Castel Volturno.
Se nel corso dell’ultima udienza era stato l’avvocato Giuseppe Stellato a discutere e difendere le posizioni dell’ex vice sindaco Lorenzo Marcello, stavolta è toccato al legale Claudio Sgambato difendere gli interessi dell’ex numero due del municipio castellano. Ora si tornerà in aula a giugno per le repliche del sostituto procuratore della Dda di Napoli Maurizio Giordano e la lettura del verdetto.
Concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso: questo il reato commesso, secondo la procura, dagli allora amministratori comunali per i quali il pubblico ministero ha invocato le condanne: 7 anni di reclusione per l’ex vicesindaco Lorenzo Marcello e 3 anni per Gaetano Vassallo. Assoluzione, invece, per l’ex sindaco Antonio Scalzone, Raffaele Gravante, Giovanni Castrese Graziano, Sebastiano Conte, Lorenzo Vargas, Giovanni Cassandra, Diego Massari, Antonio Di Tella, Gino Fusco, Giovanni Luzzi (non luogo a procedere per Vincenzo Cassandra, per sopravvenuta morte).
I fatti riguardano le presunte infiltrazioni del clan dei Casalesi negli appalti del Comune di Castel Volturno.
Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Stellato, Ferdinando Letizia, Giovanni Cantelli, Enzo Di Vaio, Romolo Vignola e Caudio Sgambato.