L’ORO DELLA CAMORRA. Altro che stalla e deposito agricolo: le ville con tutti i comfort dei nipoti del boss Papa. La perizia alla Procura del pluri incaricato dal Comune di Sparanise e le distrazioni del geometra Virgilio
18 Aprile 2024 - 19:47
L’INCHIESTA. TERZA ED ULTIMA PUNTATA (PER ORA).Se uno arrivasse da un altro paese, dalla Svizzera, dalla Germania dagli Stati Uniti crederebbe di trovarsi di fronte ad una favola non reale. E invece questo è successo realmente a partire “dall’incredibile lavoro” fatto circa 18 anni fa dall’architetto Angelo De Sano. A tutto il resto ci ha pensato l’ufficio tecnico -ufficio SUE capitanato da Vincenzo Virgilio, oggi in pensione, sotto le amministrazioni di Antonio Merola. In calce all’articolo i link della prima e della seconda puntata
SPARANISE (g.g.) La terza ed ultima puntata della nostra inchiesta giornalistica sulle ville dei figli e dei congiunti degli esponenti del clan Papa, egemone per decenni a Sparanise e dintorni, in nome e per conto del clan dei casalesi, si conclude partendo da un riassunto, a nostro avviso molto illuminante nel suo ordine cronologico, delle puntate precedenti.
Non scriveremo le stesse cosa, ma le integreremo con tante altre informazioni metteremo in relazione ogni fatto ad una data. Noterete che al centro di ogni vicenda c’è molto spesso la stessa persona ossia il geometra Vincenzo Virgilio, vero mattatore dell’ufficio tecnico comunale di Sparanise fino al momento in cui, non molto tempo fa, si è messo in pensione.
PRIMA TAPPA. IL PERMSESSO A COSTRUIRE E L’INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA
La storia degli immobili di via Calvi proprietà dei Papa inizia nell’anno 2005. Il 9 settembre di quell’anno, sotto l’amministrazione di Antonio Merola, il geometra Vincenzo Virgilio rilascia ai Papa un permesso di costruire in zona agricola. Per cui, riteniamo che questa concessione riguardasse, almeno sulla carta ciò che in una zona agricola può essere verificato volumetricamente. Metri cubi da utilizzare per attività agricole per depositi di attrezzi, ricoveri di animali, stanze per i raccolti etc. Trascorre qualche mese e le autorità di polizia si accorgono che quelli che stanno sorgendo non sono immobili di pertinenza agricola, bensì case di abitazione.
Per cui, nel 2006 la Procura interviene coordinandosi con la Polizia di Stato del Commissariato di Santa Maria Capua Vetere competente in quel territorio e i due cantieri vengono sequestrati in quanto si constata un evidente difformità rispetto ai permessi di costruire ricevuti. Il pubblico ministero come abbiamo scritto nella prima puntata è Silvio Marco Guarriello, destinato ad una grande carriera che lo ha portato, dopo l’esperienza sammaritana prima alla Dda di Salerno e poi a Foggia, dove da pochi anni è procuratore della Repubblica Aggiunto. E qui parte l’inghippo.
ANGELO DE SANO, L’ARCHITETTO DOUBLE FACE. CTU DELLA PROCURA, MA IL PIATTO A TAVOLA LO METTE COL COMUNE
Partono le cose strane che succedono anche oggi quando la Procura o il Tribunale nominano i propri CTU ossia esperti di settori specifici, delle materie di cui il titolare dell’azione penale o il giudicante si stanno occupando. Producono perizie giurate che il più delle volte orientano, indirizzano le decisioni dell’autorità giudiziaria.
Sarebbe impensabile, sempre sulla carta, che un professionista il quale ha ricevuto precedentemente un incarico relativo al piano regolatore del Comune di Sparanise, sia chiamato a redigere in nome e per conto di uno o più pm una relazione tecnica sempre per lo stesso Comune. Qui da noi succedeva e purtroppo succede ancora. Fatto sta che l’incarico della Procura viene attribuito, come abbiamo già scritto nella seconda puntata della nostra inchiesta, che pubblichiamo integralmente in calce a questo articolo, all’architetto Angelo De Sano. Ed è proprio nella sua relazione che abita e si rinviene quella che possiamo definire, utilizzando una nota metafora, la chiave dell’acqua di tutto.
De Sano, infatti, tira fuori uno scritto che definire blando è veramente poco. In pratica, dimentica tutte le questioni riguardanti la difformità tra quello che i Papa hanno costruito e quello che, invece, avrebbero potuto costruire in base al permesso avuto dal Comune. Insomma, zero parole sulla compatibilità urbanistica, zero parole sulla destinazione catastale, agricola, aggiungiamo noi, che più agricola non si può. Viene ravvisata solo una serie di difformità urbanistiche e sismiche. Tutto sommato, poca roba, che alla fine partorisce delle conclusioni che non portano assolutamente a quello che sarebbe invece stato giusto fare ossia attivare la procedura per l’abbattimento dei manufatti.
Sarà stata una coincidenza ma poco dopo la consegna di questa relazione, De Sano, che ricordiamo aveva già ricevuto, prima di ottenere quello di CTU dalla Procura, un incarico dal Comune di Sparanise, precisamente nel 2003, per il PRG, fa un lauto bis: 50mila euro per redigere o co-redigere quello che non si chiama più PRG bensì PUC. La narrazione esposta sarebbe già sufficiente da sola per chiudere la partita con questa storiaccia, ennesima prova sulle tante partite lo Stato ha perso o ha voluto perdere in certi anni con la camorra e con certe burocrazie, le quali, volutamente o anche involontariamente, questo non lo possiamo dire con certezza, hanno finito per agevolarne i piani.
Però siamo arrivati appena al 2006 e francamente di porcherie ne sono successe tante altre ancora.
DE SANO APRE LA STRADA, VIRGILIO “IL DISTRATTO” L’ ASFALTA E L’ARREDA. E LA PRESCRIZIONE …
Proprio in conseguenza di quella relazione di De Sano il 2 maggio del 2007, sempre con la mano del “solito” Vincenzo Virgilio, viene firmato un permesso di costruire in sanatoria con il seguente oggetto: Progetto di due fabbricati rurali da realizzare alla via Clavi – Variante e a sanatoria art.34 del D.P.R. 380 del 06/06/01, per sanare le contestate difformità (abusi)
Per 7 anni il caso va in letargo. Secondo noi questo avviene per motivi strategici visto che la famiglia Papa ha bisogno che cali l’attenzione su quegli immobili. Ma ha anche bisogno di un’altra cosa che ora vi andremo a svelare
E così arriviamo all’anno 2014 con Virgilio sempre al Comune, sempre più saldo come dominus di fatto dell’ufficio tecnico e soprattutto come responsabile del SUE, cioè dello sportello unico per l’edilizia, centro di potere fondamentale perché è li che si concedono o si bocciano le richieste dei permessi a costruire, è li dove si dice si oppure no alle SCIA etc etc.
Ed è proprio il 5 giugno del 2014 che si capisce il motivo fondamentale per il quale per 7 anni tutto era rimasto fermo. Il 5 giugno 2014 è infatti il giorno in cui scatta la prescrizione del reato delle difformità. Lo sancisce Vincenzo Quaranta, sostituto procuratore a S. Maria Capua Vetere, con contestuale dissequestro del cantiere.
Il giorno 11 dicembre 2014, et voilà tutto come previsto da chi è diffidente rispetto a certe superficialità di una giustizia che spesso si tramuta in ingiustizia: i Papa presentano una SCIA al Comune e la presentano naturalmente al geometra Vincenzo Virgilio che lavora in quel periodo ancora una volta sotto l’egida di un’amministrazione targata Antonio Merola. A questo punto un ufficio tecnico normale, che si rispetti, si alza dalle sue comode sedie e va a verificare quale sia la natura e il contenuto dell’attività edilizia svolta. E invece questo non succede. E allora ai Papa manca solo l’autorizzazione sismica in variante che a questo punto il Genio Civile rilascia proprio sulla scorta del “perdono per prescrizione”, di una prescrizione che era intervenuta perché sin dall’inizio pur trattandosi di attività svolta dai nipoti diretti del super boss Giuseppe Papa questo fascicolo non era mai stato trasmesso alla Dda e dunque inserendolo in un contesto nel quale, quando si indaga anche sulle aggravanti camorristiche, nessuna prescrizione può essere applicata.
L’ONDA LUNGA DI DE SANO CON VINCENZO VIRGILIO CHE LA CALVALCA IN SURF
Ricapitoliamo un attimo: se Virgilio ha potuto dare un permesso a costruire in sanatoria di immobile agricolo è perché la Procura, per effetto della relazione di De Sano ha dato per scontato che li, in via Calvi c’erano difformità che nulla avevano a che vedere con la destinazione urbanistica formalmente rispettata ma di fatto violata. E figlia di quella relazione realizzata da chi qualche tempo dopo avrebbe ricevuto un incarico da 50mila euro dal Comune di Sparanise è anche l’atto, il via libera del Genio Civile
Se Virgilio avesse avuto un comportamento lineare, avrebbe scritto alla Procura rammentando che li esistevano delle difformità per come erano costruiti quegli immobili rispetto alla destinazione d’uso, rispetto all’identità catastale di quei terreni
LA VITTORIA DEI PAPA E LA SCONFITTA DELLO STATO DI DIRITTO
Nel 2017 i lavori riprendono e nel 2021 si attiva il campanello, il cancello, le luci, le Iacuzzi e quelle abitazioni diventano case di residenza. E dato che gli è andata bene dato che per il comune di Sparanise grazie all’architetto De Sano quelli rimangono tranquilli sereni manufatti agricoli, tutti contenti evviva la famiglia Papa, evviva il geometra Virgilio, lunga vita all’architetto De Sano, con buona pace della legalità.
Il nuovo sindaco Salvatore Martiello, sempre nel 2021, cerca di intervenire in qualche modo e denuncia un problema non da poco ossia l’assenza di un titolo di agibilità. All’ufficio tecnico, a Vincenzo Virgilio da qui gli entra e da li gli esce.
Viva la Repubblica Italiana evviva le ville con tutti i comfort di Girolamo e Umberto Papa nipoti del boss, arrivato da Villa Di Briano, Giuseppe Papa, al quale, in un tempo lontano Sandokan (magari lui stesso seppur platonicamente lo può confermare ora che è pentito) fece una sorta di devolution chiedendogli di andare a comandare in sua vece in quel di Sparanise.
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