Maestra si uccide sotto al treno, marito accusato di averla picchiata: LA SENTENZA
29 Novembre 2024 - 16:58
MARCIANISE – È stato assolto perché il fatto non sussiste Luigi Di Fuccia, 67 anni, operaio originario del quartiere Macello di Marcianise, indagato per il reato di maltrattamenti, dopo la denuncia che la moglie, Raffaella Maietta, fece nel maggio 2022, pochi giorni prima di togliersi la vita, gettandosi sotto ad un treno nella stazione di Marcianise.
Ed è destinata a suscitare polemiche la sentenza di assoluzione nei confronti di Di Fuccia.
Polemiche perché secondo molti il rapporto logorato della coppia e i presunti soprusi dell’uomo sarebbero stati alla base del dolore che la Maietta ha provato, fino a spingerla a togliersi la vita.
In base alla ricostruzione del pubblico ministero Gerardina Cozzolino, ritenuta insussistente dal Gup Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, oltre ad aggredirla fisicamente, Di Fuccia avrebbe esercitato un controllo costante su Maietta.
Avrebbbe, ad esempio, vietato alla moglie di frequentare la palestra o iscriversi a corsi di danza, a causa della sua gelosia, che si sarebbe estesa anche alla carriera professionale della donna, accusandola anche di acquisti eccessivi.
Un rapporto difficile quello tra Luigi Di Fuccia e Raffaella Maietta. Probabilmente, un matrimonio a cui l’insegnante avrebbe voluto mettere fine da tempo e che invece continuava a dispetto di uno stato dei fatti evidente e, soprattutto, incancrenitosi giorno per giorno con cifre di pericolosità psicofisiche sempre più inquietanti