MONDRAGONE. Federico Razza, avvocato di…razza. Della razza eletta di Ugo Conte e allora ecco l’incarico dal Comune

25 Ottobre 2018 - 09:35

MONDRAGONE(g.g.) Chi è abituato a considerare normali cose come queste, liquiderà con un’alzata di spalle questo breve articolo che noi dedichiamo alla liquidazione di una somma di danaro da parte del comune di Mondragone a un avvocato, al quale, a suo tempo, lo stesso comune, attraverso l’amministrazione guidata dal sindaco Virgilio Pacifico, ha assegnato l’incarico di rappresentare l’ente in un processo davanti al giudice di pace di Carinola.

Un’alzata di spalle e la frase “ma che faaaa……“. Tutto sommato sono 500 euro con una spesa complessiva di 700.

Ma quando mai CasertaCe ha posto al centro, quale elemento discriminante della sua decisione di affrontare o meno un fatto, di pubblicare o meno una notizia, l’elemento della quantità? E men che meno entriamo nel merito di una valutazione, che non ci permettiamo di fare, sulle qualità professionali dell’avvocato Federico Razza, al quale concediamo l’ipotesi da teorema che lui sia uno dei migliori giuristi della provincia di Caserta.

Ma il fatto che questo incarico sia stato remunerato solo con 500 euro, trattandosi evidentemente di un piccolissimo contenzioso, il fatto che l’avvocato Federico Razza sia, fino a prova contraria, un avvocato di…razza, non sono e non possono essere dei fattori esimenti rispetto al vizio più grave ed eticamente spiacevole, costituito dal fatto che l’amministrazione comunale attuale, che è andata al potere, vincendo direttamente al primo turno, anche grazie ai non pochi voti garantiti dall’ex sindaco Ugo Alfredo Conte, il quale ha anche fatto rieleggere suo figlio Michele in consiglio comunale, non può ora dare incarichi al nipote diretto di Ugo Alfredo Conte, al cugino in primo grado del consigliere comunale Michele, visto che l’avvocato Razza è il figliolo di Ernestina Conte, sorella dell’ex primo cittadino.

Siccome ormai abbiamo commentato una miriade di situazioni del genere, possiamo tranquillamente affermare che la patologia di parentopoli si è trasformata in una sorta di male cronico ed irreversibile.

E allora, un pensiero ci percorre la testa: quando CasertaCe non c’era, chi ha amministrato Mondragone ma anche gli altri comuni di questa provincia, chissà cosa ha combinato senza che questo sia emerso da nessun articolo di giornale, dato che questi sono stati sempre abbottonati sulle posizioni dei potenti di turno.

Oggi, quantomeno, i cittadini qualcosa sanno sull’utilizzazione dei loro soldi. E uno come Ugo Conte rimpiange, con ogni probabilità, i tempi andati in cui i giornali casertani, tutti quanti ammaestrati, a partire dai loro corrispondenti di zona, notizie come quella che abbiamo dato stamattina, le scansavano letteralmente.

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