MONDRAGONE. Scoppia il caso di due netturbini assunti in anticipo. Stagionali, dopo la parentesi-Zoccola, si torna ai metodi clientelari del passato

24 Giugno 2018 - 11:54

MONDRAGONE – (g.g.) Sono due o tre gli argomenti che tengono banco in questi giorni a Mondragone: il malessere che c’è nel corpo dei vigili urbani i quali sono attesi da una vera e propria rivoluzione, dal momento che, come abbiamo già scritto, il comandante Di Nardo, il quale già è stato sostituito in una delle dirigenze che ricorpriva, ha deciso di lasciare Mondragone e già sta provando a sfruttare la mobilità, senza escludere anche un trasferimento al nord.

Di questi giorni è anche la notizia del trasferimento di un altro vigile urbano molto conosciuto, cioè Saulle, il quale passa al servizio dell’ufficio del giudice di pace di Carinola. Ma il fronte caldo è sicuramente quello delle assunzioni degli stagionali per i rifiuti.

Polemiche pubbliche ovviamente se ne sentono poche. Ma pare stiano fioccando gli esposti alla procura. Fanno discutere, per esempio, le assunzioni anticipate di due mesi di due operatori ecologici, precisamente Morelli, fratello di un candidato delle liste di Virgilio Pacifico, e Lubrano. 

Va compreso con quale procedura e a che titolo questi sono stati assunti, visto che gli stagionali non sono entrati ancora in servizio. Per di più, va registrato un negativo passo indietro rispetto al lavoro, finalizzato alla trasparenza, svolto, nella seconda parte della precedente consiliatura, dal vicesindaco ed assessore all’ambiente Benedetto Zoccola.

Questi ci stupì, e gliene demmo atto, quando una volta acquisite tutte le richieste per l’assunzione stagionale dentro alla Senesi, istanze munite di certificazioni penali e sui carichi pendenti, entrarono in un’urna dentro alla quale furono sorteggiati pubblicamente quelli che poi andarono nel cantiere a lavorare. 

Quest’anno siamo ritornati al passato. Il comune dichiara che dell’assunzione degli stagionali s ene occuperà l’impresa, cioè la Senesi, facendo quello che fanno il 100% degli altri comuni della provincia di Caserta: fingere di non incidere nelle scelte, quando in realtà, i “consigli” arrivano all’impresa proprio dalle stanze del comune. Anche questo fatto è deludente e soprattutto in contraddizione con quegli annunci sul cambiamento che furono alla base della campagna elettorale di Virgilio Pacifico e della sua compagine.