Reggia. La Maffei ambisce ai Musei Reali di Torino…frattanto Caserta si arrangi

8 Luglio 2025 - 15:51

Caserta (pm) – Tempo di rilevanti novità per la Reggia. Come abbiamo anticipato qualche giorno fa (leggi l’articolo del 22 giugno), oggi la direttrice Tiziana Maffei dovrebbe essere a Roma, presso il ministero della cultura, per sottoporsi al colloquio selettivo per la designazione del nuovo direttore dei Musei Reali di Torino.

La Maffei arriva alla prova assieme ad altri dieci candidati, già selezionati tra tutti i partecipanti al relativo bando di concorso sulla base dei parametri di merito da esso fissati. Al termine dei colloqui, la commissione esaminatrice individuerà, tra tali dieci candidati, una terna da sottoporre al ministro, che conferirà l’incarico.

La volta scorsa abbiamo pubblicato la tabella ministeriale dei dieci candidati ammessi al colloquio, riportati in ordine alfabetico, in cui la Maffei, in ragione del suo cognome, compare all’ottavo posto. Questo modo di fare è una di quelle malintese e discutibili forme di privacy in voga nella pubblica amministrazione, in quanto lo stesso bando di concorso, all’articolo 5, comma 2, prevede che «La Commissione, esaminate le domande pervenute, seleziona fino a un massimo di 10 candidati per ciascun istituto secondo l’ordine di punteggio conseguito ai sensi del comma 2 e li convoca per un colloquio, …che avrà luogo presso la sede del Ministero della Cultura, Via del Collegio Romano, 27, Roma».

Perché, per un elementare principio di trasparenza, non si possono conoscere i punteggi assegnati ai singoli partecipanti? Essere collocati primi o ultimi nella decina è considerato un demerito? Ma questa sarebbe poca cosa, giacché la prova, come previsto dal bando, si sarebbe dovuta tenere entro il mese di maggio. Quindi parliamo di un iter che è in ritardo sui tempi programmati e non si sa con quali riflessi e con quali conseguenze per la Reggia di Caserta, laddove dovesse prevalere l’architetto Maffei. Che situazione si determinerà in tal caso, considerato che il suo incarico di direzione del museo vanvitelliano scadrà a giugno 2026 e che nessuna procedura per il suo avvicendamento è stata finora avviata?

Che si temano conseguenze pregiudizievoli per la Reggia lo attestano le esperienze negative del passato, quando si dovette sostituire Felicori, e il contenuto della recente petizione del Gruppo 31 agosto – autorevole comitato cittadino presieduto da Ciro Costagliola, già Presidente Ordine Agronomi e Forestali – che per spirito civico da tempo si occupa delle problematiche del monumento. Il quale, come si legge nel documento che in pochi giorni ha raccolto oltre 900 firme e che sarà inviato al ministro Giuli, per la sua rilevanza e la complessità della gestione non può soffrire vuoti di direzione.

LA LOCANDINA DELLA PETIZIONE ONLINE PROMOSSA DAL GRUPPO 31 AGOSTO. IN POCHISSIMO TEMPO HA RACCOLTO OLTRE 900 FIRME, CHE RAPPRESENTANO UN RECORD PER UNA CITTA’ CIVILMENTE ABULICA COME CASERTA

Questo il testo del breve ma puntuale documento: «La Reggia di Caserta, con annesso Parco, Patrimonio dell’Umanità dal 1997, è una realtà museale complessa, oltre che per le sue notevoli dimensioni, anche per peculiarità architettoniche e botaniche e quindi richiede anzitutto continuità di gestione a livello manageriale. Per tutto ciò, e per scongiurare l’aggravamento di criticità già presenti, è assolutamente necessario evitare pause o rallentamenti di gestione di qualsiasi natura. Si ricorda che fra l’attuale gestione e quella precedente, intercorsero oltre 10 mesi durante i quali la Reggia accusò la paralisi di ogni iniziativa di tutela straordinaria e di sviluppo ed un sensibile calo dei visitatori con danni al territorio. Pertanto, si richiede che il Ministero della Cultura provveda con urgenza ad avviare la lunga procedura del concorso internazionale che consentirà di individuare il nuovo direttore generale così che lo stesso possa essere pienamente operativo subito dopo la cessazione dell’attuale direzione che terminerà a giugno 2026».

Come sa chi segue le vicende della Reggia, in poche parole è detto tutto quello che c’era da dire. Con riguardo sia alle tante e rilevanti questioni del museo che attendono soluzioni sia ai tempi lunghi che si prospettano per l’individuazione del nuovo direttore casertano.

L’esito della selezione torinese di oggi apporterà qualche elemento di chiarezza perché la situazione, a questo punto, è certamente ingarbugliata. A conferma della ricorrente incapacità delle amministrazioni pubbliche in genere di pianificare tempestivamente la propria stessa vita interna. Si capisce che, in parte, c’è l’imprevidenza burocratica. Ma, soprattutto quando si tratta di conferire incarichi di notevole rilevanza, entrano in gioco, in buona parte, compromessi e interessi estranei al solo merito.

LA PETIZIONE DEL GRUPPO 31 AGOSTO HA RICEVUTO NUMEROSI CONSENSI ATTRAVERSO IL SITO FACEBOOK “REGGIANDO…E DINTORNI REALI” DI NANDO ASTARITA. IL CANALE SOCIAL HA RAGGIUNTO, PROPRIO IN QUESTI GIORNI, LA QUOTA RAGGUARDEVOLE DEGLI OTTOMILA ISCRITTI