LA FOTO. TUTTI I NOMI DEGLI 11 ARRESTATI. C’è l’inossidabile Pasquale Pirolo e un maresciallo casertano dei carabinieri. Riciclaggio e false compravendite immobiliari

16 Settembre 2020 - 16:07

CURTI – E’ scattata nella notte e alle prime luci dell’alba l’operazione Dirty Glass, indagine della polizia di Latina e della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. In carcere è finito Luciano Iannotta, presidente del Terracina Calcio e noto imprenditore della provincia di Latina. Stesse misure per Luigi De Gregoris (classe ’71), Natan Altomare e Pasquale Pirolo, nato a Curti nel 1949 econdannato tra l’altro per il reato di cui al 416 bis poiche’ contiguo a clan camorristici. Ai domiciliari sono finiti Alessandro Sessa (Roma 1965), Michele Lettieri Carfora, (Caserta 1969), entrambi carabinieri, quest’ultimo ex comandante della stazione di Sezze. Con loro Franco Cifra (Latina, 1959), Antonio e Gennaro Festa di Napoli e Thomas Iannotta, classe 1995 di Latina. E’ stato invece raggiunto dal divieto di dimora in Provincia di Latina insieme all’interdittiva dell’esercizio del pubblico ufficio, Stefano Ivano Altobelli, classe 1964 di Sonnino. Pirolo, condannato nel 1986 poiché ritenuto uomo vicino al super boss della Nuova camorra organizzata, Antonio Bardellino,  è stato ritenuto uno dei luogotenenti di Michele Zagaria e legato al riciclaggio di denaro del boss.

Come raccontato questa mattina (LEGGI QUI TUTTI I DETTAGLI), la Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con le Squadre Mobili di Napoli, Lucca e Caserta, ed il supporto della Divisione Anticrimine della Questura di Latina e del Reparto Prevenzione Crimine di Roma e Napoli, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 12 persone, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, di cui quattro sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere; sette sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari ed uno sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Latina, tutti

indagati a vario titolo per reati in materia fiscale e tributaria, violazioni della legge fallimentare, estorsione aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, falso, corruzione, riciclaggio, accesso abusivo a sistema informatico, rivelazioni di segreto d’ufficio, favoreggiamento reale, turbativa d’asta, sequestro di persona e detenzione e porto d’armi da fuoco.

Eseguito anche il sequestro preventivo di 4 società. Le indagini, sono partite a seguito di una denuncia sporta nel dicembre del 2017, nella quale un uomo dichiarava di aver rinvenuto una busta dinanzi alla porta d’ingresso del suo ufficio, intestata “al signor Luigi” e contenente alcune munizioni ed un biglietto con la scritta “bastardo devi pagare”. Notizia di reato poi rivelatasi costruita ad arte dal denunciante, con la presunta complicità di un ex poliziotto.