NATALE, CAPODANNO & COVID. Da domani, domenica, riaprono bar e ristoranti fino a tutto il 23. Il quadro UFFICIALE di quello che, giorno per giorno, si potrà fare e non fare dal 20 al 6 gennaio

19 Dicembre 2020 - 09:23

QUI SOTTO IN DETTAGLIO IL REGIME DI ZONA GIALLA. Naturalmente, siccome i campani devono sacrosantemente pagarla cara per averlo votato, l’ombra inquietante di De Luca incombe sul decreto legge di ieri sera

CASERTA (g.g.)Non c’ è ancora in rete il testo integrale del provvedimento con cui ieri sera il governo ha varato le misure anti Covid per le feste di fine anno. Per cui non possediamo gli elementi per comprendere per quale motivo il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, abbia scelto, per una volta che proprio non serviva,  la strada costituzionale del decreto legge e non quella amministrativa del DPCM
Si sa, però, che trattasi di un mini decreto di soli tre articoli. E allora deve contenere, evidentemente, di qualche misura “a lunga gittata” altrimenti sarebbe veramente difficile comprendere quello che costituirebbe un uso improprio della decretazione d’urgenza, visto che il Parlamento, entro 90 giorni, dovrebbe trasformare in legge delle misure “usa e getta”, che renderebbero fra tre mesi il decreto un inutilizzabile ferro vecchio. Magari il Parlamento lo farà decadere, ma questo, ripetiamo, sarebbe un uso improprio di questo strumento costituzionale per regolare questioni che sono state stabilite per decine e decine di volte , con atti amministrativi di matrice ministeriale.

Comunque, al di là di questo, il decreto, come avevamo previsto ieri sera, ha assorbito il criterio dei colori, introdotto e, fino a oggi, gestito dal ministero della Salute, attraverso le famose e, per molti, famigerate ordinanze del venerdì. Un po’ di ossigeno a bar e ristoranti prima della nuova stretta: il decreto prende  atto, in pratica, della scadenza dell’ultima circolare del ministero Speranza, perequando tutte le regioni d’Italia e sancendo che, a partire dalle giornata di domani, domenica 20 dicembre, cioè da quando gli effetti della circolare si saranno totalmente esauriti, tutta Italia sarà zona gialla, coi il regime di divieti e di limitazioni che ribadiamo in calce a questo articolo, dopo averle già dettagliatamente pubblicate ieri sera.

Siccome si è deciso di far partire la stretta di Natale e Capodanno non dal 20, com’era stato ventilato da giorni, ma dal 24 dicembre, è stato creato un mini periodo-cuscinetto, in cui anche tutte le regioni arancioni, diventando gialle per effetto della scadenza della circolare, ma soprattutto per effetto dell’assorbimento del sistema dei colori nella potestà della decretazione d’urgenza varata collegialmente dal Consiglio dei Ministri. Ciò fino al 24, quando partirà il nuovo regime che sancisce il regime di zona rossa, in pratica un lowdown a tutti gli effetti, nei prefestivi e nei festivi, nell’attesa intero territorio nazionale, consegnando, inoltre, lo Stivale al regime di zona arancione nelle restanti, quand’anche pochissime giornate non prefestive non festive.

E allora, dunque, si può aggiornare la sintesi anticipata ieri sera, quando ancora ragionavamo nell’ottica del 20 dicembre, come data di ingresso delle restrizioni di Natale e Capodanno.
La Campania, come il resto dall’Italia, diventa zona gialla a partire da domani, domenica 20 dicembre, con bar e ristoranti riaperti per i servizi al tavolo e al banco dalle 5 del mattino alle 18 di sera e vincolati all’asporto dalle 18 alle 22. Questo regime sarà in vigore il 20, il 21, il 22 e il 23 dicembre. La zona gialla, com’è noto, contiene la misura del coprifuoco totale dalle 22 alle 5 del mattino e l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto.

Il 24 dicembre prefestivo zona rossa con negozi e centri commerciali chiusi con l’eccezione delle “solite” attività, cioè alimentari, farmacie, tabaccherie, edicole eccetera. Autocertificazione per gli spostamenti anche all’interno del Comune di residenza. Zona rossa nazionale anche il 25, il 26 e domenica 27. Il primo giorno “extra” è quello di lunedì 28 dicembre. Il decreto di ieri sera, al riguardo, instaura in tutta Italia il regime di zona arancione, che consentirà ad esempio ai negozi e ai centri commerciali di riaprire, mentre bar e ristoranti potranno fare solo asporto. Zona arancione anche il 29 e il 30 dicembre.

La zona rossa totale ritorna il 31 dicembre e resterà in vigore il primo gennaio e ancora sabato 2, che è prefestivo, e domenica 3 gennaio.

Lunedì 4 gennaio si torna alla zona arancione, per poi chiudere il periodo con gli ultimi due giorni di zona rossa nel prefestivo martedì 5 gennaio e nel festivo mercoledì 6 gennaio.

Dal 20 al 23, in regime di zona gialla, ci si potrebbe, in teoria, spostarsi tra regioni. Ma su questo, entrerà sicuramente in scena il “fenomenale” Vincenzo De Luca, alla cui necessita di sfogare una banale, ma deleteria vanità, i campani dovranno ancora una volta pagare dazio, affrontando il giusto castigo per averlo votato a settembre, senza un serio perché.