È morto Raffaele Cutolo, “o professore della Nuova Camorra Organizzata

17 Febbraio 2021 - 22:18

NAPOLI – All’età di 79 anni è morto in cella, portando con sé i suoi segreti, Raffaele Cutolo, il boss fondatore della Nuova Camorra Organizzata e protagonista di una delle vicende più misteriose e controverse della storia d’Italia, il caso Cirillo. Era ricoverato a Parma in regime di carcere duro.
Raffaele Cutolo aveva condotto la trattativa con pezzi dello Stato e i vertici della Democrazia cristiana per ottenere dalle Brigate rosse la liberazionel’allora assessore regionale Ciro Cirillo, rapito il 27 aprile 1981 e rilasciato il 24 luglio successivo.

Un enorme caso politico e giudiziario che si è trascinato per decenni e al quale si è dedicato quasi per una vita il magistrato napoletano Carlo Alemi, noto anche dalle nostre parti per aver ricoperto la carica di presidente del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Da giudice istruttore del tribunale di Napoli il 28 luglio 1988 firmò un lungo atto d’accusa: era l’ordinanza di oltre 1500 pagine con cui venivano rinviati a giudizio Cutolo e altri 14 imputati, in cui si raccontava come figure apicali della Dc avevano portato avanti una trattativa sul caso Cirillo con il padrino e fondatore della Nco, soprannominato “‘o Professore”.

Raffaele Cutolo era nato nel 1941 ad Ottaviano, paese della provincia di Napoli ai piedi del Vesuvio. La sua  figura criminale  ha ispirato il film “Il camorrista”, girato dal futuro regista premio Oscar Giuseppe Tornatore e tratto dal libro del giornalista Giuseppe Marrazzo, e a lui facevano pensare i versi della canzone di Fabrizio De André “Don Raffaé”. Gli uccisero il primo figlio, Roberto, assassinato in un agguato a Tradate, in provincia di Varese, nel 1991, poi è diventato padre per la seconda volta nel 2007, di una bambina concepita con la moglie Immacolata Iacone attraverso l’inseminazione artificiale autorizzata dal ministero di Giustizia sei anni prima. Più volte condannato all’ergastolo, commise il primo omicidio nel 1963, uccidendo un ragazzo al culmine di una lite. Da quel momento, iniziò la parabola criminale del boss.