ESCLUSIVA S.MARIA C.V. Interdittiva antimafia per una nota impresa edile della città. E il Comune fa una figura barbina

12 Ottobre 2018 - 17:28

SANTA MARIA CAPUA VETERE(g.g.)Alla faccia del bicarbonato di sodio“, avrebbe sicuramente detto il principe De Curtis, in arte Totò. Questo è perchè le conoscevate, voi del comune di Santa Maria Capua Vetere, queste ditte, per l’appunto “note e conosciute” così come scritto testualmente nello stralcio della determina che pubblichiamo nella sua versione fotografica, in calce a questo articolo.

E se non erano conosciute, cosa sarebbero state, delle imprese che nascondevano il narcotraffico internazionale Colombia-New York-Castel Volturno?

Battute a parte, si tratta di un affidamento, di una gara d’appalto, nata male attraverso questa premessa del comune e finita anche peggio, perchè una delle due ditte che hanno risposto all’invito formulato tra i soggetti economici presenti nell’elenco delle imprese di fiducia, ha fatto prima un ribasso del 42%, quasi a voler prendere per culo l’amministrazione e l’ufficio tecnico, salvo poi non presentare un solo documento tra quelli indispensabili per transitare dall’affidamento provvisorio a quello definitivo, mentre la seconda, a cui sono stati attribuiti questi lavoretti di manutenzione ordinaria del cimitero, base d’asta 15

mila euro di cui 11 mila e qualche spicciolo relativi, appunto ai suddetti lavori (ribasso, in questo caso, di 18,30%), non ha superato lo scoglio dei requisiti previsti per l’aggiudicazione definitiva, in quanto dalla Prefettura è stato segnalato che questa impresa, Pasquale Piccolo srl con sede in via Santella a Santa Maria Capua Vetere, è stata colpita da interdittiva antimafia.

Siccome le altre tre ditte invitate dal comune, cioè la Imprecos srl, la Comed srl e la AC Costruzioni di Contestabile Antonio, non si sono proprio presentate alla “garetta”, l’ufficio tecnico, con un’altra determina, che pure pubblichiamo, stavolta attraverso un link sotto a questo articolo, a firma del dirigente Gennaro Riccio e dei funzionari Giuseppe Pellegrino e Alfonso Di Napoli, è stato costretto ad annullare la gara con conseguente brutta figura del comune.

Ci permettiamo di dare un consiglio costruttivo al sindaco Antonio Mirra e al super assessore ai lavori pubblici Nicola Leone: perchè non chiedete una verifica alla Prefettura, sulle condizioni e sullo status di tutte le imprese “note e conosciute” che abitano l’albo, in modo da evitare figure barbine come questa?

Naturalmente nè Antonio Mirra, nè Nicola Leone faranno questa cosa, perchè qualcuno gli direbbe che, com’è capitato con la vicenda dell’aggiudicazione della gara per i servizi sociali alla cooperativa di Fabio Monaco, anche stavolta dovrebbero seguire, come se questo fosse un’onta e non un fatto positivo, funzionale ad una ricerca costante di standards di legalità sempre più elevati, la linea dettata da CasertaCe.

 

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QUI SOTTO UNO STRALCIO DELLA DETERMINA DI AGGIUDICAZIONE