MONDRAGONE. Il killer Angelo “mangianastri” Gagliardi ha fatto il tagliando: per i giudici non è più pericoloso socialmente e non serve la sorveglianza
5 Dicembre 2018 - 20:06
MONDRAGONE – (T.P.) Molto si è parlato e non solo sottovoce, della piena riconquista della libertà di Angelo Gagliardi, meglio noto col suo soprannome di mangianastri, uno dei killer di punta del clan capeggiato da Augusto La Torre.
Libero e per le strade di Mondragone. In molti hanno arricciato il naso, altri si sono posti degli interrogativi.
La legge, però, possiede almeno sulla carta, gli anticorpi. Ogni persona, che ha subito una detenzione molto lunga, deve fare una sorta di tagliando. In poche parole, dopo qualche mese dalla scarcerazione, il giudice deve verificare se esistono ancora o se si sono manifestati atteggiamenti che collegano ad una pericolosità sociale non estinta. In caso affermativo, pur appena scontata, viene stabilita una misura di prevenzione, che di solito coincide con la sorveglianza speciale.
Un paio di settimane fa Angelo Gagliardi è comparso davanti ai magistrati del tribunale di Santa Maria, sezione misure di prevenzione, proprio per stabilire se potesse continuare ad essere un uomo completamente libero che ha pagato il suo debito con la giustizia, o se invece bisognasse dargli una guardatina, visto e considerato che uno come lui, a cui sono addebitati una decina di omicidi, magari gli scoppia la nostalgia…
Angelo Rucci, avvocato difensore di Gagliardi, è riuscito a dimostrare invece il pieno recupero sociale dell’ex affiliato e la sua rescissione di legami con la malavita organizzata mondragonese.
Per questo motivo, Gagliardi è ritenuto non pericoloso.
Insomma, pienamente confermata la sua illimitata libertà.