AVERSA. Fuoriclasse in erba: Federica Turco fa andare Sagliocco contro Golia e con la Lega, poi becca un incarico di 20mila euro da De Luca e non è finita qui
26 Settembre 2019 - 20:32
AVERSA (gianluigi guarino) – Ancora non riusciamo a stabilire se si tratti di attitudine, di talento naturale o di una grande capacità di adattamento o, invece, che sposa gli obiettivi non certo modesti che Federica Turco, ex vicesindaco di Aversa si è data nel momento in cui ha compiuto la scelta di dedicarsi alla politica.
Che sia talento naturale o che sia efficacissimo adattamento, fatto sta che la Turco, di età ancora giovane, si muove con scaltrezza il cui divario, la distanza con la “scafatezza” è breve e tutto sommato colmabile attraverso il meccanico esercizio dell’esperienza.
Giusto per capirci, come si fa qualche volta con i giovani calciatori che promettono una grande carriera, Federica Turco troverebbe e non è detto che non lo faccia al più presto, in Stefano Graziano un modello, un archetipo a cui ispirarsi per bruciare rapidamente le tappe.
Graziano è un politico a sangue freddo, iperpragmatico, geometrico nella costruzione tattica che sopperisce, naturalmente per chi non possiede occhi per vedere e cervello per valutare, ad un’assenza totale di proiezione strategica, la quale implica quella che chi parla bene definisce “visione” la quale si acquista per sensibilità ma anche e soprattutto grazie all’amore per la cultura e per la conoscenza.
Federica Turco ci ricorda proprio, per alcuni aspetti, l’ottimo Stefano. A partire dalla capacità di isolare, di determinare, di rendere nitido davanti ai suoi occhi il target, l’obiettivo da raggiungere.
Alle ultime elezioni comunali, più che voler andare con Gianluca Golia, non voleva andare con Alfonso Golia anche se sapeva, come tutti, che quest’ultimo avrebbe vinto soprattutto perché l’altro Golia e Giuseppe Stabile erano dei candidati debolissimi.
Eppure, molto si è spesa e molto ha utilizzato l’ascendente che ha sul buon Luciano Sagliocco, per non allearsi con quello che sarebbe diventato sicuramente il sindaco.
Alla fine, quella sconfitta è costata soprattutto a Francesco Sagliocco, figlio di Luciano il quale dopo essere diventato minoranza, proprio per difendere l’onore politico di Federica Turco al tempo in cui questa fu giubilata da Enrico De Cristofaro, oggi si trova di nuovo, nettamente, nei banchi dell’opposizione senza la possibilità di collaudare se stesso in un processo di elaborazione di proposte di governo.
Ma forse era proprio quello che la Turco voleva. Golia candidato di un pezzo di centrodestra, a partire dalla Lega, era, infatti, un perdente sicuro. Non c’era pericolo dunque che potesse battere Alfonso Golia, e nel momento in cui ha puntato, dunque, i piedi per non allearsi con quest’ultimo, sapeva bene due cose: la prima è che Francesco Sagliocco sarebbe stato sicuramente il più votato della lista Noi Aversani, la seconda è che Francesco Sagliocco sarebbe stato un consigliere di opposizione assolutamente periferico.
La lista di Noi Aversani è stata costruita soprattutto dalla Turco. Difficile trovare schede con il suo nome indicato seccamente, senza accoppiamento. La scelta dei maschietti è stata non casuale e ha permesso di salire su una bicicletta tanto veloce da consentirle di raccogliere 660 voti di preferenza. Un numero importante che le dà una forza contrattuale da spendere su tavoli diversi, partendo da quello riguardante le prossime elezioni regionali, dove le candidature al femminile servono come il pane per rispettare le norme e, in subordine a quello delle nomine di sottogoverno lautamente remunerate che darebbero la possibilità a lei, come l’hanno data e la daranno a centinaia di persone di guadagnare soldi senza lavorare.
Noi non sappiamo quanto il consigliere regionale Alfonso Piscitelli abbia inciso sull’incarico da quasi 20mila euro, ricevuto dalla Turco nel gennaio scorso, dunque ben prima delle elezioni comunali, nell’organizzazione delle Universiadi.
Sappiamo, invece, che l’ex vicesindaca, dopo la scadenza del contratto, avvenuta lo scorso 13 luglio, cioè a conclusione della rassegna sportiva mondiale, ha potuto mettersi a cercare un ulteriore contratto, ovviamente sempre finanziato dal pubblico danaro, ovviamente sempre collegato alla lottizzazione politica, con buona pace di questi avvisi pubblici che parlano di colloqui e selezioni tra 130 concorrenti. E stavolta non è Piscitelli ad agire. Anche perché il consigliere regionale di Santa Maria a Vico ha acuito le divergenze con il governatore De Luca. Oggi, dunque, occorre qualche altro promotore.
Chi è, allora, il consigliere regionale, il dirigente o il funzionario che la Turco ha conosciuto durante i 6 mesi di impegno nella struttura delle Universiadi, in grado di contribuire ad un nuovo contratto che le consenta di svolgere il mestiere di politico a tempo pieno, naturalmente a spese dei cittadini contribuenti? Staremo a vedere. Certo è che la Turco ha detto no sin dal primo momento ad Alfonso Golia, sponsorizzato da Gennaro Oliviero, poco da Graziano, niente da Zannini ma comunque rappresentante ufficiale del centro sinistra, con tanto di vessillo del Pd a campeggiare su una delle sue liste. Ha detto sì al candidato della Lega. E ora incassa nomine e tanti quattrini dal centro sinistra in Regione.
Serie A. Esistono significative possibilità di trovarcela Ministro tra qualche anno.