ASSUNZIONI ASI ED EX CONSORZIO IDRICO. Ecco chi sono quelli dell’impresa interinale “Talenti”, la più amata da GrazianoPignetti e Giovanni Zannini
20 Novembre 2024 - 14:57
Le tracce portano facilmente ad uno studio commerciale di Aversa. Poi, siccome abbiamo rischiato di essere linciati solo per aver posto una domanda sul nome del legale rappresentante, diciamo la nostra sul discrimine del per bene e del non per bene in questa dannata terra. La prassi di passare nomi sottobanco divenuto ordinamento, in barba alle norme vigenti, a partire dall’articolo 30 del Jobs Act
CASERTA – Siamo riusciti a risalire facilmente all’identità di chi ha in mano l’impresa denominata Talenti srl che, così come abbiamo scritto ieri sera (CLICCA E LEGGI), in questa denominazione esprime un’autostima che fa sempre bene alla performance.
Ora, sul fatto che l’ex Consorzio idrico, ora ITL spa, e l’Asi Caserta, i maggiori clienti di questa ditta di somministrazione lavoro abbiano bisogno, per vivere meglio, per operare meglio, per essere più efficienti e produttivi, abbiano bisogno di veri e propri talenti, nutriamo qualche serio dubbio.
Lì le caratteristiche sono un po’ differenti. Per entrare, bisogna avere qualche santo in paradiso o avere una famiglia alle spalle in grado di mobilitarsi, per quanto riguarda l’Asi, con Stefano Graziano o chi per lui, per l’Itl, invece, con Giovanni Zannini, nel turno elettorale che questi personaggi della politica locale indicheranno ai loro clientes come momento di mobilitazione.
Si dirà: ma una società di somministrazione costruisce, forma o ha già nella sua faretra profili professionali adatti a svolgere una mansione negli uffici o nei cantieri di un cliente.
Per cui, siccome questa qua si chiama Talenti, migliora sicuramente la qualità, al contrario piuttosto scadente, che all’Asi o all’Itl forniscono le persone che sono alle dirette dipendenza.
COSA PUO’ FARE UN’IMPRESA DI LAVORO INTERINALE E QUELLO CHE FA IN QUESTO CESSO DI POSTO
Parlando con professionisti molto apprezzabili, ci siamo resi conto che si è assolutamente radicata la comprensione che nel rapporto contrattuale tra una società/ente pubblico e un’impresa di somministrazione possa essere compresa anche la possibilità che il cliente passi al fornitore una lista di nomi e di cognomi che il somministratore assumerà, creando in pratica nel tempo in cui questi lavoreranno nella struttura del cliente, un periodo di prova, dopo il quale il summenzionato cliente se assumerli direttamente oppure no.
Ovviamente, questa procedura è assolutamente infondata. Il fatto è che da noi è diventata talmente normale questa modalità utilizzata dagli enti per evitare di bandire concorsi o di esagerare ancor di più di quanto non esagerino con gli incarichi diretti, che anche professionisti di qualità, avendola assorbita come prassi, l’hanno trasformata in ordinamento.
Al riguardo ci soccorre un atto amministrativo che, nel momento in cui viene usato da CasertaCe, diventa al di là di ogni sospetto, ossia la determina dell’Asi Caserta numero 195 del 30 giugno 2023, a firma del direttore generale Pietro Santonastaso.
LE NORME VIGENTI, IL JOBS ACT E LA DETERMINA ASI
Una determina che apre la strada all’utilizzo della società Talenti come somministratore di personale, uniformandosi a quanto previsto dall’articolo 30 del decreto legislativo 80 del 2015, ovvero il Jobs Act, che dà una definizione di cosa fa un’agenzia di somministrazione:
Il contratto di somministrazione di lavoro è il contratto, a tempo indeterminato o determinato, con il quale un’agenzia di somministrazione autorizzata, ai sensi del decreto legislativo n. 276 del 2003, mette a disposizione di un utilizzatore uno o più lavoratori suoi dipendenti, i quali, per tutta la durata della missione, svolgono la propria attività nell’interesse e sotto la direzione e il controllo dell’utilizzatore.
Scrive Santonastaso nella determina del giugno scorso: “[…]L’Agenzia è responsabile della ricerca, selezione, formazione ed inserimento dei Lavoratori temporanei“.
Qualcuno potrebbe obiettare: ma per quanto riguarda l’Itl di cui vi siete occupati ieri, non avete trovato né il contratto tra Itl e Talenti (CLICCATE QUI, CERCATE SOMMINISTRAZIONE E PROVATE VOI STESSI), nè una determina speculare a quella dell’Asi. Quindi, come fate a dire che Zannini, Pasquale Di Biasio passano i nomi sottobanco all’agenzia interinale?
Ma semplicemente perché non avrebbe senso, al contrario, le società di somministrazione del lavoro interinale, la cui ragion d’essere è proprio quella di trovare, essendo dotate di strumenti più flessibili e mirati alla ricerca del personale, di risolvere – sulla carta – delle esigenze che, sempre sulla carta, l’ente pubblico non può fronteggiare.
E allora, gentilmente, finiamola con queste barzellette.
CHI SONO QUELLI DELLA TALENTI SRL. TRACCIA AVERSA-CONFAPI
CasertaCe non ha mai espresso disistima professionale nei confronti di Domenico Orabona di Aversa, commercialista con studio in via Nobel, Palazzo Di Ronza e già presidente provinciale Confapi, grande amico della presidente Asi Caserta, Raffaela Pignetti, che appoggiò alle elezioni politiche del 2018, quando la dottoressa-presidente si candidò nella lista Civica Popolare, organizzata da Beatrice Lorenzin, ex Forza Italia, ex pupilla di Silvio Berlusconi, poi passata con Angelino Alfano, insieme alla De Girolamo ed altri, in cambio del ministero della Salute nel governo Renzi.
Per carità. E mai ci siamo permessi di mettere in discussione le qualità imprenditoriali della Talenti srl. Ma è chiaro che nel momento in cui troviamo questa società agganciata, non solo al carro dell’Asi, ma anche a quello dell’ex Consorzio Idrico, luogo di tutte le perdizioni, secondo CasertaCe; luogo in cui Giovanni Zannini ha iniziato la sua scalata irresistibile di sultano della politica casertana, eh beh, abbiamo tutto il diritto di dare un’occhiata a chi introita soldi pubblici in cambio della somministrazione di personale.
Talenti è una società partecipata da altre due srl e da una persona fisica. Le due società sono la Doa Holding srl, anche in questo caso una denominazione molto promettente, molto ottimistica, perché diventare una holding significa fare un gran successo, di cui è titolare Isidoro Orabona, presumibilmente un congiunto di Domenico Orabona. E occhio, che qui, ad Aversa, con gli Isidoro Orabona si rischia di fare gran confusione.
Ovviamente, non si può trattare del compianto medico Isidoro Orabona che fu assessore all’Urbanistica nella prima giunta di Domenico Ciaramella, essendo deceduto nel 2023. Non si può trattare nemmeno dell’altro Isidoro Orabona, ossia quello che Fulvio Martusciello, nel gennaio scorso, aveva nominato coordinatore regionale dei seniores di Forza Italia e che con lo stesso Martusciello ha litigato, presentando le sue dimissioni, quando, su spinta di Giorgio Magliocca e Giovanni Zannini, ad Aversa Forza Italia si è schierata contro il centrodestra e a favore di Zannini, ossia un consigliere regionale di Vincenzo De Luca, ad appoggio della candidatura a sindaco rivelatasi vincente di Francesco Matacena.
Questo è un terzo Isidoro Orabona. Cercheremo di capire se esista una parentela con gli altri due, perché l’utilizzo di un nome di battesimo come Isidoro per uno che non è apparentato con gli altri due sembra difficile, visto che non si tratta della più usuale tra le esposizioni onomastiche.
L’altra società si chiama Magistra srl e ha sede a Napoli. In questo caso è lo stesso Domenico Orabona il legale rappresentante.
Il terzo socio di Talenti è, come detto, una persona fisica: Alessandro Orabona, classe 1999, trent’anni esatti di differenza con Domenico Orabona, di cui potrebbe essere il figlio, anche se non è fondamentale stabilirlo.
Per essere ancora più precisi, le quote del capitale sociale di Talenti, dal valore di 600 mila euro, è così suddiviso: Magistra srl, amministratore unico Domenico Orabona, anche amministratore unico di Talenti, ha la quota più alta, precisamente 210 mila euro, ovvero il 35%. La graduatoria delle quote continua con 208 mila e 750 euro, in mano alla Doa Holding, amministratore Isidoro Orabona, pari al 34,79%. La terza quota, 181 mila e 250 euro, pari al 30,21%, è nelle mani della persona fisica, Alessandro Orabona.
TOH, CHE COMBINAZIONE! I SELEZIONATI SONO (QUASI) TUTTI ZANNINIANI
Noi siamo sempre minuziosi e non abbiamo voluto tagliare corto dicendo, senza mezzi termini, che la Talenti è in mano alla famiglia Orabona, con il ruolo di guida di Domenico Orabona, del cui curriculum abbiamo scritto prima.
E veniamo alla prassi, sciaguratamente divenuta ordinamento, regola, norma materiale, nei nostri territori. Nell’articolo di ieri sera, da cui potete accedere al link in testa all’articolo, abbiamo sciorinato i primi nomi. Sono dieci quelli che, sulla carta, la Talenti avrebbe selezionato per metterli a disposizione dell’attività di Itl spa, ex Consorzio idrico.
Guardate un po’ che combinazione, Federico Razza, nipote di Ugo Conte, anzi di Ugo Alfredo Conte. Vogliamo essere precisi perché noi siamo sempre stati presenti durante la parabola politica, che secondo i giudici e i magistrati della DDA è diventata politico criminale, di questo personaggio.
Tra tanti giovani, tante persone reclutabili, ricercabili, selezionabili, secondo quella che è la definizione giuridica di una società di somministrazione, chi ti va a prendere Talenti? Il nipote di Ugo Alfredo Conte, diventato uno dei grandi elettori di Zannini, uno che, fino alla dura sentenza di condanna in primo grado, ma anche dopo, ha continuato a frequentare le stanze del municipio di Mondragone, città di cui è stato a lungo sindaco, prima nel centrosinistra con la Margherita, poi nel 2000, prima delle elezioni regionali, passando a Forza Italia, non tanto perché il centro destra avesse la possibilità di vincerle (e infatti le vince Bassolino), ma perché quel passaggio era funzionale a creare una maggioranza con cui Forza Italia e centrodestra potessero controllare il Consorzio rifiuti CE4, argomento divenuto processuale nei confronti sia Ugo Conte, sia nel giudizio, divenuto definitivo, nei confronti di Nicola Cosentino.
Questo è uno dei dieci nomi somministrati dalla Talenti all’ex Consorzio Idrico. Vogliamo parlare di Daniela D’Angelo da Pastorano? Una zanniniana della prima ora, più volte “ospite” di questo giornale, una inserita nel mondo dei servizi sociali da Zannini nel famigerato ambito C09, dal quale (saggiamente) D’Angelo si tirò fuori, non sappiamo se prima o dopo ‘esplosione dell’inchiesta della DDA. Ma guardate un po’, tra le migliaia di persone arruolabili, la Talenti sceglie proprio D’Angelo.
QUESTO ARTICOLO NON SAREBBE USCITO, MA SIAMO STATI COSTRETTI A SCRIVERLO
Vedete, cari lettori, possiamo continuare fino al decimo nome.
Questo articolo non sarebbe uscito questa mattina se non ci fosse stato qualche professionista che, quando abbiamo pronunciato il nome di Orabona, si è scatenato, quasi tarantolato, manco avessimo messo in discussione la santità di Padre Pio.
Qui a Caserta sono tutti bravi, per carità. Domenico Orabona si adegua al sistema. Quella è una catena e così fan tutto. Ma questo è un discorso, altra cosa è decantare virtù morali, doti di un’etica che non esistono. E sappiate bene che anche nelle scelte cosiddette pratiche, necessariamente compromissorie, c’è una graduazione. Una società interinale che lavora al servizio dell’Asi e, peggio ancora, al servizio dell’ex Consorzio idrico, ossia del sultanato di Giovanni Zannini, secondo noi esprima la cifra massima di compromissione.
E gentilmente, non ci rompete le balle con le sviolinate dell’ipocrisia.