CAMORRA E QUATTRINI. Così la Vonax di Nicola Schiavone, nipote di Sandokan e capo degli appalti del clan, ha avuto i lavori da 120 mila euro per l’illuminazione a CASAL DI PRINCIPE

24 Novembre 2022 - 15:13

Si tratta di una delle due gare che, sicuramente, l’impresa intestata da Alessandro Ucciero, ma nelle mani di O’Russ, ha gestito in provincia di Caserta. Due commesse dal valore complessivo di quasi mezzo milione di euro

CASAL DI PRINCIPE (luigi v. repola) – Nelle ultime 48 ore avevamo lasciato un po’ in sospeso uno degli appalti aggiudicati alla Vonax, ovvero la società che vedeva come legale rappresentante Alessandro Ucciero, ma gestita totalmente da Nicola Schiavone detto O’ Russ. Quest’ultimo è stato il referente del clan dei Casalesi per quanto riguarda gli appalti pubblici durante la reggenza di un altro Nicola, il figlio di Francesco Sandokan Schiavone, negli anni in cui ha svolto il compito di leader del gruppo criminale. O’Russ e Ucciero sono stati arrestati martedì, due giorni fa, a seguito di un’indagine della Dda di Napoli, i cui PM li ritengono responsabili di intestazione fittizia di beni, riciclaggio ed auto riciclaggio, questi ultimi due reati aggravati dalle finalità e modalità mafiose

Come detto, in questo articolo avevamo detto che la Vonax ha lavorato (o lavora ancora) in un cantiere appaltato dal comune di Casal di Principe per la pubblica illuminazione.

Si tratta dell’appalto per l’efficientamento energetico dell’illuminazione delle strade prospicienti a Corso Umberto, lavori da valore di oltre 200.000 euro in base d’asta, somma erogata attraverso una linea di credito del Ministero per le infrastrutture e lo sviluppo economico, attivata per migliorare l’efficientamento energetico delle città italiane.

Questo finanziamento giunge a Casal di Principe nel 2019 ma i tempi di realizzazione del opere non vengono rispettati dal comune guidato dal sindaco Renato Natale. Poi ci si mette anche il covid e la cosa va per le lunghe. Per fortuna dell’amministrazione Natale, ma soprattutto per fortuna di O’ Russ, dal Ministero la scadenza per utilizzare questi soldi viene dilatata e la somma cresce.

Tra mascherine, disinfettanti, arriviamo al 2 settembre 2021, quando viene approvato il progetto definitivo.

Secondo quanto scrive il dirigente Vincenzo Cenname, responsabile per i lavori pubblici della città e già sindaco di Camigliano, all’interno della determina del 2 settembre, il comune ha solo 13 giorni di tempo per attivare questa gara, poiché la revoca del finanziamento scatterebbe in caso di mancato avvio dell’affidamento dei lavori dopo il 15 settembre 2021.

Per questo motivo si decide di celebrare una strana procedura d’appalto, una gara tra le proposte di 10 ditte contattate sorteggiate (e ammettiamo che sulla bontà di questi sorteggi negli uffici degli enti locali ormai, abbiamo dei ragionevoli dubbi) dall’amministrazione comunale di Casal di Principe.

Il problema è che queste imprese dovranno rispondere in 10 giorni.

E non tutte ci riescono. Infatti, su 10 ditte contattate, solo in 5 inviano la loro proposta e tra queste c’è la Vonax del duo Alessandro Ucciero+Nicola Schiavone O’ Russ.

E come è avvenuto a Capodrise per l’appalto di Rione Marte, anche a Casal di Principe la migliore offerta, quella irraggiungibile, è proprio della Vonax, che presenta un ribasso del 41,999%.

Ma la ditta con sede a Villa Literno è nata da pochi mesi, nel maggio 2020, e non ha tutte le attestazioni di legge previste per aggiudicarsi appalti importanti come quello di Corso Umberto a Casal di Principe.

E allora arriva in supporto una società con sede ad Avellino, guidata da un imprenditore di Roccadaspide, in provincia di Salerno.

Stiamo parlando della Infraterr, impresa che supporta la Vonax tramite lo strumento definito come avvalimento.

Se di Vonax sappiamo bene le origini legate alla criminalità, il fatto che, ad esempio, Nicola Schiavone ’78 abbia immesso nell’impresa soldi, almeno €100.000, secondo quanto ha scoperto la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, della Infraterr conosciamo poco o nulla.

Le carte ci dicono che ha la sua sede legale ad Avellino, ma che ha anche una sede secondaria Roccadaspide. E, inoltre, che il rappresentante della ditta, almeno fino al momento in cui questa società ha supportato la Vonax, era un certo Carlo Bamundo.

Al momento non possiamo affermare che anche la società Infraterr sia sotto il controllo del clan dei Casalesi come la Vonax.

Ciò che è certo, però, è che il supporto di questa impresa è stato decisivo, fondamentale e necessario affinché Nicola Schiavone O’Russ e Alessandro Ucciero si portassero a casa l’appalto dal valore finale, compreso il ribasso presentato, di circa 123 mila euro.

Il dirigente Cenname, quindi, il 13 settembre 2021 firma il documento con cui viene proposto di validare l’aggiudicazione per i lavori di efficientamento energetico delle strade prospicienti Corso Umberto alla Vonax.

Il contratto viene firmato due mesi dopo, ovvero il 25 novembre 2021, esattamente un anno fa.

A gestire questo appalto in qualità di Rup, ovvero di responsabile unico del procedimento per il comune di Casal di Principe sarà, poi, l’architetto Clelia Diana, operante nell’Ufficio Tecnico municipale, scelta a termine di un seduta di giunta comunale del giugno 2021.

Ora, per rispondere alla domanda che ci siamo fatti 24 ore fa, ovvero se questi lavori fossero finiti e se Nicola Schiavone ’78 avesse ricevuto già il pagamento dalle amministrazioni comunali di Capodrise e Casal di Principe, possiamo dirci (e dirvi) di sì.

La liquidazione dei 101 mila e 483 euro richiesti tramite fattura dalla Vonax al comune di Casal di Principe è avvenuta il giorno 8 agosto 2022, attraverso una determina sempre firmata dal dirigente Lavori Pubblici, Vincenzo Cenname.

E allora possiamo affermare che, tra Capodrise e Casal di Principe, almeno 200 mila euro (ma potrebbero esserne circa 450 mila, conteggiando l’intero importo delle due commesse) sono partiti da due comuni casertani e sono già arrivati da tempo nelle casse della società che per la Dda è direttamente gestita da Nicola Schiavone, nipote di Sandokan e capo dell’area appalti pubblici per il clan dei Casalesi.

È lampante la semplicità con cui la criminalità organizzata riesce ad entrare nelle commesse degli enti pubblici nazionali e periferici, ricevendo, quindi, centinaia di migliaia, milioni di euro dello Stato.

Salvo cambiamenti improvvisi e sconosciuti, ad oggi, giovedì 25 novembre, la Vonax è ancora presente sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa).

La società non è inattiva, non è stata messa in liquidazione ed è, quindi, intatta la sua possibilità di essere aggiudicatrice di appalti pubblici.

Questa condizione è dovuta dal fatto che l’impresa di Ucciero e Nicola Schiavone o’ Russo non è stata ancora fermata dalla prefettura di Caserta, ovvero l’ente giuridico unico in grado di decidere sul destino di un’impresa, decretandone la fine attraverso la sua cancellazione dalla White list antimafia, ovvero facendo scattare l’interdittiva, provvedimento che provoca lo scioglimento dei contratti stipulati con la pubblica amministrazione e l’impossibilità di ricevere affidamenti da enti dello Stato.

Questo non è avvenuto e quindi, per ora, una ditta con il suo legale rappresentante in carcere, Ucciero, e il suo dominus, Schiavone ’78, anch’egli ristretto presso le patrie galere, è libera di ricevere soldi pubblici da qualsiasi amministrazione dello Stato.