CASERTA. 300 euro di ribasso su un lavoro da oltre 30 mila. Così Franco Biondi fa felice Alcor, la società dei lavori al Palavignola seguiti dal RUP Greco, indagato per camorra

2 Marzo 2021 - 18:08

Spulciando il nostro archivio abbiamo notato come la società guidata dall’imprenditore Alfonso Iovine non sia una novellina tra le strade di Caserta. Infatti, nel 2019 si è occupata dell’intervento di ristrutturazione e adeguamento funzionale dell’impianto in zona Saint Gobain. Una gara da 268 mila euro gestita come responsabile unico del procedimento dall’ingegnere Francesco Greco, indagato per aver favorito aziende legate al clan dei Casalesi

CASERTA – Ecco che cosa avviene quando, piuttosto che bandire una gara che potrebbe regalare alla città anche qualche minimo vagito di trasparenza e concorrenza tra le ditte, un comune decide di portare avanti una trattativa diretta, con un solo operatore, in pratica un’azienda che poi può decidere il ribasso da presentare come meglio crede e come meglio si confà alle sue esigenze.

Ed è quello che è successo per il ripristino degli impianti di illuminazione pubblica per alcune strade della città di Caserta. Un procedimento seguito dal dirigente comunale Franco Biondi, chi altro se no, che ha impegnato 36 mila euro provenienti dalle casse comunali e finite ad una società guidata dall’imprenditore Alfonso Iovine. Parliamo della Alcor Cooperativa, azienda con sede a Napoli in corso Vittorio Emanuele.

Come dicevamo all’inizio dell’articolo, essere l’unico operatore economico contattato dal comune ha dato la possibilità alla Alcor di presentare un ribasso esiguo: l’1%

su una base d’asta da 36 mila euro. E infatti sono 366 gli euro che la società ha scontato al comune. Decisamente poco. Una possibilità sfruttata dall’Alcor proprio per come vengono gestiti gli appalti nel comune capoluogo.

Lo dicevamo ieri

, lo confermiamo oggi, la volontà di chi amministra palazzo Castropignano, in questo caso il dirigente Biondi, di decidere autonomamente gli affidamenti lucrosi della città, senza percorrere la strada indicata dalle regole di concorrenza e trasparenza, affidamenti che vengono attribuiti in maniera diretta, come questo, oppure tramite delle fantomatiche gare e richieste a società, che spesso e volentieri neanche rispondono, è la chiara dimostrazione di come ci sia un utilizzo autonomo e non controllabile del denaro pubblico. Le società vengono scelte in base a come tira il vento, in base a dove l’amministratore locale crede di avere la possibilità di avere un peso, un’incidenza, un beneficio.

Spulciando il nostro archivio abbiamo notato come la Alcor non sia una novellina tra le strade di Caserta. Infatti, nel 2019 la società di Iovine ha gestito l’intervento di ristrutturazione e adeguamento funzionale del Palavignola, commissionato grazie ai fondi per l’Universiade. In quel caso il piatto fu ben più ricco, dato che l’importo complessivo dei lavori era di oltre 268 mila euro.

Interessante, considerati gli ultimi eventi giudiziari, leggere anche il nome del responsabile unico per il procedimento di quella gara. Parliamo dell’ingegnere Francesco Greco, ex dirigente dell’ufficio tecnico di Capua e collaboratore per un anno al comune di Caserta, tecnico molto legato al sindaco Carlo Marino, recentemente indagato dalla Direzione distrettuale antimafia con l’accusa di aver favorito le aziende legate al clan dei Casalesi. Il fatto che un procedimento così importante, così esoso per le casse pubbliche sia stato gestito, così come quello per Puccianiello,  da un professionista che è pesantemente coinvolto in un’inchiesta di camorra non fa altro che peggiorare la reputazione, già pessima, dell’ufficio tecnico del comune di Caserta.

LEGGI LA DETERMINA SULL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA & L’ATTO PER IL PALAVIGNOLA DEL 2019