CASERTA. Domani l’attesa Marcia della Pace giunta alla XXX edizione
20 Dicembre 2024 - 12:56
Caserta (p.m.) – Domani, sabato 21 dicembre, con inizio alle ore 10.30 e concentramento alla Cattedrale di Caserta, si terrà la tradizionale Marcia della Pace cittadina, giunta alla ragguardevole trentesima edizione. Ne dà l’annuncio il comitato promotore “Caserta Città di Pace” con la lettera che riportiamo, firmata da don Nicola Lombardi, don Gianmichele Marotta, don Gennaro D’Antò e don Valentino Picazio, parroci e sacerdoti della diocesi casertana impegnati nei diversi campi pastorali. Al corteo, che si svilupperà per le strade del centro storico fino a piazza Vanvitelli, interverranno, assieme alle numerose associazioni, circoli, organizzazioni di varia ispirazione, scuole che hanno dato la propria adesione, il vescovo monsignor Pietro Lagnese e quello emerito Raffaele Nogaro.
IL VESCOVO LAGNESE E MONSIGNOR NOGARO
Il tema della pace è di tragica attualità, se solo si pensa che sono 56 i conflitti armati in corso nel mondo ed alle guerre a noi vicine in Ucraina ed in Palestina, pur così diverse tra di loro. L’una frutto di una invasione armata per la conquista di uno stato sovrano e libero, l’altra esplosa in conseguenza di un piano di attacco attuato da un movimento politico dispotico e militarmente armato che nel suo statuto contempla come suo primo scopo l’annientamento della nazione di Israele “ Dal fiume al mare”. In questi due casi specialmente, la pace giusta agognata non può significare, evidentemente, la resa al sopraffattore, confondendo l’aggredito con l’aggressore.
In proposito risuonano con forza immutata le parole di Giovanni XXIII nella sua enciclica Pacem in Terris: “La pace in terra, anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi…”
LA LETTERA DI CONVOCAZIONE DELLA MARCIA
«Tacciano le armi e si dia spazio al dialogo»
(papa Francesco)
Siamo fortemente preoccupati. Mai così tante guerre nel mondo. Attualmente sono in corso 56 conflitti armati, il numero più alto dalla seconda guerra mondiale. A rivelarlo è Global peace index.
Le guerre hanno assunto sempre più una dimensione internazionale, con ben 92 paesi coinvolti in scontri oltre i propri confini nazionali. L’aumento dei conflittiminoripotrebbe accrescere,a sua volta,il rischio di guerre su vasta scala in futuro.
Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questo scenario di orrori e di morte. La situazione è desolante. Ora più che mai! Avvertiamo l’urgenza di mobilitare le coscienze, di reagire, in qualche modo, sia al dilagare delle guerre sia al proliferare del commercio delle armi.
Domenica 3 novembre u. v., salutando i volontari di Emergency papa Francesco legge integralmente l’articolo 11 della Costituzione italiana: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali». E invita tutti a ricordare questo articolo e attuarlo: «Possa questo principio attuarsi in tutto il mondo: la guerra sia bandita e si affrontino le questioni con il diritto e i negoziati. Tacciano le armi e si dia spazio al dialogo».
Facciamo nostro l’appello “La Rivoluzione della Pace” del vescovo Nogaro: “Tutte le genti vogliono la Pace, ma è necessario che la pretendiamo ad ogni costo con tutta la passione del nostro essere facendo obiezione di coscienza di fronte a tutte le guerre e a tutte le armi e promuovendo la non violenza che è l’unica scelta per fare la Pace”.
Ed è a tal fine che promuoviamo a Caserta, partenza dalla Cattedrale di Caserta e arrivo p.za Vanvitelli, la
“XXX MARCIA DELLA PACE”
SABATO 21 DICEMBRE 2024 – ore 10.30
Chiediamo al Governo italiano che si impegni per il cessate il fuoco in Ucraina e a Gaza e per il negoziato tra le nazioni belligeranti. Inoltre, esprimiamo la nostra contrarietà all’aumento delle spese militari del Governo (fino al 2% del PIL entro il 2028) a discapito di istruzione, sanità, ambiente.
Tutti sono invitati a partecipare. Marceremo insieme con il vescovo Pietro Lagnese e padre Raffaele Nogaro, i sindacati, le associazioni di volontariato, i giovani delle scuole e dell’università, le comunità religiose, le amministrazioni locali, tutte le persone che sono contrarie alle guerre, al terrorismo, alla violenza “senza se e senza ma”. Chiederemo di essere ricevuti dal Prefetto per presentare le nostre istanze.
don Nicola Lombardi don Gianmichele Marotta
don Gennaro D’Antò don Valentino Picazio