CASERTA. La super villa di sei piani targata Traettino-Landolfi e Carlo Marino arriva in consiglio. L’interrogazione di Raffaele Giovine

18 Novembre 2024 - 20:38

Lo scorso 16 agosto CasertaCe dedicò un articolo al caso con documentazione fotografica. In calce alla nostra breve nota di presentazione, contenente anche il link di quel pezzo ferragostano, il testo integrale dell’interrogazione di Giovine

CASERTA – Il consigliere comunale di opposizione Raffaele Giovine ha presentato un’interrogazione sulla palazzina di sei piani, costruita e in stretta connessione con l’abitazione del sindaco Carlo Marino.

Il 16 agosto CasertaCe ne aveva scritto in un articolo che potete leggere CLICCANDO QUI, ovvero quando il cantiere Landolfi-Traettino faceva il paio con quello del sindaco, la cui casa era coperta da delle impalcature, necessaria per rifare una facciata grazie al lavoro di una nota impresa dell’agro Aversano, zona Casapesenna.

Rispetto ad allora, a ciò che riuscimmo a scrivere quest’estate, il consigliere Giovine ha scoperto fatti nuovi, come la circostanza che i piani di questo palazzina dovevano essere due, diventando però sei durante la costruzione.

Qui sotto, la nota di Giovine.

“Un edificio di sei piani al posto di uno di soli due piani? È giusto che i cittadini sappiano come sia stato possibile autorizzare un intervento edilizio di tale portata e, soprattutto, se tutto sia stato fatto nel rispetto delle regole.” Con queste parole, il Consigliere Comunale Raffaele Giovine interviene sull’intervento edilizio in corso in Via Enrico De Nicola, vicino al civico 10.

L’edificio, che si sta erigendo in sostituzione di uno preesistente, è oggetto di perplessità per dimensioni e impatto sul quartiere. Giovine ha presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale per chiedere chiarimenti sull’operazione: “Dobbiamo capire se questo intervento sia stato classificato come una semplice ‘sostituzione edilizia’ o come una vera e propria ‘nuova costruzione’. La differenza non è solo terminologica, ma riguarda i diritti edificatori e le norme urbanistiche applicabili. È una questione di trasparenza”.

Il Consigliere ha sollevato anche interrogativi legati all’impatto ambientale dell’opera:

  • Dove sono i parcheggi pubblici obbligatori previsti dalla normativa?
  • Che fine hanno fatto gli alberi originariamente presenti nella fascia verde davanti al cantiere?
  • Sono stati piantati nuovi alberi, come richiedono le regole?

“Ho ricevuto segnalazioni e foto da parte dei cittadini: prima dell’inizio dei lavori, quell’area ospitava alberi di alto fusto che adesso non ci sono più. Questo non è accettabile: il verde pubblico va rispettato e tutelato, soprattutto in città dove è già scarso.”

“La trasparenza dovrebbe essere un pilastro dell’azione amministrativa. Per questo chiediamo risposte chiare e verificabili: è stato tutto fatto nel rispetto delle norme? E se no, quali provvedimenti si intendono adottare?” prosegue Giovine.

L’intervento si colloca in una zona urbanistica classificata come B2, ossia “residenziale di completamento semintensivo”, con regole precise sui volumi e sull’altezza degli edifici. Giovine conclude: “È una questione che riguarda la qualità della vita dei cittadini e il rispetto del nostro territorio. Faremo di tutto per garantire che le regole siano rispettate, nell’interesse di tutta la comunità.”

Raffaele Giovine
Consigliere Comunale