LA DOMENICA DI DON GALEONE…

9 Marzo 2025 - 07:29

9 marzo 2025

I Domenica di Quaresima (C)

Meno mortificazioni e più vivificazioni!

Con le Ceneri iniziava il periodo di penitenza. I peccatori si presentavano al vescovo, che li allontanava dalla comunità cristiana, ed essi si ritiravano in silenziosa preghiera, a prepararsi per la gioiosa riconciliazione del Giovedì Santo. Poi le Ceneri furono estese a tutti, a simboleggiare che tutti avevano bisogno di penitenza esteriore e di conversione interiore: “Ricordati, o uomo, che

sei polvere e in polvere devi ritornare. Ricorda che i tuoi giorni sono brevi, è tutto quello che hai per decidere la tua eternità”. Oggi molte cose sono mutate. Sarebbe interessante se una troupe di intervistatori ponesse due o tre domande: che sono le Ceneri? Il peccato? La penitenza? Non avremmo risposte e questo è il segno più certo della trasformazione subita da queste parole, come da altre, per esempio: Natale,Epifania,Pasqua,Pentecoste… Vi è però una differenza: le precedenti feste sono state assunte nel circuito dei consumi. La quaresima non si presta a sublimazioni economiche e festaiole!

La domenica“delle tentazioni di Gesù”. Comincia il ciclo liturgico quaresimale. La quaresima indica un periodo di quaranta giorni, destinato alla preghiera e alla penitenza, in preparazione alla Pasqua di risurrezione. Quaranta è un numero simbolico. Quaranta furono anche i giorni del diluvio, che si conclusero con l’arcobaleno e l’alleanza tra Dio e Noè; quaranta furono gli anni del popolo ebraico nel deserto, durante i quali il nuovo popolo entrò nella terra promessa; quaranta furono anche i giorni del digiuno di Mosè, di Elia, e di Gesù nel deserto; gli abitanti di Ninive ebbero quaranta giorni a disposizione per convertirsi; quaranta sono pure i giorni dell’avvento e della quaresima, tempo di profonda rimeditazione della Parola. Mi piace pensare che la parola “quaresima” deriva dal verbo latino “quaerere”, che significa cercare, desiderare, impegnarsi.

Qual è il tuo Dio? Come vuoi somigliargli? Di fronte a quali segni tu lo riconosci? Attenzione! Diverrai come il dio che tu immagini. Il diavolo è affascinante, solitario, ricco, forte, sempre in buona salute. Il diavolo è “lucifero”, e se così non fosse, non avrebbe tanti seguaci. Guardate nel Vangelo di quanto potere il diavolo dispone per i suoi amici. È il principe di questo mondo. E vedete, invece, come Gesù sembra debole e impotente! Adamo voleva diventare potenza senza amore, e Gesù in croce è diventato amore senza potenza. Cosa ci convince di più: un segno di potenza o un gesto di amore? Cosa cerchiamo: i miracoli e la logica umana o i segni e la sapienza del crocifisso risorto?