“Morte della Legalità”. Residenti scendono in strada con le bare per dire no ad abusivi e rom

20 Ottobre 2018 - 12:49

SANT’ARPINO (Lidia de Angelis) – Protesta in strada con bare a simbolo della “Morte della Legalità”. Ieri, in via Volta, si sono uniti tutti i residenti della zona, nonché i componenti del Consorzio via Volta il cui presidente, Pasquale Pescatore,  da anni si batte affinché gli abusivi e cittadini rom, lascino libera a Sant’Arpino, contro la lottizzazione definita ‘ex Caruso’ in quanto era destinata alla realizzazione di una costruzione dedicata ad alloggi residenziali per l’housing sociale.  In questi anni, vi è stato un continuo braccio di ferro, tra l’amministrazione comunale e i residenti abusivi, una diatriba a colpi di ricorsi e sentenze, iniziata con un’ordinanza emessa dall’Ente, la n° 44 del 9 novembre 2015, poi il ricorso al TAR da parte dei rom, in cui il tribunale amministrativo accettò lo stesso, condannando il Comune, come mostra la sentenza del 2017 che pubblichiamo. Successivamente il Comune si oppose e a metà settembre, poche settimane fa, il Tar si è pronunciato a favore del Comune, stabilendo il giorno della demolizione delle opere abusive, che sarebbe dovuta avvenire ieri, ma a cui non si è proceduto. Niente forze dell’ordine, niente ruspe e i rom sono ancora lì, questo perché pare, che dalla notifica della sentenza non siano ancora trascorsi i giorni necessari per ricorrere al Consiglio di Stato da parte degli abusivi. Per cui, l’amministrazione comunale, non può ancora procedere con gli abbattimenti. Nel frattempo i cittadini e residenti della zona, sono stanchi di aspettare e vedere nel degrado e nell’abbandono questa zona, per questo hanno protestato portando in strada bare, manifesti e striscioni in cui si legge: “Per

i problemi? Abbandonati dalle istituzioni….Quando riconosciuti? Solo Tasse e Tributi!!!”. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.

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