LE FOTO CASERTA. L’elegante palazzina a 600mila euro ad appartamento di Landolfi-Traettino a 5 metri dall’ingresso della casa di Carlo Marino. E se quel muretto cade giù…
16 Agosto 2024 - 13:19
Per puro caso, mentre procedevamo in auto lungo via Enrico de Nicola a Puccianiello abbiamo visto un bel palazzo che non avevamo visto in passato. E allora abbiamo pensato a quanto sia fortunato il sindaco di Caserta a cui magari potrebbe venire lo sghiribizzo di fare qualche investimento
CASERTA (g.g.) Per le cose che attengono al proprio lavoro quello di avvocato che ha svolto più coordinando altri avvocati che lambiccandosi il cervello su codici e repertori giurisprudenziali ma soprattutto per quel che riguarda il suo vero lavoro quello di professionista della politica, Carlo Marino ha sempre avuto un ottimo rapporto con la fortuna. Bravo e fortunato fu anche quando conquistò il cuore di sua moglie, Mirella Iorio, figlia del defunto avvocato Delio Iorio, uno dei professionisti più importanti e più in vista di Casal di Principe durante i complessi e tutt’altro che rassicuranti anni 70/80/90 quando Iorio dovette sfidare anche la morte che lo sfiorò quando un commando di camorra gli sparò, colpendo in un organo non vitale l’avvocato, che insieme a pochi altri, aveva assunto tante deleghe di difesa di quelli che allora erano dei boss emergenti
Come si suol dire, un buon matrimonio che lo ha aiutato sicuramente ad essere un avvocato più cercato, più dentro alle cose che appartenevano ai procedimenti amministrativi di enti pubblici come l’Asl al tempo seguiti con un altro esponente della famiglia Iorio, ossia Francesco Iorio pure lui avvocato, giardino in attico da sballo in via G. Bosco -Parco Gabriella e tenuta di ettari ed ettari portentosa tra Gaeta e dintorni
Carlo Marino ha messo su famiglia e soprattutto perché apparteneva, perché si era legato ad un cognome importante come quello degli Iorio, un altro politico molto emergente di quel periodo, ossia Nicola Cosentino, gli consegnò in pratica le chiavi di plenipotenziario di Forza Italia nella città di Caserta
Qui il centro destra diventò Carlo Marino o poco meno. I 1500 voti di preferenza, record ineguagliato, conquistati alle elezioni del 2002 raccontano proprio questa storia. E quando nel 2006 Nicola Cosentino, che lo aveva poi conosciuto bene negli anni, non volle candidarlo a sindaco di Caserta preferendogli il vice prefetto paolino Maddaloni, Carlo Marino lasciò Forza Italia e anche il centro destra
Il giorno dopo l’addio chi aprì la porta della sede ideale e materiale del centro destra del capoluogo si trovò di fronte a un cumulo di macerie, alla distruzione totale.
Esattamente quello che succederà quando Carlo Marino per motivi politici o per altri motivi, non impersonerà più il centro sinistra casertano. A quel punto, i sui biografi più critici potranno dire che, dopo aver distrutto il centro destra, ha distrutto anche il centro sinistra. Ma potranno dire soprattutto che questo non sia accaduto per caso, ma per il modo attraverso cui Carlo Marino articola il suo rapporto con la politica, considerandola una mera variabile dipendente rispetto alle sue necessità professionali e alle sue ambizioni
Ma questa è altra materia che comunque è importante nel momento in cui, passando nei giorni scorsi per mero caso davanti alla sua casa si è parata davanti ai nostri occhi l’immagine di una palazzina in costruzione, in realtà quasi terminata. Un’architettura molto bella, compatta, moderna e attenta a non costituirsi come un pugno nell’occhio in un’area, quella di Puccianiello, che conserva un certo clima composto nella sua residenzialità
Abbiamo visto che questa palazzina, costruita dalla coppia ormai inscindibile Landolfi-Gianluigi Traettino, insiste a 5 max 10 mt di distanza dalla villa in cui abita Marino e la sua famiglia. Dalle feritorie di un cantiere molto ben munito e organizzato in modo tale che dalla strada si possano vedere solamente i 4/5 piani già costruiti, ma non l’attività di cantiere propriamente detta, ci siamo accorti che solamente un muro tufaceo, molto sottile divide l’ingresso dell’abitazione di Carlo Marino dall’ampio e indubbiamente bel pianterreno della palazzina. I metri di distanza sono pochissimi e li è tornato a percorrerci il pensiero sulla fortuna; ma guarda un po’ una palazzina così bella, ben costruita da due imprenditori che tanto hanno ricevuto in termini di disponibilità dall’amministrazione Comunale di Caserta, a partire dal controverso abbattimento con ricostruzione in pieno centro storico in via Sant’Antida hanno deciso di realizzare al loro opera proprio affianco alla porta d’ingresso della casa del sindaco
Purtroppo, il giornalista, soprattutto quando ha a che fare con personaggi che non hanno mai messo al centro dei loro pensieri il bene comune (basta vedere in che condizioni versa la città in questo periodo) è portato sempre ad essere un po’ diffidente. E poi quel muro sottilissimo. D’altronde, se è caduto il muro di Berlino figuriamoci quello che divide il palazzo di Landolfi e Traettino dalla casa di Carlo Marino. Magari una sinergia economico-architettonica. Non si può mai sapere, anche se qualcuno, i soliti pettegoli, affermano già di sapere tutto