CASERTA. Carlo Marino: fake news, la ragazza del Diaz non è caduta per una buca. Casertace: tacete, perché da un momento all’altro ci potrebbe scappare il morto

27 Novembre 2019 - 19:00

CASERTA – Troppo bellino questo Carlo Marino. Probabilmente non ce l’ha con noi direttamente, nel momento in cui parla di fake news intorno alla vicenda del gravissimo incidente stradale che ha ridotto in condizioni gravissime una studentessa 17enne del Liceo Scientifico “Diaz” di Caserta.

Se ce l’avesse con noi, vorrebbe dire che lui o chi per lui non sa leggere ed è totalmente analfabeta, dato che Casertace non ha mai creato una connessione tra l’incidente e la rete stradale sconnessa della città.
Noi abbiamo solo presentato in maniera trasparente, indicando chiaramente la fonte, la tesi espressa da due compagni di scuola della ragazza, i quali, abbiamo sottolineato, non rappresentano per ovvi motivi legati a una partecipazione emotiva ai fatti, l’oro colato di una testimonianza decisiva.

Poi ieri sera (CLICCA QUI) abbiamo chiuso il caso perché mentre il sindaco e Biondi facevano le ricotte quotidiane nei loro uffici, noi, proletariamente, ci rompevamo il mazzo per cercare di onorare la verità, trovando le foto giuste per capire noi e per comunicare ai nostri lettori come fossero andati realmente i fatti.

Alle 20 queste immagini sono arrivate e ci hanno permesso di affermare che lo sbandamento della moto su cui la ragazza viaggiava era stato determinato dal contatto con un tombino fatiscente e arrugginito quanto si vuole, ma tutto sommato sistemato bene nella sua sede, in maniera ortodossa.

Insomma, abbiamo, per quelli che erano gli elementi da noi trovati, escluso che una buca o una disconnessione stradale potessero rappresentare i fattori agenti, determinanti, dell’incidente.

Diciamo che Carlo Marino non ce l’ha con noi, dunque. Altrimenti dobbiamo definitivamente concludere che sia andato via di testa.
Detto questo, ci piacerebbe capire perché il Comune mostra tanto zelo nello smentire la relazione tra i guai delle strade casertane e il gravissimo incidente occorso.
Basterebbe una opportuna costituzione in giudizio qualora la ragazza o i suoi congiunti proponessero un’azione giudiziaria a scopo risarcitorio.
Scrivere un comunicato del genere dà l’idea, a chi lo legge, di una indignazione fondata sull’esistenza di attacchi ingiusti, intellettualmente disonesti.

Come, noi abbiamo le strade più lisce di quelle di Amsterdam, Stoccolma e Berna e voi vi inventate la menzogna della buca assassina?
Facce di bronzo, senza dignità politica e amministrativa. Dovreste stare solamente zitti e fare una preghiera ogni giorno affinché in una delle buche di viale Beneduce, di via Roma, non parliamo proprio della zona di via Acquaviva, non crepi nessuno.
Perché nel momento in cui voi scrivete quel comunicato, potete poggiarlo solamente sul pericolo scampato per voi.
Nel caso specifico, quello che potrebbe accadere in qualsiasi momento, cioè che qualcuno rimanga ucciso a causa di una buca, non è accaduto.
Ma non perché le strade sono buone, non perché questa è Berna, ma solamente perché avete avuto fortuna.
Una variabile casuale e non certo una affermazione di determinismo ha indirizzato i fatti nella direzione dell’incidente fortuito.

A proposito. Prima abbiamo scritto che un compagno di scuola non può, a nostro avviso, essere un testimone decisivo per l’accertamento dei fatti.
Però, sa cosa le diciamo sindaco Marino? Che nemmeno i vigili urbani di Caserta, che sono sì pubblici ufficiale, ma sono prima di tutto, aggiungiamo noi purtroppo, dipendenti comunali, sottoposti al sindaco pro tempore, cioè a lei, rappresentano a nostro avviso la prova regina – costruita attraverso i loro rilievi – che le cose si siano svolte esattamente come è stato scritto nei verbali a cui evidentemente è ispirato questo comunicato.

Attenzione: non abbiamo scritto che i verbali siano falsi. Per carità, non lo crediamo assolutamente. Vogliamo solo affermare che per un cittadino, per i genitori di questa ragazza, sarebbe stato molto più tranquillizzante che di fronte a un incidente come quello che ha coinvolto la propria figlia e che avrebbe potuto configurare anche una responsabilità civile o penale del Comune, fossero stati altri uomini o altre donne con funzioni di polizia giudiziaria a svolgere gli accertamenti, invece dei Vigili Urbani che, ripetiamo, dello stesso Comune sono dipendenti.

 

IL TESTO DEL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI CASERTA:

In riferimento all’incidente occorso ad una giovanissima concittadina lo scorso 25 novembre in viale Gallicola, l’Amministrazione comunale precisa che gli accertamenti sulle cause dell’accaduto sono ancora in corso ma comunque escludono i fatti così come riferiti o ipotizzati in alcuni articoli giornalistici diffusi attraverso l’informazione cartacea, radiotelevisiva e web nonché in post e commenti apparsi sui social network.

Sono pertanto destituite di ogni fondamento tutte le notizie che mettono in collegamento la causa dell’incidente con una buca presente sul luogo dei fatti, talvolta indicata espressamente nei resoconti giornalistici e nei post e commenti quale causa o concausa di essi.

L’Amministrazione, vicina alla famiglia della giovanissima concittadina in queste ore di apprensione per le sue condizioni di salute e augurandosi che queste possano al più presto migliorare, si riserva ogni possibile azione giudiziaria nei confronti di quanti non rettificheranno le notizie pubblicate e/o tuttora vi stanno concorrendo alimentando la propagazione di notizie false, in particolare sui social network.