CORONAVIRUS. Il vaccino in Italia. ECCO QUANDO PARTIRA’ LA SOMMINISTRAZIONE DELLE DOSI
17 Dicembre 2020 - 19:50

NAZIONALE – L’Italia si prepara a ricevere il vaccino anti-Covid: la Conferenza Stato-Regioni ha dato l’ok al piano vaccini e i primi di gennaio si darà il via alla vaccinazione di massa. Nei prossimi giorni le Regioni riceveranno una sorta di libretto delle istruzioni per il vaccino e le indicazioni per la procedura di somministrazione.
Il primo vaccino ad arrivare sarà, secondo i piani, quello di Pfizer e BioNtech, già disponibile nel Regno Unito. Nel nostro Paese erano attese 1,7 milioni di dosi di questo vaccino tra il 15 e il 22 gennaio 2021, ma in Europa si sta mettendo il turbo per avere il farmaco al più presto.
Seguirà l’arrivo del vaccino di Moderna (mRna-1273), che consegnerà il primo lotto in Italia prevedibilmente per gli inizi di febbraio. Il 12 gennaio è prevista la riunione straordinaria dell’Ema sulla valutazione della richiesta della multinazionale statunitense. All’Italia arriveranno 10,7 milioni di dosi, utili per vaccinare circa 5 milioni di persone. Ricordiamo che il vaccino richiede la somministrare due dosi a distanza di un mese circa.
Il calendario teorico della consegna dei vaccini anti-Covid in Italia prevede accordi con 6 aziende (Pfizer, AstraZeneca, Moderna, Sanofi, Johnon & Johnson e Curevac).
L’altro principale candidato, ossia il vaccino di AstraZeneca-Oxford-Irbm, ha rallentato la sua corsa dopo alcuni problemi di sicurezza riscontrati in fase di test. Questo vaccino presenta un vantaggio in termini di conservazione (si conserva a -2/8°C per 6 mesi) rispetto al vaccino di Pfizer, che necessita di temperature sotto i 70°; anche il vaccino Janssen (Johnson & Johnson), quasi pronto per il commercio, arriverà in Italia (ne abbiamo ordinate 54 milioni di dosi), ma necessita del richiamo dopo due mesi anziché uno, il che renderebbe molto più lunghi i tempi della campagna vaccinazioni.
Altri candidati vaccini, come quelli di Sanofi e CureVac, sono ancora in fase di sperimentazione, e se tutto va bene le prime dosi non arriveranno prima della primavera 2021.