Prof ucciso e carbonizzato, ora spunta una donna. L’indagato al giudice: “L’ho visto in auto con una signora”

7 Novembre 2023 - 17:27

Udienza di convalida dell’arresto: si attende la decisione del gip Vecchiarelli.

CELLOLE “L’ho visto quel giorno in compagnia di una donna, era in macchina con lui. Non sono stato io ad uccidere Pietro Caprio”. Cambia versione Angelo Gentile, l’82enne arrestato con l’accusa di avere ucciso il prof di Scienze motorie di Cellole e di aver dato alle fiamme il suo corpo. Assistito dall’avvocato Gabriele Gallo, ha affermato, nuovamente, di non avere ammazzato l’insegnante, ma oggi, nel corso dell’udienza di convalida del fermo, davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Daniela Vecchiarelli (si è ancora in attesa della sua decisione, ndr), Angelo Gentile ha parlato per la prima volta di una donna che era in auto con Pietro Caprio.

Le dichiarazioni dell’anziano potrebbero aprire nuovi scenari ma, precedentemente, l’indagato aveva dichiarato che quel giorno, il 3 novembre scorso, lui non aveva né incontrato né visto il prof Caprio. Tesi, questa, smontata dai filmati delle telecamere di sorveglianza visionate dagli investigatori. Nei video si inquadra la Fiat Palio di Angelo Gentile inoltrarsi nella pineta in località Pietre Bianche (lì dove è stato poi rinvenuto Caprio, carbonizzato nella sua Dacia Duster) e, dopo 20 minuti, la stessa auto dell’82enne allontanarsi. Tra l’altro, se avesse visto una donna in compagnia della vittima, perché non dirlo prima?

Insomma, i dubbi sull’attendibilità di Angelo Gentile sono davvero tanti. Finora le attenzioni degli inquirenti si sono concentrate, in cerca del movente del delitto, su un prestito di 10mila euro che – così ha spiegato Gentile – risalirebbe al 2002. L’indagato ha anche dichiarato di avere restituito a Caprio 50mila euro. L’ultima “rata” di questo prestito l’avrebbe pagata nel mese di settembre.